Dio è paziente (Esodo 15:22-17:16)

Dopo la magnifica vittoria raccontata in Esodo 14 e celebrata in Esodo 15, gli Israeliti vogliono ritornare in Egitto. Tre volte mormorano contro Dio. Dalla vittoria cadono nella disperazione, dalla fede nella incredulità. Forse è difficile comprendere come gli Israeliti si potessero lamentare di Dio tre giorni dopo aver visto la sua potenza al mar Rosso. Ma non dovrebbe essere difficile, perché anche la nostra vita è una successione di manifestazioni dell'opera di Dio e poi ribellione da parte nostra. Quello che dovrebbe essere difficile da comprendere è come Dio risponde al mormorio degli Israeliti - ed anche alla nostra incredulità.

1. Come si sentivano gli Israeliti tre dopo giorni aver attraversato il mar Rosso? (Es 15:22-24)

Dopo l'entusiasmo iniziale, un po' di preoccupazione quando non trovano acqua che poi scaturisce in rabbia quando trovano acqua, ma non la possono bere.

Il mormorio non è del tutto irragionevole - l'acqua da bere è un bisogno fondamentale, e dopo l'esodo si sarebbero potuto aspettare di più. Ma quando diventa una critica di Dio invece di una preghiera a Dio con fiducia, è sbagliato. Il problema era che gli Israeliti pensavano che Dio esistesse per servire loro. Li ha aiutati attraversare il mare, li deve aiutare nel deserto come vogliono loro, altrimenti sono pronti ad abbandonarlo.

2. Come ha provveduto Dio, e perché in questo modo? (Es 15:25)

Mosè doveva compiere un miracolo che Dio aveva ordinato, per sottolineare che sono sostenuti sempre da Dio. Non solo Dio li salva, ma è Dio che li tiene in vita dopo.

3. Perché Dio ha fatto in questo modo, invece di (per esempio), dare dell'acqua fin dal primo giorno? (Es 15:25-26)

Era una prova. Cioè, non una tentazione, che ha lo scopo di far cadere qualcuno, ma una prova per rivelare come qualcuno è veramente, e possibilmente dare un'opportunità di crescere. (Vedi la spiegazioni nei Brani difficili.)

Infatti la tentazione poteva essere sopportata - secondo Es 13:17-20 Dio li ha guidati lungo questa strada più lunga per evitare i Filistei (una tentazione troppo forte per loro). Come conseguenza hanno attraversato il mar Rosso e sperimentato la potenza di Dio (che non avrebbero fatto per l'altra strada), che avrebbe dovuto aiutare a superare la prova della sete (ricordare il mar Rosso era la loro via di uscire dalla prova). Vedi 1Cor 10:1-4,10-13 - anche noi dobbiamo resistere alla tentazione, sapendo che ricordare il passato (incluso l'esempio / l'ammonito dell'esodo) ci aiuta a superare.

4. Un mese più tardi, cosa avrebbero preferito gli Israeliti? (Es 16:1-3)

Morire con lo stomaco pieno nelle piaghe ("per mano del Signore") in Egitto che morire di fame nel deserto.

5. Dio ha provveduto del pane, in una maniera un po' particolare. Perché in questo modo? (Es 16:4-31)

a) per mettere alla prova (come nella domanda 3), per rivelare se Israele sarà ubbidiente o non. Israele non poteva ubbidire fino a quando non c'erano leggi a cui ubbidire. Vedi anche Dt 8:2.

b) per far conoscere Yahweh e la sua gloria (Es 16:6-7,12). È lo stesso linguaggio di Es 7:17; 14:18 - quello che Dio ha rivelato agli Egiziani tramite le piaghe, ha rivelato agli Israeliti tramite la provvisione. Vedi anche Dt 8:3 - dovevano sapere che vivevano a causa della parola di Dio e non a causa del pane che mangiavano - e Dt 1:31; Ne 9:21.

c) era una provvisione quotidiana (tranne il sabato), e dovevano fidarsi che ci sarebbe da mangiare anche il giorno successivo. Dio voleva che gli Israeliti lasciavano a Dio pensare a domani. Ci vuole una dipendenza abituale da Dio. Vedi anche Mt 6:11,34.

