Isaia 30:1-18

Che cosa ti impedisce di stare tranquillo?

Nel periodo in cui questo brano fu brano, ci furono due poteri nel medioriente che combattevano per la supremazia: Egitto, che era in declino, e Assira, che era in ascesa. In mezzo c'era la Palestina. Le piccole nazioni che si trovano lì, come i regni di Israele e Giuda, dovevano ricorrere alla diplomazia per sopravvivere, siccome non potevano competere in modo militare.

Perché il profeta pronuncia dei guai al regno di Giuda in Is 30:1-2?

Sono ribelli. Però, non in un modo che forse ci aspetteremo, per esempio idolatria, ingiustizia e oppressione dei deboli, ma perché fanno piani e progetti senza Dio. In modo particolare, hanno cercato di fare un'alleanza con Egitto (per proteggersi dall'Assiria), pensando che il faraone sarebbe un rifugio e riparo. È simile al peccato di Giac 4:13-16, in cui i mercanti pensano arrogantemente di poter programmare il futuro, invece di rendersi conto che non sanno il futuro e che solo Dio decide il futuro.

Secondo Is 30:1-2, cercare di fare un'alleanza con Egitto senza Dio era sbagliato. Secondo Is 30:3-7, era anche stupido. Perché?

Egitto non riuscirà a proteggerli. Sarebbe un viaggio pericoloso per gli ambasciatori, e costoso perché dovranno portare molti “doni” (cioè, un tributo) per convincere Egitto di proteggerli, ma sarà tutto sforzo e denaro sprecato, ma Egitto non potrà aiutare.

Inoltre, all'esodo Dio si è mostrato più forte del faraone (che rivendicava di essere dio, più forte di Yahweh). Perché scegliere la protezione di chi è più debole del Dio sovrano e onnipotente?

Due note sulla traduzione:
1. In alcune versioni, Is 30:6 parla di un “drago volante”. Il drago sarebbe il serpente ardente o velenoso di Dt 8:15; Nu 21:6-9 (la stessa parola ebraica), ma non è chiaro in che senso era ardente. Isaia aggiunge l'aggettivo “volante” qui e in Is 14:29. Le cronache del re dell'Assiria Esarhaddon (681-669 a.C., cioè circa 30 anni dopo questo brano) parlano di un serpente volante che era un problema nella sua campagna militare. Lo storico greco Erodoto, due secoli dopo, scrisse (ii,75 e iii,107-109) che andò in Arabia per investigare i serpenti alati, e vide delle ossa. Però, non è chiaro se descrivesse leggende, animali estinti, insetti chiamati serpenti, o serpenti che saltano da alberi piuttosto di volare.
2. In alcune versioni, il nome in Is 30:7 è “Raab l'ozioso” o simile. Raab era un nome poetico per Egitto (Sal 87:4; 89:10). In Is 51:9-10, l'esodo è chiamato, “fare a pezzi Raab/Egitto”, che è paragonato con trafiggere il dragone - non la stessa parola della nota precedente, ma di solito un mostro marino, che probabilmente è usato metaforicamente o poeticamente per Egitto. Comunque, il senso in Is 30:7 è chiaro: è vano chiedere aiuto a Egitto, perché starà tranquillo e non si muoverà per aiutare Giuda.

Che cosa doveva fare con questi messaggi da Dio, e perché? (Is 30:8)

Doveva trascrivere i messaggi orali, in modo che i messaggi rimanessero per sempre. Questo spiega perché abbiamo il libro di Isaia, e perché lo leggiamo adesso, perché Dio voleva che anche noi imparassimo dai messaggi.

Qual era il problema fondamentale dei Giudei, secondo Is 30:9-11?

Erano così ribelli che non volevano neanche ascoltare Dio. Sapevano che la via di Dio era vera e retta, ma era più piacevole seguire la propria via. È simile alla descrizione che Paolo dà in 2Tim 4:3-4, e alla cultura adesso, dove molti vanno a cercare quello che conforme alla propria voglia. Anche nella chiesa, a volte seguiamo quello che ci fa sentire bene invece della verità che viene dalla rivelazione di Dio.

