Dio è salvatore (Esodo 11:1-12:28)

Questo studio è molto diverso dagli altri, infatti non è neanche uno studio. Ma è un modo diverso per imparare il significato della Pasqua - anzi, per ricordare non imparare. Quello che segue è una semplificazione del pasto tradizionale ebraico, per adattarlo per un incontro serale o pomeridiano per cristiani. Si possono aggiungere tempi di preghiera, riflessione, e ringraziamento alla struttura qui sotto.

Preparazione

Tutti hanno bisogno di un bicchiere fin dall'inizio dell'incontro, e le bevande e il cibo devono essere a portata di mano pronti per essere distribuiti durante l'incontro.

Lascia una sedia vuota al tavolo, con bicchiere (e piatto o tovagliolo se li usate per il cibo).

Le altre cose sono facoltative: se non le porti, salta i punti dove vengono usate.

Introduzione

Il responsabile spiega quanto segue (nelle proprie parole):

Oggi leggeremo dell'istituzione del pasto della Pasqua, in cui gli Israeliti ricordano la salvezza dall'Egitto, e in modo particolare dell'ultima piaga, la morte dei primogeniti. Non faremo un pasto, ma il nostro incontro sarà strutturato similmente al pasto tradizionale ebraico. Lo scopo è di ricordare, ricordare la Pasqua ma anche Cristo che è la nostra pasqua.

Noi non possiamo decidere di dimenticare qualcosa. Dimentichiamo perché trascuriamo, non riportiamo in mentre abbastanza spesso. Così Dio ha istituito questa cena pasquale affinché gli Israeliti non dimenticassero la Pasqua, e noi dobbiamo spesso riportare in mente la nostra salvezza.

La cena pasquale non è un tempo sacro di adorazione, non è formale. Ma è un pasto in famiglia. È una celebrazione di quello che Dio ha fatto, non un ricordo solenne. Rilassiamoci, divertiamoci, scherziamo come famiglia, perché c'è grande gioia quando Dio è con la sua famiglia.

Gli ebrei lasciano un posto vuoto per rappresentare l'aspettativa che il profeta Elia verrà come precursore del Messia. Noi sappiamo che Gesù il Messia è già venuto, e lasciamo un posto vuoto non perché crediamo che verrà, ma perché sappiamo che è già presente fra di noi nel suo Spirito.

Candela

È il privilegio della madre accendere le candele per iniziare il pasto. Forse lo può fare la donna più anziana. La preghiera tradizionale quando le candele sono accese è:

Benedetto se tu, o Signore Dio, Re dell'universo, che ci hai santificati con la tua Parola e ci ha comandato di accendere le luci. Benedetto sei tu, o Signore Dio, Re dell'universo, che ci hai tenuto in vita e ci hai sostenuti e ci hai portati qui. Possa questa casa essere consacrata, o Dio, dalla luce della tua faccia che risplende su di noi nella benedizione e nella pace. Amen.

Puoi chiedere al gruppo ciò che la candela fa ricordare.

Prima coppa: sollievo

La Pasqua parla di ricordi, ma anche di speranza. La redenzione è sempre da qualcosa, ma anche per qualcosa. Così celebriamo la salvezza da quello che eravamo ed anche per quello che siamo diventati. Così al pasto pasquale ci sono 4 coppe, che corrispondono ai quattro passi della redenzione promessa in Esodo 6:6-7:

Io sono il SIGNORE; quindi vi sottrarrò ai duri lavori di cui vi gravano gli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi salverò con braccio steso e con grandi atti di giudizio. Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavoro impostivi dagli Egiziani.

Così le quattro coppe sono: sollievo, libertà, salvezza, restauro.

Versa da bere a tutti. Di' (come preghiera se vuoi) che con la prima coppa celebriamo il sollievo dai duri lavori, che Dio dà al suo popolo. In ogni età i nemici vengono contro il popolo di Dio, ma il Signore ci toglie tutto quello che ci impedisce di godere il suo servizio. In questa età Dio ci ha sottratti dal peccato e dalla morte, tramite suo Figlio.

Puoi chiedere quali pesi che Dio ha sottratto a noi.

Mangiate le erbe amare per ricordare l'amarezza della schiavitù o altri pesi sollevati.

A questo punto nel pasto ebraico, la persona più giovane pone una serie di domande, di cui le risposte suggeriscono il significato del pasto. Fa' chiedere al membro più giovane del gruppo:

Perché questa sera è diversa dalle altre sere?

Come risposta, leggete Esodo 12:1-28 insieme.

Puoi aggiungere la spiegazione: Noi che siamo seguaci di Cristo sappiamo che come Dio ha salvato gli Israeliti tramite Mosè dalla schiavitù dell'Egitto, così ha salvato anche noi tramite Cristo dalla nostra schiavitù al peccato.

