Caleb

Seguire il Signore fedelmente

Giosuè è un uomo molto conosciuto nella Bibbia, che guidò gli Israeliti dopo la morte di Mosè durante la conquista della terra promessa. Fu fedele al Signore durante i 40 anni nel deserto, fra il passaggio di mar Rosso e l'entrata in Canaan, ed era l'unico della generazione dell'esodo che arrivò in Canaan. Tranne uno altro: Caleb. All'inizio era un compagno di ministero, ma mentre Giosuè diventò il capo della nazione, Caleb visse una vita tranquilla nella sua casa e con la sua famiglia. Possiamo seguire il Signore fedelmente (Num 32:12) sia nelle cose grandi sia nelle cose piccole!

Leggete Numeri 13. (Potete saltare l'elenco di nomi nei versetti Num 13:4-16, ma bisogna leggere i versetti Num 13:6, 8, e 16.) Che cosa dovevano vedere gli esploratori (Num 13:17-20)? Che cosa videro Caleb e gli altri (Num 13:21-29)? Che cosa pensarono Caleb e gli altri di quello che videro (Num 13:30-33)?

Dovevano vedere come era il paese (per l'agricoltura) e gli abitanti (se forti o non). Caleb vide le stesse cose degli altri: ottimo terreno, abitanti forti (soprattutto gli Anachiti, i discendenti di Anac, un popolo di persone alte che abitavano vicino a Ebron - importante per dopo). Però, Caleb era convinto che gli Israeliti potessero conquistare questi popoli (a causa della sua fede, come sarà chiaro nel prossimo capitolo), mentre gli altri pensavano che non potessero.

Leggete Numeri 14:1-38. Che cosa previdero gli Israeliti in Canaan e cosa volevano fare invece (Num 14:1-4)? Come risposero Mosè, Aaronne, Giosuè, e Caleb (Num 14:5-9)? Poi Dio (Num 14:10-12)? Poi Mosè (Num 14:13-19)? Qual era il castigo divino (Num 14:20-38)? E Caleb (Num 14:24,30,38)?

Previdero la sconfitta; mogli e bambini preda del nemico. Volevano ritornare in Egitto - meglio essere schiavi!

Si stracciarono le vesti - segno di lutto e forse di pentimento (per gli Israeliti). Ribadirono che la terra era buona (che gli Israeliti sapevano), e che Dio era potente per dargliela (che avevano dimenticato).

Dio volle distruggere Israele, e fare un nuovo popolo da Mosè.

Mosè disse che così Dio sarebbe disonorato fra gli Egiziani e i Cananei. Richiese una manifestazione della grande potenza di Dio - così potente che poteva perdonare (Num 14:17-19)!

Dio perdonò, ma punì / castigò / corresse comunque gli Israeliti. Fece secondo quello che gli Israeliti avevano previsto. Loro moriranno - ma nel deserto, non uccisi nella terra promessa. I figli sarebbero andati nella terra promessa - ma come abitanti, non preda.

Caleb aveva lo spirito giusto (animato da una fiducia in Dio, nonostante il pericolo della lapidazione (Num 14:10)) e sarebbe entrato nel paese.

Così anche noi a volte, pur avendo visto la potenza e la bontà di Dio nel passato, le dimentichiamo quando siamo faccia a faccia con gli ostacoli che sembrano troppo grandi per noi. In questi momenti di sfiducia, dobbiamo anche ricordare che Dio è così potente che riesce a perdonare! E che ce n'è uno più grande di Mosè che intercede per noi davanti al Padre.

Caleb seguì fedelmente il Signore affermando che Dio avrebbe potuto sconfiggere i Cananei. Seguì fedelmente il Signore per 40 anni nel deserto, aspettando con pazienza l'adempimento delle promesse di Dio (Ebr 6:12). Dopo la conquista del paese e la spartizione del paese fra le tribù, Caleb seguì fedelmente il Signore in altri modi. Leggete Giosuè 14:6-15. Come mostrò Caleb la sua fede?

Ricordò la sua fedeltà passata. Ricordò la promessa fattagli. Ricordò il sostegno e la cura da parte di Dio per gli ultimi 40 anni. Afferrò la cosa promessa (non era indolente Ebr 6:12 - a volte non dobbiamo fare niente per ricevere la promessa di Dio, come la salvezza; a volte ricevere la promessa vuol dire metterci in gioco affidandoci di Dio che può fare più di quanto possiamo immaginare), sapendo che, come aveva detto per fede per gli ultimi 40 anni, Dio poteva dare la vittoria a Israele, così Dio poteva anche dare la vittoria a lui per adempire la promessa. è più facile dire, "Dio vi aiuterà" che "Dio mi aiuterà a fare quello che ha promesso"! Questa vittoria è poi descritta in Giosuè 15:13-20.

C'è un poema ebraico scritta circa 200 anni prima di Cristo (che è anche nell'apocrifa e quindi nelle versioni cattoliche, in Siracide 46:7-10), che racconta:

Giosuè rimase infatti fedele all'Onnipotente e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa
con Caleb, figlio di Gefunne, opponendosi all'assemblea,
impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni.
Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti,
per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele.
Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza poté conservare in eredità,
sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore.

Anche noi, leggendo la storia di Caleb, dobbiamo sapere che è bene seguire il Signore. Che cosa abbiamo imparato di "seguire il Signore fedelmente"?

Vedi anche la voce dell'enciclopedia su Caleb.

  1. Introduzione
  2. Isacco
  3. Caleb
  4. Eud
  5. Ioab
  6. Ioas e Ieoiada
  7. Ezechia
  8. Giosia
  9. Mardocheo
  10. Giacomo (fratello di Gesù)
  11. Tito
  12. Onesimo e Filemone