Dio è presente (Esodo 33)
1. Che cosa è cambiato nel rapporto fra Dio e Israele? (Es 33:1-6)
Come nello studio precedente, Dio non lo chiama più "il mio popolo", ma il popolo che Mosè ha fatto uscire dall'Egitto. Adesso "un angelo" li accompagnerà invece di "mio angelo" (Es 32:34; 23:20 23). Ma la promessa ai patriarchi vale ancora.
Dio non dimora più in mezzo ad Israele, perché è un popolo dal collo duro, e potrebbe essere sterminato da Dio se dimorasse in mezzo alla sua impurità. Nota che questo atto di giudizio (ritirare la sua presenza) è anche un atto di grazia (altrimenti avrebbe dovuto distruggerli), similmente a quando Adamo e Eva sono stati allontanati dall'albero della vita (per non vivere per sempre in uno stato caduto). Perché non semplicemente stermina questo popolo dal collo duro? Come vedremo in questo e il seguente capitolo, è perché Dio è misericordioso - un fatto che non dobbiamo mai dimenticare perché noi siamo dal collo duro come gli Israeliti.
2. Adesso c'è la triste situazione della tenda di convegno (il tabernacolo non era ancora costruito) fuori dell'accampamento invece di essere in mezzo all'accampamento. Come è il rapporto fra Dio e Israele? (Es 33:7-11)
Dio è (relativamente) lontano. Adorano Dio ma non personalmente. Solo Mosè vede Dio personalmente, e lo vuoi conoscere sempre di più, come vedremo nella prossima sezione. L'intimità di Mosè con Dio rende la situazione degli Israeliti solo più triste, perché rivela quello che è possibile ma che avevano perso.
La tenda di convegno non è gloriosa come il tabernacolo, ma questa semplice tenda (e l'intercessione di Mosè che si svolge nella tenda) è l'ultimo filo fino che tiene Dio in contatto con Israele. Mosè con la sua preghiera ha salvato Israele (Sal 106:23) - non dimentichiamo l'importanza della nostra preghiera per gli altri!
3. Qual è il desiderio di Mosè? (Es 33:12-13)
Non gli basta servire Dio, essere conosciuto personalmente da Dio e trovare grazia agli occhi suoi. Vuole conoscere chi Dio manderà con lui (forse perché Aaronne non è più un aiuto adatto, forse perché non conosce l'angelo che Dio ha menzionato in Es 33:2) e le vie di Dio, affinché possa conoscere Dio e trovare (ancora più) grazie agli occhi suoi.
È anche il nostro desiderio? Vogliamo sempre più di Dio?
Mosè vuole che Dio consideri Israele come suo popolo, non come popolo di Mosè.
4. Perché la presenza di Dio è così importante? (Es 33:14-17)
È un segno della grazia di Dio, che distingue dagli altri popoli.
[Nel modo in cui la Nuova Riveduta traduce, il dialogo è un po' difficile da capire. In realtà, le parole "con me" non sono nel testo ebraico di Es 33:15 - non è detto con chi Dio dovrebbe venire, ma dal resto del discorso di Mosè è meglio pensare a "con noi" piuttosto di "con me" . Così Dio dice che la sua presenza andrà solo con Mosè (Es 33:14; come Es 32:10). Mosè risponde che vuole la presenza di Dio con tutto loro cioè tutti gli Israeliti, il popolo di Dio (Es 33:15-16). Dio risponde che farà così, cioè la sua presenza andrà anche con Israele (Es 33:17). È una richiesta incredibile, dato Es 33:3 e Es 34:9; più incredibile ancora è che Dio concede la richiesta - la grazia e la pietà che mostra a Mosè, mostrerà anche ad Israele.]
Il nostro collo duro è visto nel fatto che spesso noi non desideriamo la presenza di Dio mentre andiamo avanti nella vita, pensiamo di cavarsela da soli (sia come individui sia come chiesa). Ma la grazia di Dio per cui va con noi nonostante il nostro peccato è incredibile, e ci dà conforto, speranza e incoraggiamento perché altrimenti saremo persi e senza Dio. Grazie a Dio, la sua presenza con noi non dipende mai dalla nostra bravura.
5. Mosè vuole vedere la gloria di Dio. Che cosa fa vedere Dio di se stesso? (Es 33:18-23)
Dio fa vedere la sua bontà e fa sentire il suo nome (che ha fatto tantissime volte in Esodo per esempio Es 7:5; 9:16 - è un tema importante del libro). Hanno a che fare con la sua sovranità: fa quello che vuole, grazie e pietà a chi vuole (citato in Rom 9:15-16). Solo Dio è veramente libero, nel senso che non è costretto da niente.
È comunque una rivelazione parziale della sua gloria, perché l'uomo non può vedere tutto Dio. Invece Dio (come quasi sempre) rivela una descrizione di se stesso piuttosto di una visione di se stesso. Ma per noi, la gloria di Dio è vista nella rivelazione di Gesù la sua Parola (Gv 1:14, dove la gloria è collegata con la grazia; Ebr 1:3). Alla fine Mosè ha visto la gloria di Dio (Lu 9:30-32).
6. Cosa vuol dire per noi cercare di vedere sempre di più la gloria di Dio? Come può una visione della gloria di Dio (cioè comprensione delle sue qualità) cambia la nostra vita quotidiana?
- Introduzione
- Dio mantiene le sue promesse (Es 1)
- Dio si ricorda del suo patto (Es 2)
- Dio è (Es 3-4)
- Dio promette (Es 5:1-7:7)
- Dio è potente (Es 7:8-10:29)
- Dio è salvatore (Es 11:1-12:28)
- Dio è Padre del primogenito (Es 12:29-13:22)
- Dio è redentore (Es 14)
- Dio è sommamente glorioso (Es 15:1-21)
- Dio è paziente (Es 15:22-17:16)
- Dio provvede tutto (Es 18)
- Dio è tremendo (Es 19)
- Dio esige (Es 20:1-21)
- Dio è di tutta la vita (Es 20:22-23:19)
- Dio chiama il suo popolo (Es 23:20-24:18)
- Dio è presente (Es 25-27)
- Dio è servito dai santificati (Es 28:1-29:37)
- Dio è meravigliosamente con noi (Es 29:38-31:18)
- Dio è giusto (Es 32)
- Dio è presente (Es 33)
- Dio è misericordioso e geloso (Es 34)
- Dio riceve (Es 35-39)
- Dio è glorioso e in mezzo a noi (Es 40)