Diventare come il maestro (Marco 6:7-13,30-32)
Adesso i seguaci, che prima sono diventati discepoli, diventano operai (cioè, pescatori di uomini o fattori di discepoli). Abbiamo visto la loro preparazione negli studi precedenti, adesso vediamo le ultime raccomandazioni e il risultato.
Affinché la moltiplicazione spirituale accada, a qualche punto il discepolo deve uscire da solo, mettendo in pratica quello che ha imparato, per fare altri discepoli.
1. Quale aiuto ha dato Gesù ai discepoli per il loro ministero? (Mc 6:7)
Mandati in coppia - per sostengo reciproco. Prima Gesù faceva il suo ministero con loro (per formare loro), così anche i discepoli non fanno da soli. Quanto ministero facciamo da solo che non dovremmo? Ma erano in due, piuttosto di 3 o 4 o 12, per dare più opportunità a tutti di servire - anche in 3, è possibile che uno rimanga inutilizzato, e comunque 3 gruppi di 2 possono fare il 50% di più di 2 gruppi di 3.
Dato potere - forse temporaneamente solo per questo viaggio, ma anche il ministero oggi viene fatto con il potere di Gesù perché presente con noi (Mt 28:18,20). È un po' diverso, ma dobbiamo anche dare agli altri l'autorità di fare quello che chiediamo a loro di fare, anche se è fatto diversamente da come non l'avremmo fatto. Succede spesso che diamo una responsabilità a qualcuno, ma non l'autorità e cambiamo le decisioni che lui prende.
2. Quali erano le ultime istruzioni, e perché? (Mc 6:8-11)
Non prendere provviste - dovevano imparare a fidarsi di Dio, perché l'uomo non vive di pane soltanto (Mt 4:4; Gv 4:31-34). Anche perché erano degni di essere sostenuti anche se dovevano dare gratuitamente (Mt 10:8,10)! Quindi non era per ascetismo ma per aspettarsi l'ospitalità. Erano istruzioni particolari per questo viaggio, non per sempre (Lu 22:35-36), ma in ogni caso anche noi possiamo imparare a fidarci di meno dei nostri preparativi e più dell'intervento inaspettato e non programmato di Dio.
Non andare di casa in casa in un viaggio - dovevano cercare una casa degna di ospitarli (Mt 10:11 13), non andare in giro cercando da mangiare
Scuotere la polvere dai piedi se un paese non li ascolta - un segno che la gente è così contro il Vangelo che il discepolo non vuole neanche che la polvere di quel luogo malvagio sia attaccato al suo corpo. È una testimonianza contro gli abitanti, non per aiutarli. Come segno, non dobbiamo fare esattamente così, ma un atteggiamento che possiamo avere è di respingere il male di chi non ascolta Gesù - ma dall'altra parte, ci vuole la perseveranza di predicare per decenni in alcuni posti (e ad alcuni parenti) prima di vedere una risposta
Il brano parallelo in Matteo contiene alcune altre istruzioni, che puoi discutere se vuoi: Andare solo agli Israeliti (Mt 10:5-6) - questo era il compito in quel momento, solo dopo la risurrezione di Gesù il Vangelo sarebbe stato sparso a tutte le nazioni (Mt 28:19); bisognava tenere le cose semplici per i discepoli; il contenuto della predicazione (Mt 10:7) - considerato nella prossima domanda
3. Che cosa hanno fatto i discepoli nel viaggio? (Mc 6:12-13)
Le stesse cose che hanno visto Gesù fare - predicare il ravvedimento (Mc 1:15; perché il regno dei cieli è vicino in Mt 10:7), e quando il bisogno si presentava guarire gli indemoniati e i malati (Mc 1:34-39).
