Isaia 11-12

La prossima sezione del libro (Is 9:7-10:4) descrive un giudizio contro il regno di Israele, che avrà anche ripercussioni sul regno di Giuda (Is 9:20). Per eseguire il suo giudizio, Dio manderà Assiria, “la verga della [sua] ira”, ma allo stesso tempo Assiria sarà punito per il suo attacco contro Israele - “guai all'Assiria” (Is 10:5-6). È normale che ciò ci sembra strano, se non ingiusto. Anche il profeta Abacuc chiese a Dio come fosse possibile. Isaia lo spiega dicendo che gli Assiri lo fecero solo per distruggere e sterminare, non pensando di eseguire il giudizio di Dio (Is 10:7), per cui furono giudicati per la loro malvagità. Intanto, devasteranno non solo Israele ma anche Giuda, arrivando fino a Gerusalemme (Is 10:28-32). Ma Gerusalemme non deve temere Assiria, la verga e il bastone che è contro la città (Is 10:24 - la verga e il bastone di Dio secondo Is 10:5) perché, dopo poco tempo, la sua ira sarebbe stata rivolta agli Assiri e il regno di Giuda sarebbe stato liberato (Is 10:25-27). È una profezia dell'invasione di Giuda da parte dell'Assiria che è descritta in Is 37, che sarà considerato in seguito.

Tutto questo manifesta una caratteristica di Dio - quale (Is 10:33-34)?

Dio abbassa i potenti e i superbi (Giac 4:6; 1P 5:5). Questo vale per gli Assiri, come Is 10:12 aveva spiegato, ma anche per Israele e Giuda ribelli, che si esaltavano sopra Dio. Il capitolo 11 usa questa immagine per Giuda.

Isai (in Is 11:1) era il padre di Davide, per cui i versetti seguenti parlano di Giuda, e in modo particolare della dinastia reale.

Che cosa suggeriscono il tronco e la radice in Is 11:1?

Che rimane poco (di Giuda). L'albero del regno fu abbattuto per lasciare solo il tronco e le radici. Questo è un tema comune nella Bibbia: Dio punisce e castiga, ma non distrugge completamente se annullerebbe la sua promessa. Siccome Dio aveva promesso di benedire tutte le nazioni tramite Abraamo e di creare un regno eterno tramite Davide, non poteva distruggere completamente la loro discendenza. Invece lasciò un tronco, cioè un resto o residuo, tramite cui avrebbe adempiuto i suoi propositi, come già detto in Is 10:19-22. Pochi, ma dedicati al Signore. Anche ora, anche se il popolo di Dio fosse piccolo, Dio potrebbe usare i pochi per i suoi propositi.

Da questo tronco uscirà nuova vita (Is 11:1), che si riferisce a Gesù Cristo. Come viene descritto in Is 11:2-5?

Avrà lo Spirito Santo, che ha saggezza, forza, e il timore del Signore.

Infatti, il timore del Signore sarà fondamentale per la sua vita, per cui viene descritto come respiro.

Giudicherà secondo la verità e la giustizia (Ef 6:14). Questa è una buona notizia per gli umili, ma non per gli empi.

Lo Spirito di Dio che riposa su Gesù riposa anche su chi segue Gesù (1P 4:14). Quali delle caratteristiche dello Spirito vuoi che fosse manifestato maggiormente nella tua vita?

L'arrivo di questa nuova vita, di Gesù, trasformerà anche il mondo. In quali modi (Is 11:6-10)?

Ci sarà pace nella Natura (perché attualmente sottoposta alla vanità e corrotta Rom 8:18-22; sarà nel regno di Cristo Sal 8:6-8), e anche fra l'umanità e la Natura (il rovescio di Gen 9:2-3), invece di inimicizia e morte.

La terra sarà coperta dalla conoscenza del Signore (come in Abac 2:14), perché tutte le nazioni verranno al discendente di Isai / Davide, cioè Gesù Cristo, per conoscere Dio (citato in Rom 15:12; vedi anche Gv 12:32).

L'immagine è cambiata dal rampollo che esce dalla radice di Isai alla radice di Isai. Anche se utilizzano la stessa parola, la prima spiega che il Messia viene dal resto, la seconda che in realtà è il fondamento del regno di Davide (Ap 5:5; 22:16).

In quel giorno che tutti conoscono il Signore (Is 11:9-10), Dio opererà in modo potente come fece all'esodo per riportare il suo popolo nel suo paese (Is 11:11-16). È meglio capire questo come un altro cambio di immagine, altrimenti, eppure lo stesso giorno, abbiamo le nazioni che si volgeranno premurose a Gerusalemme ed anche gli Israeliti che piombano e fanno razzia sulle nazioni attorno. Il brano Is 11:11-16 usa il ritorno degli Israeliti come un'immagine del raduno futuro di tutto il popolo di Dio, che non sarà più sotto il dominio delle altre nazioni, di cui il ritorno dall'esilio in Babilonia era un adempimento parziale. Così ci sarà la pace e la conoscenza di Dio di cui abbiamo letto nel brano precedente Is 11:1-10.

Abbiamo visto le caratteristiche dello Spirito Santo che riposa su di noi se abbiamo lo Spirito che riposa su Gesù, abbiamo visto gli effetti del regno del Cristo sulla creazione e sulle nazioni e sul popolo di Dio. Non rimane niente che la lode!

Sempre “in quel giorno” (Is 12:1), si loderà Dio. Sono i motivi per cui noi loderemo Dio in eternità, e in realtà per cui noi possiamo lodare Dio adesso. Quali sono (Is 12:1-6)?

Dio ha trasformato la sua ira in consolazione. Questa è la nostra salvezza (dalla sua ira), perché Gesù ha preso l'ira che spettava a noi su di sé (Rom 5:9; Gv 3:36; 1Tess 5:9 e molti altri versetti).

Quindi possiamo avere fiducia invece di paura, perché Dio è con noi - non solo la sua presenza con noi, ma la sua opera per noi.

Vivendo sempre nella salvezza, abbiamo gioia.

Queste grandi cose che ha fatto vanno proclamate e gridate non solo a Dio, ma anche a tutta la terra.

Sei così gioioso di lodare Dio agli amici e a tutti gli abitanti della terra quanto sei gioioso di lodare Dio a lui stesso?

  1. Introduzione
  2. Isaia 1
  3. Isaia 2
  4. Isaia 5
  5. Isaia 6
  6. Isaia 8:17-9:6
  7. Isaia 11-12
  8. Isaia 24-25
  9. Isaia 30:1-18
  10. Isaia 36-37
  11. Isaia 38-39