Dio è tremendo (Esodo 19)
1. Il messaggio di Dio ad Israele è molto importante. Qual è la prima parte? (Es 19:4)
Dio li ha salvati.
2. Qual era la conseguenza di questa salvezza? (Es 19:5-6)
Se ubbidiscono ai comandamenti di Dio cioè se mantengono le condizioni del patto in cui sono entrati mediante questa salvezza, Dio li avrebbe fatti diventare:
a) il suo popolo particolare (anche se tutta la terra era la sua, loro sarebbero stati speciali; approfondito in Dt 7:6-9)
b) un regno di sacerdoti (cioè avrebbe trasmesso la conoscenza di Dio agli altri popoli, come nel patto con l'antenato Abraamo Gen 12:3) - naturalmente non possono testimoniare al vero Dio se non gli ubbidiscono
Notate che non sono salvati se osservano i comandamenti: piuttosto, sono salvati per la grazia di Dio, e dopo essere salvati Dio stipula un patto in cui lui fa certe cose (per esempio li rende un popolo particolare e un regno di sacerdoti) e gli Israeliti fanno certe cose (ubbidiscono). Non come ricompensa dell'ubbidienza, ma perché così si gode il rapporto. Per esempio, per godere un rapporto matrimoniale bisogna amare il coniuge. Non è che un buon rapporto è la ricompensa dell'amore, ma l'amore è come si vive dentro un buon rapporto matrimoniale. Similmente, si gode il rapporto con Dio nel suo patto osservando i suoi comandamenti.
3. Purtroppo non hanno osservato il patto, come vedremo fra poco in Esodo e ripetutamente nell'Antico Testamento. Ma Gesù, l'Israelita perfetto, sì. E noi siamo uniti a lui e prendiamo alcune delle sue caratteristiche. Quali, secondo 1P 2:4-10?
Ce ne sono tante, ma quelle importanti per lo studio di Esodo 19 sono sacerdozio santo (Es 19:5), sacerdozio regale e gente santa (Es 19:9), il popolo di Dio (Es 19:10).
Non è che noi sostituiamo Israele né che le promesse ad Israele sono adempiute in noi. Invece le promesse ad Israele sono adempiute in Gesù, l'unico vero Israelita, e noi prendiamo le benedizioni se siamo uniti a lui (cioè pietre edificate su di lui).
4. Cosa vuol dire essere un sacerdozio santo e regale?
Serviamo Dio per il bene di altre persone, per esempio facendolo conoscere.
Santo perché siamo messi da parte da Dio per questo ruolo, regale perché Dio ci dà questo stato (perché Gesù è il vero re e apparteniamo a lui).
5. Quale passo avanti nel rapporto fra Dio e il suo popolo vediamo? (Es 19:7-9)
Il popolo promette di fare tutto quello che Dio dice.
Dio si fa sentire dal popolo.
6. Quali precauzioni sono necessarie per incontrare Dio? (Es 19:10-15)
Santificazione (perché niente di impuro può stare davanti al Signore)
Non avvicinarsi troppo a lui prima del tempo
7. Come si è presentato Dio? (Es 19:16-18)
Con tuoni, lampi, fitta nuvola, suono di tromba, fumo.
Vogliono dire che Dio è spaventoso (il popolo ha tremato) per gli umani peccatori.
Leggete anche Es 20:18-21 (dopo che Dio ha dato i 10 comandamenti). C'è la stessa scena, ma Mosè dice, "Non temete (di stare nella presenza di Dio)" - dovevano avere invece timore di Dio per non peccare. Cioè, Dio è spaventoso e innavvincabile, ma la sua intenzione non è per distruggere né allontanare ma per avvicinarsi e creare un rapporto con il suo popolo. Si rivela come è (spaventoso) affinché ci sia timore di lui, cioè pensiamo due volte prima di peccare perché ci rendiamo conto quanto terribile è ribellarsi contro un tale Dio.
8. Quali erano i comandi di Dio? (Es 19:19-25)
Di non fare irruzione verso il Signore (dovevano stare ad una giusta distanza).
Solo Mosè, e poi con Aaronne, potevano salire.
Poi Dio ha dato i 10 comandamenti, che vedremo la prossima volta in Esodo 20.
9. Dio non cambia mai, ed è lo stesso ancora oggi. Però noi non ci avviciniamo nello stesso modo degli Israeliti. Dove lo incontriamo? (Ebrei 12:18-24)
Non allo spaventoso monte Sinai, ma alla città del Dio vivente, alla festa degli angeli, con i giusti resi perfetti, e soprattutto con Gesù che media un nuovo patto (diverso da quello che Mosè ha mediato). Per esempio, dobbiamo essere lavati per incontrare Dio, ma non dobbiamo lavarci (come Es 19:10), perché Gesù ci lava (Gv 13:8; At 22:16; 1Cor 6:11; Ef 5:26; Ebr 10:22). Non dobbiamo mai pensare di poterci avvicinare a Dio senza Gesù. Possiamo essere casuali, informali, amichevoli (anzi familiari, perché figli non solo amici di Dio), ma mai senza Gesù (e con riverenza e timore Ebr 12:28, ma penso che possiamo avere riverenza e timore e allo stesso tempo informalità e familiarità).
Però, per questo motivo l'avvertimento è ancora più importante per noi: abbiamo ancora meno scusa per non ascoltare Dio (Ebr 12:25). Qual è il nostro atteggiamento quando ascoltiamo la predica, o leggiamo la Bibbia a casa?
- Introduzione
- Dio mantiene le sue promesse (Es 1)
- Dio si ricorda del suo patto (Es 2)
- Dio è (Es 3-4)
- Dio promette (Es 5:1-7:7)
- Dio è potente (Es 7:8-10:29)
- Dio è salvatore (Es 11:1-12:28)
- Dio è Padre del primogenito (Es 12:29-13:22)
- Dio è redentore (Es 14)
- Dio è sommamente glorioso (Es 15:1-21)
- Dio è paziente (Es 15:22-17:16)
- Dio provvede tutto (Es 18)
- Dio è tremendo (Es 19)
- Dio esige (Es 20:1-21)
- Dio è di tutta la vita (Es 20:22-23:19)
- Dio chiama il suo popolo (Es 23:20-24:18)
- Dio è presente (Es 25-27)
- Dio è servito dai santificati (Es 28:1-29:37)
- Dio è meravigliosamente con noi (Es 29:38-31:18)
- Dio è giusto (Es 32)
- Dio è presente (Es 33)
- Dio è misericordioso e geloso (Es 34)
- Dio riceve (Es 35-39)
- Dio è glorioso e in mezzo a noi (Es 40)