Proteggere i discepoli (Marco 2:1-3:6)
1. In quali modi il primo racconto di questo capitolo continua i temi dello studio precedente? (Mc 2:1-12)
La missione di Gesù era di annunciare la Parola, ma guariva quando l'opportunità si presentava - ma la guarigione spirituale (perdono) era la priorità.
Gesù ha autorità, non solo nell'insegnamento e sui demoni, ma anche per perdonare.
Oltre a vedere e capire meglio il ministero di Gesù, i discepoli hanno visto l'importanza della fede, che avrebbe aiutato il loro rapporto con Dio e Gesù, e avrebbe aiutato quando loro avrebbe cominciato a fare discepoli (ci vuole tanta fede nell'opera di Dio per discepolare qualcuno).
2. In quali modi la chiamata di Levi (cioè Matteo Mt 9:9; 10:3; Mc 3:18) è simile alla chiamata degli altri discepoli in Mc 1:16-20 ? (Mc 2:13-14)
Era vicino al mare (non importante!)
Chiamato mentre era a lavoro
Gesù semplicemente ordina
Il commando è di seguirlo
La risposta è immediata, lasciando tutto per seguirlo
3. Cosa aggiunge il racconto del pasto (un grande banchetto secondo Lu 5:29) da Matteo alla nostra comprensione della missione di Gesù? (Mc 2:15-17)
Sappiamo già che era di predicare (Mc 1:38), chiamando a ravvedersi e a credere (Mc 1:15). Qui dice che è venuto per quelli che possono ravvedersi (perché si riconoscono peccatori) - non sta con loro perché approva di quello che fanno, ma perché devono cambiare.
Gesù non è contaminato dal contatto con i peccatori, ma loro sono "contaminati" da Gesù.
4. Cosa impariamo dei discepoli (di Matteo, e degli altri) in questo racconto? (Mc 2:15-17)
Di Matteo: è la prima volta che uno dei discepoli svolge un ministero pubblico - ospita un pasto. Spesso i nuovi credenti hanno tanta voglia di condividere quello che hanno scoperto con i loro tanti amici non credenti (noi che siamo meno nuovi abbiamo spesso meno voglia e meno amici non credenti) - usiamo questa voglia e queste amicizie per far crescere il regno di Dio, e dare le prime opportunità nel ministero al nuovo credente.
Degli altri: c'erano diversi cerchi - i pochi discepoli chiamati, e i molti che lo seguivano
C'era un'aspettativa che i discepoli facessero il portavoce di Gesù, ma è Gesù che risponde, forse per proteggere i discepoli che sono ancora deboli, che forse non sanno ancora rispondere.
5. Cosa impariamo della missione di Gesù, e dei discepoli, dal racconto del digiuno? (Mc 2:18-22)
Gesù dà gioia ai discepoli, che va espressa nella vita (ma non quando sarà tolto).
Gesù introduce qualcosa di nuovo, e i vecchi modi di pensare non valgono più.
I discepoli devono gioire di essere con Gesù.
6. Cosa impariamo della missione di Gesù, e dei discepoli, dai racconti del sabato? (Mc 2:23-3:6)
Gesù dà una nuova interpretazione, diversa da quella del sistema religioso attuale, dell'Antico Testamento. Così, di nuovo, mostra la sua autorità.
Lo può fare perché è il signore del sabato, cioè, può decidere lui quello che è giusto fare e quello che è sbagliato fare sul sabato.
Gesù è considerato responsabile per il comportamento dei discepoli.
Conclusione: è necessario in questo periodo di "venire e seguire" di proteggere i discepoli - anche da altri credenti che vorranno costringere i discepoli ad entrare nei loro schemi, che devono esprimono la loro fede nello stesso modo, che devono essere inseriti nella loro struttura, che non possono provare quello che è già stato fatto senza successo. I discepoli vanno incoraggiati invece a fare cose nuove, a raggiungere gli amici che di solito non sono raggiunti.
Indice degli studi
Parte 1: Vieni e vedi
- La fame del cuore (Gv 1:29-51)
- Occhi che iniziano a vedere (Gv 2:1-11)
- Persuasione creativa (Gv 3-4)
Parte 1: Vieni e seguimi
- Peccatori e pescatori (Lu 5:1-11; Mc 1:16-20)
- La missione di Gesù (Mc 1:21-45)
- Proteggere i discepoli (Mc 2:1-3:6)
Parte 3: Vieni e sta con me
- Per la vita (Mc 3:7-19)
- Ascolto (Mc 4:1-20)
- Insegnamento (Mc 4:35-6:6)
- Diventare come il maestro (Mc 6:7-13,30-32)
- Ancora una volta (Mc 6:30-52)
- L'impegno del tutto (Mc 8:31-37)
- La correzione dei discepoli (vari brani)