Dio è servito dai santificati (Esodo 28:1-29:37)
Questi capitoli parlano dei sacerdoti di Israele, cioè Aaronne e i suoi figli, e dopo di loro tutti i loro discendenti. Il punto di contatto con noi è che Gesù è il nostro sacerdote piuttosto di Aaronne, ma le caratteristiche di Aaronne si trovano anche in Gesù ma perfezionate. In un altro senso, noi siamo tutti sacerdoti come tutti gli Israeliti erano sacerdoti verso le nazioni (come discusso già in Es 19:6; 1P 2:5,9). Questi capitoli parlano soprattutto dei vestiti e della consacrazione dei sacerdoti, e cercheremo di capire cosa vogliono dire di Dio e delle caratteristiche dei suoi sacerdoti. Prima c'è il commento generale che i vestiti devono essere sacri e di materiali preziosi (Es 28:1-5), come nel tabernacolo - vedi la domanda 6 dello studio precedente.
1. Quale era il significato dei 12 nomi dei figli d'Israele sull'efod e sul pettorale? (Es 28:6-30)
Come memoriale davanti a Dio che gli Israeliti sono il suo popolo, e che il sacerdote li sta rappresentando cioè porta proprio la nazione d'Israele davanti a Dio.
[L'efod e il pettorale sono molto simili alla nuova Gerusalemme (Ap 21:10-20 : gloria, 12 nomi, quadrata, 12 pietre preziose), ma non sono sicuro che sia significativo. Forse prima il sacerdote portava gli Israeliti alla presenza di Dio; ora noi siamo nella presenza di Dio.]
In un senso, Gesù porta il nostro nome ed è il nostro memoriale davanti a Dio (Ebr 7:25).
In un altro senso, noi portiamo i nostri amici davanti a Dio.
2. Perché il manto aveva dei sonagli? (Es 28:31-35)
Per "avvertire" Dio che era il (sommo) sacerdote che era nel luogo santo. Così Dio poteva prendere provvedimenti affinché il sacerdote non morisse per essere entrato nella presenza del Dio santo.
3. Quale era lo scopo del diadema? (Es 28:36-38)
Porta la colpa degli Israeliti (quando il sacerdote fa un sacrificio per loro) davanti a Dio, affinché Dio possa togliere la colpa e rendere i sacrifici graditi.
È un grosso sollievo per noi che, anche se la nostra adorazione e il nostro servizio sono macchiati dal peccato, Gesù li porta al Padre e sono "santi al Signore". Come i sacerdoti, dobbiamo essere santi per entrare nella presenza di Dio; come i sacerdoti, è una santità che Dio ci dà (per noi, siamo purificati e giustificati da Gesù).
4. Perché i sacerdoti avevano bisogno di vestiti particolari? (Es 28:39-43)
Per essere dignitosi e come ornamento (Es 28:40; anche Es 28:2): non potevano vestirsi in un modo comune, perché erano speciali e dovevano essere rispettati come rappresentati del Dio santo. Infatti, erano vestiti con gli stessi materiali del tabernacolo, quasi un'estensione del tabernacolo, messi da parte per Dio e dove Dio incontrava gli uomini. Quindi solo i materiali più preziosi.
Per non apparire nudi davanti a Dio (come Es 20:26), perché la sua santità non lo permette (la nudità era vista come vergogna da quando Adamo e Eva si sono vestiti).
Gesù è entrato nella presenza di Dio senza tutti i vestiti delle domande 2-4, era già santo.
Noi non dobbiamo pensare per un attimo che possiamo entrare nella presenza di Dio senza Gesù, ci accompagna sempre (Ebr 10:19-22). Come possiamo sviluppare una consapevolezza continua di questo fatto?
5. Aaronne, i suoi figli, e i suoi vestiti dovevano essere consacrati a Dio. Cosa vogliono dire i seguenti elementi della consacrazione? (Es 29:1-37)
a) le mani sul capo dell'animale (Es 29:10,15,19);
b) sangue sull'altare (Es 29:12,16,20);
c) sangue sul sacerdote (Es 29:20-21);
d) carne del toro bruciata come espiazione (Es 29:14);
e) montone fumato sull'altare (Es 29:18,25);
f) carne e pane mangiati dai sacerdoti (Es 29:28,32-33)?
[Nota: ci sono tre sacrifici qui. La differenza non è chiara, soprattutto se leggiamo solo questo brano, ma dal resto del Pentateuco sembra che il primo purifichi dal peccato, il secondo (olocausto di odore soave) sia per dedicarsi a Dio, e il terzo (offerta agitata) rappresenti la comunione con Dio.]
a) si identificano con il toro, che viene ucciso nel loro posto, per il loro peccato (Ebr 5:1-3)
b) Dio sa che qualcuno è morto per il sacerdote, e l'altare viene purificato (Es 29:36-37) (Ebr 9:12)
c) Dio vede che qualcuno è morto (come il sangue sui stipiti alla Pasqua) (Ebr 9:13-14)
d) il peccato è mandato lontano (Ebr 2:17)
e) la santità e il sacrificio danno piacere a Dio (nel caso del secondo montone, dopo essere passato per le mani del sacerdote)
f) i sacerdoti consacrati sono santi e possono partecipare alla santità di Dio, che gli altri non possono fare
Tutto questo rito ricorda che nessuna persona può venire davanti al Signore per mediare senza aver prima fatto qualcosa con il proprio peccato. Quando è successo, però, poi può mediare, offrendo un sacrificio per il popolo, in modo che poi il Signore venga e dimori. Tutto questo rituale vale la pena quando leggiamo Es 29:44-46, che la tenda e i sacerdoti sono santificati da Dio e Dio abiterà in mezzo ad Israele.
6. Mettetevi nei panni di uno dei figli di Aaronne mentre era vestito e consacrato. Come ti saresti sentito? Cosa vuol dire del Dio che adori e come lo servi?
- Introduzione
- Dio mantiene le sue promesse (Es 1)
- Dio si ricorda del suo patto (Es 2)
- Dio è (Es 3-4)
- Dio promette (Es 5:1-7:7)
- Dio è potente (Es 7:8-10:29)
- Dio è salvatore (Es 11:1-12:28)
- Dio è Padre del primogenito (Es 12:29-13:22)
- Dio è redentore (Es 14)
- Dio è sommamente glorioso (Es 15:1-21)
- Dio è paziente (Es 15:22-17:16)
- Dio provvede tutto (Es 18)
- Dio è tremendo (Es 19)
- Dio esige (Es 20:1-21)
- Dio è di tutta la vita (Es 20:22-23:19)
- Dio chiama il suo popolo (Es 23:20-24:18)
- Dio è presente (Es 25-27)
- Dio è servito dai santificati (Es 28:1-29:37)
- Dio è meravigliosamente con noi (Es 29:38-31:18)
- Dio è giusto (Es 32)
- Dio è presente (Es 33)
- Dio è misericordioso e geloso (Es 34)
- Dio riceve (Es 35-39)
- Dio è glorioso e in mezzo a noi (Es 40)