Isaia 24-25

Dopo la descrizione del regno del Messia e la conseguente lode nei capitoli Is 11-12, ci sono 11 capitoli che raccontano il giudizio contro delle nazioni specifiche: Babilonia, Assiria, Filistea, Moab, Siria, Egitto, Etiopia, Edom, Arabia, Giuda, e Tiro. Poi i capitoli Is 24-27 parlano del giudizio sulle nazioni in generale, del ritorno di Gesù Cristo, con anche alcuni brani di adorazione.

Quali sono le parole usate per descrivere il giudizio in Is 24:1-13?

Terra: deserta, vuota, desolata (come Gen 1:2 - la terra è disfatta, nel senso di ritornare allo stato prima che Dio la riempisse); in lutto, langue, spossata (come Rom 8:22, ma non si riferisce alla stessa cosa); maledetta

Persone: universale (Is 24:2), trasgressori (Is 24:5), pochi (Is 24:6), senza gioia (Is 24:7-9,11)

Quali sono i due gruppi di persone descritti in Is 24:14-20?

Nonostante la desolazione, c'è ancora un resto o residuo di superstiti che vuole glorificare Dio.

Ma ci sono anche i perfidi, per cui ci sarà ancora la punizione (fossa e laccio, cateratte aperte come al diluvio universale Gen 7:11, terra scossa).

Che cosa aggiunge Is 24:21-23 a questa descrizione del giudizio?

La punizione è non soltanto sulla terra, ma anche sugli esseri celesti. Tutti i ribelli saranno rinchiusi in prigione in attesa della punizione. (1P 3:19; 2P 2:4; Giuda 6 parlano di spiriti in prigione, ma sono in prigione dal tempo di Noè. Ap 20:1-3,7-10 descrive una prigionia millenaria di Satana, dopo di cui è rilasciato ma subito giudicato.)

Il sole e la luna saranno vergognati (forse perché adorati nell'antichità), e daranno meno luce, soprattutto in confronto con lo splendore della gloria del Signore (come Mt 24:29 (che si riferisce a Is 13:10; 34:4; Gioele 2:10,31), Is 60:19-20; Ap 21:23) in presenza dei suoi anziani, che rappresentano il suo popolo (come in Es 24:9-10; Ap 4:4).

È impossibile unire questi tre descrizioni di giudizio, con la lode in mezzo, in una struttura cronologica. È meglio capirle come descrizioni con immagini diverse del giudizio forte di Dio, che poi si manifesta in diversi momenti. Però, le immagini sottolineano diversi aspetti del giudizio:
Il giudizio sulla terra, che ritorna allo stato originale, a causa del peccato. Si è manifestato, per esempio, nel giudizio del paese di Giuda a mano dei Babilonesi.
Il giudizio sulle persone, che per lo più perdono la gioia (le cose belle della terra vengono da Dio), ma un resto rimane per lodarlo nonostante il fatto che il peccato rimane.
Il giudizio sugli esseri spirituali, che è in parte passato (anche in Cristo Col 2:15) e in parte futuro.
Il giudizio universale (come i versetti Is 24:1,18-19,23), dopo cui rimane solo la gloria di Dio.

Per quali motivi potresti lodare Dio dopo aver letto il capitolo 24?

Alcune possibilità sono la sua giustizia, i suoi propositi e disegni perfetti, la sua potenza per vincere il male, il regno glorioso in mezzo al suo popolo.

Per quali motivi Isaia loda Dio in Is 25:1-5, dopo la rivelazione del capitolo 24?

Probabilmente alcuni motivi sono simili a quelli della tua risposta nella domanda precedente:

Per tutto questo, il popolo forte (di Dio) lo glorifica, ma le (altre) nazioni potenti lo temono (Is 25:3).

Anche se in questi due capitoli c'è un contrasto fra il popolo di Dio (i Giudei) e le altre nazioni, e gli undici capitoli precedenti hanno raccontato il giudizio sulle altre nazioni, c'è anche un altro lato in Is 25:6-12. Qual è?

Che le altre nazioni parteciperanno al grande banchetto che Dio prepara a Gerusalemme (monte Sion).

Il banchetto è un'immagine usata a volte (Es 24:11; Lu 14:15; 22:16), ma solo dopo Gesù l'invito al banchetto è esteso ai non Israeliti (Mt 8:11), perché bisogna togliere un velo sui loro occhi (la cecità spirituale, come 2Cor 3:15-16, che è però su Israele in quel brano). Noi che siamo Gentili dobbiamo sempre ricordarci che possiamo fare parte del popolo di Dio solo perché Dio, per la sua grazia, ha tolto il velo da noi.

A questo punto non ci sarà più la morte (diversamente da quello che alcuni affermano, la vita eterna è insegnata nell'Antico Testamento) né le lacrime né la vergogna, che è chiaramente adempiuta nella Nuova Gerusalemme celeste (Ap 21:4).

Per tutto questo lodiamo il Dio in cui abbiamo sperato (Is 25:9). Per questo possiamo impegnarci con tutto quello che abbiamo, possiamo sacrificare tutto la nostra energia e forza e beni, sapendo che tutto è stato speso bene e non invano, quello in cui abbiamo sperato trionferà perché fa parte dei disegni di Dio concepiti da tempo, fedeli e stabili.

  1. Introduzione
  2. Isaia 1
  3. Isaia 2
  4. Isaia 5
  5. Isaia 6
  6. Isaia 8:17-9:6
  7. Isaia 11-12
  8. Isaia 24-25
  9. Isaia 30:1-18
  10. Isaia 36-37
  11. Isaia 38-39