[Fra la partenza e il ritorno, c'è il racconto della morte di Giovanni il battista (Mc 6:14-29). In parte, serve per staccare i racconti della partenza e del ritorno, facendo sembrare che del tempo sia passato. Ma dà anche il contesto della missione degli apostoli. Non è una passeggiata né una vacanza; c'è veramente la possibilità di morire per aver predicato il Vangelo. Ma alla fine vincerà il Vangelo: un operaio è ucciso, ma 12 operai sono mandati fuori. Ecco perché la moltiplicazione dei discepoli è così importante.]
4. Che cosa è successo dopo il viaggio? (Mc 6:30-32)
I discepoli hanno raccontato a Gesù il loro insegnamento e le loro guarigioni. In parte, per rendere conto di quello che hanno fatto, per imparare dalle loro esperienze con l'aiuto di qualcuno con più esperienza. Ma anche in parte, per celebrare il successo con altri, affinché più persone potessero lodare Dio per quello che ha fatto (Lu 10:21, dopo il ritorno dei 70 dalla loro missione). A chi raccontiamo il nostro ministero, per crescere di più e celebrare insieme?
Gesù li ha fatti riposare (anche se non ci è riuscito in Mc 6:33-34). Anche questo è una parte importante del ministero - non possiamo essere in missione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, perché rischiamo l'esaurimento nervoso. Alcuni dicono che vogliono esaurirsi per Dio (e l'hanno fatto), ma è meglio perseverare per tutta la vita, programmando del tempo per stare soli con Gesù per ricaricarsi del suo potere e della sua presenza. È qualcosa che noi facciamo? Che insegniamo (o diamo l'esempio) ai nostri discepoli?
Un brano importante per il nostro tema che non è nel Vangelo di Marco è Matteo 9:37-38. Matteo lo colloca subito prima della chiamata ai 12 e la loro missione (in Mt 10:1-15), Luca in mezzo al mandato ai 70 che è successivo alla missione dei 12 (Lu 10:1-12), mentre Marco accenna alla compassione di Gesù per la folla, che secondo Matteo ha preceduto l'affermazione da parte di Gesù (Mt 10:36) dopo il ritorno dei 12 (Mc 6:34). Quindi Gesù l'ha detto in questo periodo che stiamo studiando, anche se non sappiamo il preciso momento (e forse l'ha detto diverse volte). Impariamo:
- la compassione per la gente è un componente importante della missione. Amiamo gli altri (anche gli sconosciuti) abbastanza che vogliamo parlare loro di Gesù, che è il loro bisogno principale? Il vero operaio sarà a volte travolto dall'enormità del bisogno; se non, non ha compassione per gli altri quando vede questi bisogni.
- Gesù ci manda alla mèsse (come abbiamo visto in questo studio).
- dobbiamo pregare per altri operai - non per credenti, non per seguaci, non per discepoli, ma per operai. Solo così il regno cresce, quando ci sono più operai che moltiplicano altri operai.
- dobbiamo insegnare a quelli che discepoliamo a pregare per altri operai - sperando che anche loro saranno la risposta alla propria preghiera quando diventano operai (come è successo ai 12).
Per concludere, pregate che tutti possano diventare operai, attivi nella missione - che forse include una preghiera per voi stessi.
Indice degli studi
Parte 1: Vieni e vedi
- La fame del cuore (Gv 1:29-51)
- Occhi che iniziano a vedere (Gv 2:1-11)
- Persuasione creativa (Gv 3-4)
Parte 1: Vieni e seguimi
- Peccatori e pescatori (Lu 5:1-11; Mc 1:16-20)
- La missione di Gesù (Mc 1:21-45)
- Proteggere i discepoli (Mc 2:1-3:6)
Parte 3: Vieni e sta con me
- Per la vita (Mc 3:7-19)
- Ascolto (Mc 4:1-20)
- Insegnamento (Mc 4:35-6:6)
- Diventare come il maestro (Mc 6:7-13,30-32)
- Ancora una volta (Mc 6:30-52)
- L'impegno del tutto (Mc 8:31-37)
- La correzione dei discepoli (vari brani)