Qual era la punizione per questa ribellione in Is 30:12-14?

Siccome si fidano (per stare bene) nella loro oppressione degli altri e nella via non retta, proprio questa iniquità crollerà e causerà la loro distruzione. C'è un esempio di come l'iniquità sarà usata contro di loro nel versetto 16.

Qual era la soluzione secondo Is 30:15-18?

Tornare a Dio, stare sereno, e avere fiducia. Nel contesto storico del brano, vuol dire chiedere a Dio di salvare dagli Assiri invece di chiedere ad Egitto, che vedremo nei prossimi due studi (Is 36-39). Questo è il contrario di inventare piani per la propria salvezza, come fare un'alleanza con Egitto nei versetti Is 30:1-7, di fidarsi della propria oppressione invece di voler ascoltare Dio nei versetti 8-14. Non è che darsi da fare per risolvere un problema sia sbagliato, e non è che stare seduto e fare niente sia la soluzione. Ma quello che facciamo, lo dobbiamo fare in sottomissione alla sovranità di Dio (come Giac 4:13-16) e alla rivelazione di Dio.

Il contrario è fidarsi delle proprie abilità, per esempio i cavalli (Is 30:16-17). Però, il mezzo desiderato di salvezza (i cavalli) sarà invece il mezzo della loro distruzione (come Is 30:13-14).

Però, anche se i Giudei cercavano la salvezza da un'altra parte, Dio è misericordioso e desiderava fare grazia ai Giudei. Così li ha salvati comunque (Is 36-39), ed erano beati. Lo fece perché è un Dio della giustizia (Is 30:18). Cioè, anche se salvare i ribelli e oppressi piuttosto di punirli era ingiusto, è giusto che Dio li salvi perché rivelava il suo carattere di grazia e misericordia.

La domanda iniziale di questo studio era, “Che cosa ti impedisce di stare tranquillo?” In molti casi, la risposta rivela quali sono i nostri veri desideri e piaceri. I Giudei non erano tranquilli perché non avevano il potere militare per contestare gli Assiri, per cui hanno cercato alleanze e cavalli. Il loro vero desiderio era di essere una nazione forte a modo loro, senza consultare né ascoltare il loro Dio. Forse le richieste e le pretese ti impediscono di stare tranquillo. Il tuo vero desiderio potrebbe essere di fare quello che vuoi. Forse è una malattia che ti impedisce di stare tranquillo. Il tuo vero desiderio potrebbe essere la salute che permette di fare tutto. Forse è una mancanza di soldi; il vero desiderio sarebbe il benessere materiale.

Dio chiama ognuno di noi a tornare a lui e stare sereni, fiduciosi. Puoi desiderare di stare bene, ma alla fine è il rapporto con Dio che dà serenità, e a cui Dio risponde. Per questo motivo lo ascoltiamo (Is 30:9-11) e lo seguiamo (Is 30:1-7). Poi il Dio della giustizia che desidera fare grazia, nonostante i nostri atti ribelli, ti concederà la misericordia se speri in lui.

Tutto questo è vero soprattutto per la nostra salvezza. Giuda, davanti al nemico Assiria, poteva sottomettersi e farsi dominare dal nemico; fare guerra contro Assiria che poteva solo perdere, anche se trovassimo un alleato come Egitto; o tornare a Dio e aspettare una salvezza miracolosa. Anche tu, davanti ai nemici peccato e morte, puoi sottometterti al peccato farti dominare da esso; fare guerra alla morte, anche con alleati come ricchezza, divertimento, cure mediche, e perdere; o tornare a Dio e stare sereno nella tua salvezza che Gesù ha già ottenuto per noi.

  1. Introduzione
  2. Isaia 1
  3. Isaia 2
  4. Isaia 5
  5. Isaia 6
  6. Isaia 8:17-9:6
  7. Isaia 11-12
  8. Isaia 24-25
  9. Isaia 30:1-18
  10. Isaia 36-37
  11. Isaia 38-39