Ioas e IeoiadaFormazione e influenzaUn po' di contesto storico: Al tempo di Ioram, re d'Israele, figlio di Acab, Eliseo incaricò Ieu di sterminare la casa di Acab per il male che aveva fatto (2Re 9:1-10). Acazia, il re di Giuda, era un parente di Ioram - sua madre Atalia era una figlia di Acab, ed era anche sua consigliera che lo faceva agire come Acab. I due regni di Israele e Giuda erano alleati in questo periodo, ma Israele era più forte. Così Acazia con l'esercito di Giuda aiutò Israele nella guerra contro la Siria, e quando Ioram fu ferito Acazia andò a trovarlo. Quando dunque Ieu andò a uccidere Ioram, per la volontà di Dio, trovò anche Acazia e i suoi nipoti (i fratelli di Acazia erano già morti) e li uccise (2Re 8:25-29; 2Cron 22:1-9). Atalia, la madre e consigliera di Acazia, approfittò della morte di suo figlio per eseguire un colpo di stato: con i fratelli e nipoti di Acazia già morti, fece uccidere quasi tutti i figli di Acazia e diventò la regina. Nota: Il racconto di Ioas e di Ieoiada è narrato sia in 2Re 11-12 sia in 2Cr 23-24. Noi leggeremo soprattutto da 2Cronache, con qualche informazione addizionale da 2Re. Quasi tutti furono uccisi: chi non fu ucciso e come? (2Re 11:1-3; 2Cr 22:10-12) Ioseba, sorella di Acazia e moglie di Ieoiada, sottrasse suo nipote Ioas dai figli di Acazia che dovevano essere messi a morte (aveva un anno; probabilmente era il più piccolo), e nascose lui e la balia per sei anni nelle camere da letto del tempio. Che cosa fece Ieoiada, e perché? (2Cr 23:1-11) Radunò i sacerdoti e Leviti affinché Ioas fosse proclamato re. Lo fece perché si era fatto coraggio (2Cr 23:1), sapendo che era la cosa giusta perché Dio aveva promesso che i discendenti di Davide dovevano regnare sul suo popolo (2Cr 23:3; per esempio 2Sam 7:16). In 2Cr 23:12-15 vediamo la reazione e poi morte di Atalia, ma anche la premura di Ieoiada per la santità del tempio (2Cr 23:14). Come fu manifestata questa premura in 2Cr 23:16-21? Ristabilì l'adorazione stabilita da Davide e nella legge di Mosè. Fece sì che gli impuri non entrasse nel tempio. Inoltre, il tempio di Baal fu demolito. Tutto questo era la conseguenza del nuovo impegno verso l'alleanza fra i Giudei e Dio. Ioas era il nipotino di Atalia e il bisnipote di Acab. Conosceva bene l'adorazione di Baal, che era prevalente durante la sua infanzia. Ci si poteva aspettare che anche lui seguisse la famiglia - la mela non cade lontano dall'albero. Perché non lo fece? (2Re 11:21-12:3) Nota: gli alti luoghi erano posti dove Yahweh era adorato. Non era idolatria, ma era sbagliato perché Yahweh andava adorato e sacrifici fatti solo a Gerusalemme. Perché più dell'influenza della famiglia, c'era l'influenza di Ieoiada durante i suoi primi sette anni (fu nascosto dalla moglie di Ieoiada), e anche mentre regnava. Ioas è il protagonista del racconto, ma Ieoiada è l'eroe. La formazione dei piccoli e dei giovani è importante. Stabilisce un fondamento su cui il resto della vita può essere costruito, in bene o in male. Mentre è il compito primario dei genitori, anche la chiesa deve pensare a come insegnare e consigliare i bambini, i ragazzi, gli adolescenti e i giovani. Non ci sono dei re nella nostra comunità, ma in ogni caso devono tutti imparare a servire il Signore in qualsiasi modo a cui Dio li chiama. Cosa puoi fare per formare e consigliare i più giovani della chiesa? Può essere un ruolo formale (monitore, responsabile dei giovani), un ruolo di sostengo (offrire passaggi, provvedere merende per la scuola domenicale), un aiuto pratico (compiti, portare al parco quando i genitori non riescono), o un ruolo informale (salutare ogni settimana, chiedere quello che hanno fatto durante la settimana, dare consigli). Che non sia mai considerato un compito solo delle donne! Ioas si impegnò anche per restaurare il tempio, dopo che era stato trascurato per il culto di Baal: per ristrutturarlo come edificio, e anche per ristabilire gli oggetti necessari. Lo fece, nonostante la letargia e l'apatia dei sacerdoti (2Cr 24:4-14). Naturalmente, l'influenza di Ieoiada durò solo il tempo della sua vita. Dopo la sua morte, Ioas cadde sotto l'influenza di altri consiglieri, che lo portò verso l'idolatria (2Cr 24:15-18). Sembra che Ioas non fosse molto convinto del suo impegno verso il Signore, e neanche il popolo del patto che aveva fatto in 2Cr 23:16. Ciò è una realtà spirituale presente anche nel Nuovo Testamento (per esempio 2Tim 1:15; 4:10) ma anche nella chiesa attuale - persone che si impegnano tanto nella chiesa ma che poi abbandono il Signore - che dovrebbe dispiacerci ma non sorprenderci. Che cosa possiamo fare per fare sì che altri non abbandonino il loro impegno? Più importante, cosa possiamo fare per aiutare noi stessi a non abbandonare il nostro impegno? Non è sempre così, ma nella maggior parte dei casi che io conosco, le persone smettono di frequentare una comunità (perché offesi, perché non vogliono dedicare il tempo, o per altri motivi) e dopo un po' di tempo smettono anche di seguire Gesù Cristo. Nei termini di questo studio, lasciano l'influenza di persone pie nella chiesa che agiscono come Ieoiada per poi ascoltare altri consiglieri che non conoscono Dio. Noi dobbiamo essere come Ieoiada a tutti (anche verso quelli che siamo sicuri non rinuncerebbero mai alla fede), e per noi stessi non dobbiamo abbandonare la nostra comune adunanza (Ebr 10:25). Il nostro impegno è verso Gesù Cristo e non verso la chiesa, ma la chiesa ci aiuta a mantenere il nostro impegno verso il Signore, e ci aiuta a influenzare altri incitandoli all'amore e alle buone opere, esortando altri ed essendo esortati (Ebr 10:24-25). Anche i bambini, ragazzi, e giovani. L'atteggiamento di Ioas e i Giudei provocò l'ira del Signore, ma nella sua pazienza mandò prima degli avvertimenti. Ma la condotta di Ioas andò di male in peggio, aggiungendo all'idolatria l'ingratitudine (2Cr 24:18-22). Nota che nel versetto 2Cr 24:21 non c'era la premura di Ieoiada in 23:14. Quando gli avvertimenti furono ignorati, Dio mandò un esercito piccolo della Siria per sconfiggere e saccheggiare la Giudea, e due servi non giudei uccisero Ioas (2Cr 24:23-27). Che noi possiamo sentire e rispondere agli avvertimenti di Dio nei nostri confronti! Vedi anche la voce dell'enciclopedia su Ioas e su Ieoiada.
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