La correzione dei discepoli (vari brani)

Una parte importante della formazione dei discepoli era la correzione, di idee e di azioni sbagliate. Non è sempre qualcosa che ci piace fare, e quando ci piace è spesso per un motivo sbagliato e lo facciamo male. Ci sono tantissimi esempi della correzione degli apostoli da parte di Gesù in questa fase della loro preparazione; ne vedremo solo alcuni.

1. Gesù ha corretto i discepoli 3 volte in Luca 9:46-56. Come l'ha fatto?

Lu 9:46-48 : Ha insegnato (con un aiuto visivo), senza riferirsi in modo diretto allo sbaglio dei discepoli. Come un predicatore che conosce la sua chiesa, e spiega dalla Bibbia il modo giusto di comportarsi, senza accennare agli sbagli che conosce nella sua chiesa

Lu 9:49-50 : Ha detto di smettere il comportamento sbagliato, e ha spiegato il motivo

Lu 9:51-56 : Ha sgridato i discepoli

2. Perché queste differenze nel modo di correggere i discepoli?

Non possiamo essere sicuri, siccome non sappiamo i pensieri e i ragionamenti di Gesù, ma forse dipende dalla severità dello sbaglio, da quello che dovevano già sapere (per cui basta sgridare senza spiegare l'atteggiamento giusto), se c'era un principio generale da sottolineare, eccetera.

Forse anche dipende dalla persona che riceve la correzione: il primo caso era tutti i discepoli, il secondo solo Giovanni, il terzo Giovanni e Giacomo.

3. Più forte ancora è Mt 16:23. Perché Gesù ha trattato Pietro in questo modo?

Rinnegare il punto centrale della missione di Gesù (la sua morte - Mt 16:22) è gravissimo! Non poteva venire da Pietro, ma solo da Satana. Come anche l'affermazione da parte di Pietro che Gesù era il Cristo poteva solo venire dal Padre (Mt 16:17) - e Pietro è benedetto per questa sua affermazione anche se gliel'ha data Dio.

4. Tutti vogliono sentire Mt 16:17-18; siamo meno contenti di sentire Mt 16:23 e la correzione in generale (Ebr 12:11 a). Ma ci è utile (Ebr 12:11 b). Leggete Ebr 12:4-11. In quali modi Dio ci corregge (disciplina, punisce) adesso?

In Ebrei 12, è con la persecuzione. Non è che la persecuzione sia mandata per punire i cristiani cattivi, ma per migliorare i cristiani amati - per aiutare nella lotta contro il peccato (Ebr 12:4).

Ci sono anche le conseguenze naturali delle nostre azioni (per esempio gli altri potrebbero scoprire che abbiamo mentito), perdita delle cose (o persone) che ritenevamo care (più care di Dio?), attraverso altri credenti.

La difficoltà è riconoscere che un evento è la punizione da parte di Dio, e non un male mandato da Satana (naturalmente, può essere tutti e due simultaneamente, come spiegato nei Brani difficili), oppure una prova da Dio per aiutarci.

5. È più difficile accettare la correzione da altre persone, perché non sono Dio, non conoscono tutto, e possono fare valutazioni sbagliate. Quale è il giusto atteggiamento da avere quando un altro credente ci corregge / critica / riprende?

Prima di tutto umiltà. Accettare la correzione come opportunità di miglioramento senza diventare subito difensivi (per giustificarci) o, peggio ancora, aggressivi (trovando colpe nell'altro che non c'entrano con i nostri errori).

Poi dobbiamo riflettere in preghiera se la correzione è giusta. Di solito noi ci conosciamo meglio di quanto altri ci conoscono, ma siamo molto bravi a trascurare e giustificare i nostri sbagli.

Non considerare la riprensione come un rifiuto, neanche un insulto né per disprezzare l'altro o esaltare sé stesso (per esempio fare la vittima). Gesù è stato molto duro con i discepoli - ma li ha amati fino alla morte e li amava quando li ha sgridati. Ma spesso quando si è ripresi subito si vogliono tagliare i ponti e non avere niente a che fare con l'altra persona.

6. Pensiamo dall'altra parte. Perché a volte è difficile correggere altri (per esempio, quelli che discepoliamo)?

Non siamo come Gesù, non sappiamo tutto, e possiamo fare valutazione sbagliate. Forse ci sono motivi validi che giustificano il loro comportamento che non conosciamo.

Anche noi siamo peccatori, e può sembrare ipocrita riprendere gli altri, soprattutto se noi facciamo cose peggiori (Mt 7:1-5).

Abbiamo paura di come risponderanno, per esempio risponderanno con una critica verso di noi oppure si allontaneranno da noi.

Così concludiamo le nostre riflessioni sul terzo periodo del discepolato degli apostoli, anche se ci sono tanti brani che potremmo ancora leggere per capire come Gesù formava gli apostoli durante questa terza fase. Per riassumere dove siamo arrivati:

1. Vieni e vedere - 4 mesi (Gv 1-4)

2 mesi a casa per riflettere

2. Vieni e seguimi - 10 mesi (Mc 1:16-3:12)

3. Vieni e sta con me - 20 mesi (Mc 3:13-8:37); la prima metà include la missione senza Gesù, e la seconda metà l'insegnamento sulla morte di Gesù e la 'morte' di chi lo segue

I prossimi studi avranno il tema "Dimora in me", guardando il discorso di addio di Gesù in Giovanni 13-17.

Indice degli studi

  1. Introduzione

Parte 1: Vieni e vedi

  1. La fame del cuore (Gv 1:29-51)
  2. Occhi che iniziano a vedere (Gv 2:1-11)
  3. Persuasione creativa (Gv 3-4)

Parte 1: Vieni e seguimi

  1. Peccatori e pescatori (Lu 5:1-11; Mc 1:16-20)
  2. La missione di Gesù (Mc 1:21-45)
  3. Proteggere i discepoli (Mc 2:1-3:6)

Parte 3: Vieni e sta con me

  1. Per la vita (Mc 3:7-19)
  2. Ascolto (Mc 4:1-20)
  3. Insegnamento (Mc 4:35-6:6)
  4. Diventare come il maestro (Mc 6:7-13,30-32)
  5. Ancora una volta (Mc 6:30-52)
  6. L'impegno del tutto (Mc 8:31-37)
  7. La correzione dei discepoli (vari brani)

Parte 4: Dimora in me

  1. Il carattere di un leader (Gv 13)
  2. L'aiuto per un leader (Gv 14-17)

Parte 5: Vai con me

  1. Il gran mandato (Mt 28:16-20)