Alla fine, perché voleva fare del bene ad Israele Dt 8:15-16. Riflettiamo ulteriormente su questo capitolo più avanti nello studio.

6. Questo tema di prova è ripreso nella tentazione di Gesù. Gesù ha superato la prova dove Israele è caduto - lui è il vero popolo di Dio di cui Israele è un tipo (copia imperfetta). Quali collegamenti ci sono fra il nostro brano in Esodo e Mt 4:1-11?

Una prova (ma da Satana che vuole far cadere, invece di da Dio che vuole fare del bene)

Nel deserto, per 40 giorni (che fa pensare agli 40 anni degli Israeliti), citazione di Dt 8:3 in Mt 4:4.

7. Questo miracolo è simile a come Gesù ha dato da mangiare alla folla moltiplicando il pane e il pesce, un collegamento reso esplicito da Gesù nel suo discorso dopo il miracolo in Gv 6:22-59. In quali modi è Gesù migliore di Mosè e della manna?

Mosè ha dato pane naturale, ma Dio ha dato Gesù che è un pane eterno (Gv 6:27,31-35)

Chi viene a Gesù non avrà più fame e sete (Gv 6:16:35)

Chi mangia il pane di Gesù non muore (Gv 6:50-51,58)

Nota che hanno mormorato contro Gesù, come contro Mosè (Gv 6:41,43,49,61)

8. Perché della manna è stata conservata nell'arca del patto? (Es 16:32-36)

Affinché anche le generazioni future conoscessero che Yahweh le ha salvate dall'Egitto. Gli Israeliti dell'esodo hanno continuamente dimenticato come è Dio e quello che ha fatto, per cui loro ed anche i loro discendenti avevano bisogno di aiuto per ricordare.

Domanda supplementare: Che cosa puoi fare per conservare il ricordo della provvisione da parte di Dio nel passato, per ricordartene quando ne avrai bisogno nel futuro?

9. Nel terzo mormorio, Mosè dice che tentano Dio (Es 17:2,7). In che senso?

Non una tentazione di fare male, né una prova (difficoltà) che purifica, ma per rivelare chi era. Secondo gli Israeliti, Dio era malvagio oppure li aveva abbandonati, come chi chiede "Dove era Dio?" in una tragedia personale oppure in un diastro naturale o umano.

10. Come la manna era un tipo di Cristo, così anche la roccia. Cosa ci dice 1Cor 10:1-6?

Dopo essere "battezzati" nella guida della nuvola (Es 13:21-22), gli Israeliti hanno mangiato il cibo spirituale e l'acqua spirituale. L'acqua veniva dalla roccia che era (cioè rappresentava) Cristo che ci dà da bere (Gv 7:37-38). Questo è un esempio per noi. (Il riferimento alla brama è a quello che succederà più avanti nel tempo nel deserto.)

11. Come ha risposto Dio a questi tre mormorii?

Con pazienza, non criticando gli Israeliti ma provvedendo quello che avevano chiesto di cui avevano bisogno. Non era che non volesse provvedere o che avesse dimenticato, né che i mormorii avessero costretto Dio ad agire, ma Dio ha aspettato per mettere alla prova e per dimostrare che non solo la salvezza ma anche il sostengo vengono da lui.

12. Questi racconti dei mormorii degli Israeliti sono citati spesso nell'Antico Testamento, per ricordare la ribellione della nazione. Ne leggeremo solo un esempio. Secondo Sal 95:8-9, che cosa è successo? Che cosa dobbiamo imparare? Cosa aggiunge Ebr 3:7-19?

Il cuore è stato indurito (come il faraone), e hanno messo Dio alla prova anche se avevano già visto come è.

Noi non dobbiamo fare similmente, invece quando sentiamo la voce di Dio dobbiamo ubbidirgli.