Seconda coppa: libertà

Versa da bere a tutti. Di' (come preghiera se vuoi) che con la seconda coppa celebriamo la libertà che Dio ha dato al suo popolo. Per Israele era la libertà dalla schiavitù in Egitto. Per quelli che si fidano di Gesù è la libertà dal peccato e dalla morte, per il sangue di Gesù. Abbiamo il privilegio di ringraziare Dio, lodarlo e rallegrarci nella sua grazia. Ci ha portati dalla schiavitù alla libertà, dal dolore alla gioia, dalle tenebre alla luce.

Nel pasto pasquale, prima del pasto vero e proprio, un inno di lode è letto. Leggete tutti insieme il Salmo 113.

Il pasto

Adesso si mangia il pasto proprio. Potete mangiare il rinfresco che di solito si mangia alla fine dell'incontro. È un momento gioioso e non solenne, una festa, come un pasto in famiglia.

La parte centrale del pasto ebraico è l'agnello arrostito. Ma se non fate questo incontro in primavera, penso che sarà difficile trovare un pezzo di agnello da condividere. In ogni caso, vale la pena raccontare che l'agnello era un sacrifico al posto degli ebrei. Dove il Signore vedeva che qualcuno era già morto (dal sangue dell'agnello sulla porta), non uccideva il primogenito. In ogni casa, è morto qualcuno: o il primogenito o un agnello. Nello stesso modo, Gesù l'agnello di Dio toglie il peccato del mondo (Gv 1:29; 1P 1:19; Ap 5:6,12; 7:14; anche 1Cor 5:7 che sarà letto durante la terza coppa).

Terza coppa: salvezza

Il pasto pasquale si conclude con un ultimo pezzo di pane azzimo e una terza coppa di vino. Era probabilmente a questo punto che Gesù ha istituito la Santa Cena.

Da' il pane azzimo. Rappresenta il fatto che gli Ebrei dovevano scappare dall'Egitto velocemente, senza aver tempo per lasciar lievitare il pane. Siccome il lievito è spesso un simbolo dell'impurità (che si diffonde dappertutto nel pane), per noi è anche un simbolo della purezza, del male che lasciamo indietro quando Gesù ci libera dal peccato. Fa' leggere 1Cor 5:6-8:

Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

Versa da bere a tutti. Di' (come preghiera se vuoi) che con la terza coppa celebriamo la salvezza che Dio dona al suo popolo. Perché qui Israele è diventato il suo popolo, e noi abbiamo il nuovo patto tramite il sangue di Gesù in questa coppa, in cui diventiamo figli di Dio perché uniti al Figlio di Dio.

Leggete il Salmo 116:12-19: tu leggi i versetti pari e il resto del gruppo i versetti dispari, e tutti insieme l'ultimo "Alleluia".

Quarta coppa: restauro

Il pasto pasquale è completato, come la nostra redenzione è completa in Gesù. Ci rallegriamo con ringraziamento. Eppure la storia della redenzione non è finita. Celebriamo quello che Dio ha fatto per noi, ma allo stesso tempo aspettiamo quello che ci farà nel futuro. Tutta la creazione geme e desidera una redenzione finale. Gesù ha promesso una nuova terra e nuovi cieli dove dimora la giustizia di Dio.

Versa da bere a tutti. Di' (come preghiera se vuoi) che con la quarta coppa celebriamo il restauro futuro di noi stessi, degli altri, di tutto il creato. Quando finalmente viviamo come i figli di Dio che siamo.

Concludete con una preghiera di lode e ringraziamento per tutto quello che Dio ha fatto e che vogliamo ricordare.

La candela viene spenta.

  1. Introduzione
  2. Dio mantiene le sue promesse (Es 1)
  3. Dio si ricorda del suo patto (Es 2)
  4. Dio è (Es 3-4)
  5. Dio promette (Es 5:1-7:7)
  6. Dio è potente (Es 7:8-10:29)
  7. Dio è salvatore (Es 11:1-12:28)
  8. Dio è Padre del primogenito (Es 12:29-13:22)
  9. Dio è redentore (Es 14)
  10. Dio è sommamente glorioso (Es 15:1-21)
  11. Dio è paziente (Es 15:22-17:16)
  12. Dio provvede tutto (Es 18)
  13. Dio è tremendo (Es 19)
  14. Dio esige (Es 20:1-21)
  15. Dio è di tutta la vita (Es 20:22-23:19)
  16. Dio chiama il suo popolo (Es 23:20-24:18)
  17. Dio è presente (Es 25-27)
  18. Dio è servito dai santificati (Es 28:1-29:37)
  19. Dio è meravigliosamente con noi (Es 29:38-31:18)
  20. Dio è giusto (Es 32)
  21. Dio è presente (Es 33)
  22. Dio è misericordioso e geloso (Es 34)
  23. Dio riceve (Es 35-39)
  24. Dio è glorioso e in mezzo a noi (Es 40)