Peccatori e pescatori (Luca 5:1-11; Marco 1:16-20)
Marco 1:15 dà un saggio di quello che sarà il tema del Vangelo: il momento per un grande cambiamento è vicino, bisogna rispondere proprio adesso. Per questa urgenza e importanza, ci aspetteremmo un inizio strepitoso. Invece, nel nostro brano Gesù parla con alcuni semplici operai in un luogo di nessuna importanza in una provincia periferica dell'impero. Ma in realtà, il regno di Dio è veramente vicino, ma si manifesterà partendo dalla chiamata di un gruppo di persone apparentemente insignificanti (anche se Giovanni e Giacomo non erano poveri, siccome il loro padre poteva assumere degli operai) - che sarebbe diventato un movimento mondiale (Mc 4:30-32). Anche noi dobbiamo avere lo stesso punto di vista se vogliamo lavorare per il regno di Dio.
1. Secondo voi, cosa pensava Simone (Pietro) quando Gesù ha chiesto di usare la sua barca come pulpito e poi per pescare? (Lu 5:1-5)
Siccome ha già conosciuto Gesù, non erano delle richieste strane di uno sconosciuto. Erano comunque delle richieste strane, perché aveva già finito di pescare. Doveva spingere la barca di nuovo nel mare solo per Gesù, e poi pescare quando 'sapeva' che non c'erano pesci. Forse era stanco e un po' scontento. Sembrava disposto comunque a aiutare Gesù a fare il suo lavoro (predicare), ma comunque un po' più perplesso quando Gesù gli ha detto come fare il suo lavoro (pescare). Ma ha ubbidito anche se credeva che non valesse la pena.
2. Che cosa ha capito Pietro dalla pesca miracolosa? (Lu 5:6-9)
Che Gesù era superiore (anche come pescatore!). Così si è gettato ai suoi piedi, un segno normale di omaggio ad un superiore. Ma considerare Gesù solo come uomo più importante non spiega quello che Pietro ha detto, di non poter stare nella presenza di Gesù perché un peccatore. Probabilmente si ricordava anche quello che aveva visto durante i 4 mesi in Giovanni 1-4, e su cui ha riflettuto nei 2 mesi in cui era a casa. Per esempio, Gesù è il Figlio di Dio, con potenza e autorità a stabilire la vera adorazione. Che è una buona cosa se siamo dalla parte di Gesù, ma non se non lo siamo, come i mercanti nel tempio hanno scoperto. Pietro a questo punto si identificava con i mercanti. Gesù era da temere (era colto di spavento), non da accogliere.
3. Come ha risposto Gesù alla paura di Pietro? (Lu 5:10-11; Mc 1:17)
L'ha rassicurato - anche se c'era un motivo di aver timore, non era necessario (perché Gesù l'ha accolto dalla sua parte). In realtà, questo senso di inferiorità a Gesù è una condizione per essere il suo discepolo - dobbiamo riconoscere di poter e dover imparare da lui prima di imparare.
Ha detto che Pietro doveva seguirlo, e che sarebbe diventato un pescatore di uomini.
Qualche anno fa, sono stato con un gruppo di studenti di diverse nazionalità a Ischia. Lì su un recinto qualcuno aveva scritto in lettere cubitali, "Io sono il più bravo pescatore dell'isola". Una ragazza inglese, che sapeva un po' di italiano, ha letto la frase e mi ha chiesto "Why does he boast about being the biggest sinner?" (Perché si vanta di essere il più bravo peccatore?) Ci vuole poco per cambiare la parola peccatore in pescatore (solo una lettera), ma nella realtà ci vuole molto e poco per cambiare un peccatore in pescatore - ci vuole la trasformazione di tutta la vita, che è molto, ma ci vuole solo l'opera di Gesù, che (per noi) è poco. Questo è il compito di chi fa discepoli (che è sempre il ministero di tutta la chiesa): trasformare peccatori in pescatori, che per noi è un impegno grossissimo, ma per questo abbiamo Gesù, che fa il lavoro negli altri per noi.
[Nota che la risposta di Pietro e gli altri di lasciare ogni cosa è più comprensibile in Luca, dove è preceduta dal miracolo, oppure se leggiamo Giovanni insieme con Marco. Ma se leggiamo solo il racconto di Marco, la risposta è più strana. Quello che Marco insegna, non raccontando il miracolo della pesca né gli incontri precedenti con Gesù, è che la parola di Gesù ha un effetto potente e immediato, come quando parla a demoni, malati, morti, fichi, eccetera. Gesù chiama chi vuole (Mc 3:13), non accetta i volontari o i curiosi.]
4. Che cosa ha aggiunto Gesù alla sua chiamata in confronto con quella di Giovanni 1?
Non è più solo un invito a vedere (conoscere) Gesù, ma di diventare come lui ("seguimi"), anche nella sua missione ("pescatori di uomini").
Gesù ha anche aggiunto tempo alla prima chiamata (diversi mesi). Non voleva una decisione frettolosa, ma ragionata e così duratura. Infatti, in questi mesi Pietro forse aveva già deciso che voleva seguire Gesù, ma aspettava l'opportunità.
5. Qual è l'importanza del fatto che il verbo di "pescatore di uomini" è nel futuro (cioè, "sarai" in Luca, "farò di voi" in Marco, "vi farò" in Mt 4:19), non nel presente?
Gesù non ha detto, "Seguimi, e sei un pescatore di uomini subito insieme con me". Invece ha dato una visione del loro futuro (non un ministero o compito particolare, che avrebbero potuto solo spaventarli, ma una visione di una vita che vale la pena vivere), ma ha anche dato tempo a loro per crescere in questo ministero. In modo particolare (secondo Matteo e Marco), ha promesso di dare la formazione necessaria per diventare quello che Gesù voleva che diventassero.
Similmente, in questa seconda fase di fare discepoli, dopo che abbiamo dato un assaggio di chi è Gesù, possiamo iniziare un periodo di formazione, sia nella vita personale ("segui Gesù") sia nel ministero ("pescatori di uomini"), dando una visione per una vita con valore, senza promettere ruoli specifici (che non possiamo sapere con la nostra conoscenza limitata). Senza l'assaggio iniziale, è difficile che qualcuno abbia il desiderio di seguire e servire Gesù, come sarebbe stato difficile per gli apostoli di lasciare le reti subito se non avessero già visto e conosciuto Gesù.
Indice degli studi
Parte 1: Vieni e vedi
- La fame del cuore (Gv 1:29-51)
- Occhi che iniziano a vedere (Gv 2:1-11)
- Persuasione creativa (Gv 3-4)
Parte 1: Vieni e seguimi
- Peccatori e pescatori (Lu 5:1-11; Mc 1:16-20)
- La missione di Gesù (Mc 1:21-45)
- Proteggere i discepoli (Mc 2:1-3:6)
Parte 3: Vieni e sta con me
- Per la vita (Mc 3:7-19)
- Ascolto (Mc 4:1-20)
- Insegnamento (Mc 4:35-6:6)
- Diventare come il maestro (Mc 6:7-13,30-32)
- Ancora una volta (Mc 6:30-52)
- L'impegno del tutto (Mc 8:31-37)
- La correzione dei discepoli (vari brani)