Dobbiamo quindi anche esortarci a vicenda ogni giorno, e mantenere ferma la nostra fiducia.

13. Perché Dio ha fatto vincere contro gli Amalec nel modo strano che ha usato? (Es 17:8-16)

Per gli stessi motivi che abbiamo visto nel resto dello studio: per mettere a prova (dovevano fare come Dio voleva - non è detto che Dio comandò di alzare il bastone, ma penso che sia implicito) e per far conoscere che è la potenza di Dio e non della spada che dà la vittoria, sia agli Israeliti allora sia ai discendenti (Zac 4:6).

Nota: gli Amalechiti erano i discendenti di un nipote di Esaù (Gen 36:15-16). Come conseguenza di questo attacco, Saul doveva sterminarli, ma non l'ha fatto (1Sam 15).

14. Come dobbiamo pensare quando non abbiamo quello di cui abbiamo bisogno?

Non mormorare contro Dio né mettere alla prova, ma aspettare che lui provveda nel suo tempo.

La domanda è sempre: rispondiamo con fiducia (Ebr 3:14) o con il mormorio?

15. In realtà, raramente noi (dell'Occidente) non abbiamo quello di cui abbiamo bisogno. Nella nostra abbondanza, Dio ci mette alla prova in un altro modo. Come?

Dandoci tutti, per rivelare quello che è nel nostro cuore: l'arroganza e l'orgoglio di pensare che abbiamo fatto tutto noi, oppure l'umiltà di riconoscere che tutto viene da lei e di essere riconoscenti. Infatti, se uno scopo della manna era di conoscere Dio ogni giorno, così anche per noi il fatto che abbiamo il pane quotidiano, vestiti, un lavoro, eccetera, dovrebbe farci ringraziare molto di più di quanto probabilmente facciamo. In generale, il nostro problema non è il mormorio (anche se può succedere in momenti di difficoltà, mi pare soprattutto con la salute) ma la superbia.

Riflettete sul brano Dt 8:6-18.

16. In questo brano ci sono due nomi/titoli attribuiti a Dio: Colui che ti guarisce (Es 15:26) e Il Signore è la mia bandiera (Es 17:15). Così vogliono dire? Quale ti aiuta di più a pensare di Dio?

Come ha guarito l'acqua, così può guarire noi (non solo colui che fa le piaghe).

La bandiera (cioè stendardo) rappresentava chi combatteva per Dio e con la potenza di Dio, ed era un punto di raccolta - quando il soldato era in pericolo o perso durante la battaglia, andava allo stendardo (e non chiedeva allo stendardo di venire da lui nella sua situazione).

  1. Introduzione
  2. Dio mantiene le sue promesse (Es 1)
  3. Dio si ricorda del suo patto (Es 2)
  4. Dio è (Es 3-4)
  5. Dio promette (Es 5:1-7:7)
  6. Dio è potente (Es 7:8-10:29)
  7. Dio è salvatore (Es 11:1-12:28)
  8. Dio è Padre del primogenito (Es 12:29-13:22)
  9. Dio è redentore (Es 14)
  10. Dio è sommamente glorioso (Es 15:1-21)
  11. Dio è paziente (Es 15:22-17:16)
  12. Dio provvede tutto (Es 18)
  13. Dio è tremendo (Es 19)
  14. Dio esige (Es 20:1-21)
  15. Dio è di tutta la vita (Es 20:22-23:19)
  16. Dio chiama il suo popolo (Es 23:20-24:18)
  17. Dio è presente (Es 25-27)
  18. Dio è servito dai santificati (Es 28:1-29:37)
  19. Dio è meravigliosamente con noi (Es 29:38-31:18)
  20. Dio è giusto (Es 32)
  21. Dio è presente (Es 33)
  22. Dio è misericordioso e geloso (Es 34)
  23. Dio riceve (Es 35-39)
  24. Dio è glorioso e in mezzo a noi (Es 40)