19. La fine (Apocalisse)IntroduzioneIl libro di Apocalisse fu scritto dall'apostolo Giovanni (Ap 1:1,4,9; 22:8) negli ultimi 20 anni del primo secolo dopo Cristo, probabilmente fra il 90 e il 95. Fu scritto a Patmos, dove Giovanni era prigioniero a motivo della sua testimonianza (Ap 1:9), e spedito alle "sette chiese di Asia", cioè della Turchia sud-occidentale. La chiesa era perseguitata (Ap 1:9; 2:13), la persecuzione peggiore che ci sia mai stata fino ad allora - e stava per peggiorarsi (Ap 2:10; 3:10). Questi Cristiani si convertirono credendo che Gesù fosse sovrano sul mondo, e che sarebbe tornato per distruggere il male e salvare il suo popolo. Ma allora, molti anni dopo, la chiesa era ancora una comunità piccola e insignificante, i Romani avevano ancora il potere, c'era il male, l'adorazione dell'imperatore fioriva, e i Cristiani venivano uccisi e mandati in esilio. Forse pensavano, "Abbiamo ragione? Dove è il Dio di cui ci siamo fidati?" Il libro di Apocalisse fu scritto per questa chiesa, per incoraggiarla e rafforzarla, non affinché i Cristiani potessero stare comodi su una poltrona per scoprire il significato delle visioni e quello che sarebbe successo fra migliaia di anni. Invece, ricevettero delle immagini memorabili delle cose che avevano già imparato, da ricordare mentre le autorità bussavano alla porta per portarli via. Che cosa è l'Apocalisse? (Ap 1:1-8)Molti dizionari definiscono "apocalisse" come l'ultimo libro del Nuovo Testamento, e poi aggiungono il senso figurativo "evento catastrofico", "avvenimento sconvolgente", o simile. Di solito è questo senso figurativo a cui si pensa quando si sente la parola "apocalisse", e così si pensa che questo libro abbia questo nome perché descrive eventi catastrofici. In realtà, non è così. Il termine viene da una parola greca che vuol dire "rivelazione". (Infatti, in inglese il libro si chiama appunto "Revelation".) Il libro di Apocalisse è una rivelazione, del futuro ma anche del passato e del presente. Appartiene ad un genere di letteratura chiamato apocalittico. Abbiamo già visto nello studio sull'apocrifa che molti libri chiamati apocalissi furono scritti nei secoli prima e dopo la venuta di Cristo. Anche il discorso di Gesù in Mc 13 (e i paralleli negli altri Vangeli) è un esempio di letteratura apocalittica. Se Apocalisse non è una descrizione di catastrofe, che cosa è il libro? Nel primo capitolo il libro descrive sé stesso in diversi modi, che possono essere un aiuto per capire di che cosa si tratta.
Come interpretare ApocalisseCi sono molte interpretazioni di Apocalisse! BDCome possiamo interpretare Apocalisse? Possiamo dividere i modi di interpretare il libro in quattro schemi, anche se c'è anche molta varietà in ogni categoria.
Esempio 1: il primo sigillo (Ap 6:1-2)Nello schema preterista, di solito l'apertura del primo sigillo indica l'inizio degli eventi che portarono alla distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C., siccome i cavalli rappresentano la guerra, e i primi quattro sigilli rappresentano la conquista, la guerra, la carestia e la morte di quel periodo nella Palestina, invece di quattro periodi successivi come nello schema storico. Nello schema futurista, la grande tribolazione inizierà con l'apertura del primo sigillo. Alcuni credono che colui che cavalca il cavallo bianco sia Cristo, oppure che sia la proclamazione del Vangelo in tutto il mondo; altri credono che sia una personificazione di un governo (o l'Anticristo) che combatterà e conquisterà negli ultimi giorni. Nello schema storico, il cavallo bianco e il suo cavaliere rappresentano l'impero romano dal 96 al 180 d.C., quando ci furono cinque imperatori bravi che fecero crescere l'impero attraverso la conquista militare - fu una "età d'oro" dell'impero romano. Possibilmente l'arco rappresenta Nerva, il primo di questi imperatori, che era di Creta, e i cretesi erano conosciuti come arcieri. Nello schema simbolico, i sigilli rappresentano il successo del Vangelo che viene predicato. È il Signore Gesù Cristo sul cavallo bianco che è vittorioso - sempre, non in qualche evento specifico. Altri vedono nei quattro cavalieri la sequenza vista spesso nella storia di conquista, guerra, carestia e morte, ma interpretata come il proposito divino di giudizio. Esempio 2: la donna e il drago (Ap 12:1-6)Vedi questa spiegazione.
Personalmente, vedo in Apocalisse diversi di questi schemi. Invece di leggere il libro con uno schema di lettura già deciso, cerco in ogni visione o in ogni capitolo di capire quello che l'autore sta cercando di dire, se è una verità universale, o un evento solo del suo tempo, o un evento vicino al ritorno di Gesù. (Naturalmente, anche questo è leggere il libro con uno schema di lettura già deciso, ma credo che sia uno schema migliore, perché prende il testo nel modo in cui vuole essere letto.) Nel caso dei primi sigilli, vedo un parallelo negli eventi di Mc 13:5-8, che Gesù dice non sono segni della fine. Sono eventi che succedono sempre nella storia (per avvertire e giudicare l'umanità). Inoltre, nelle poche volte che Giovanni spiega le sue visioni, dice che sono immagini o metafore, non descrizioni. Per esempio, un dragone rosso ha sette teste e dieci corna (Ap 12:1), come pure la bestia dal mare (Ap 13:1). Però, le teste non sono vere, sono (cioè rappresentano) sette monti (probabilmente Roma), ma anche sette re, di cui Giovanni viveva nel tempo del sesto. La bestia è anche un ottavo re che viene dai sette (Ap 17:9-11). L'opposizione di Satana prende diverse forme nella storia, e Giovanni con queste immagini descrive simultaneamente l'opposizione in generale (schema simbolico), l'opposizione durante il suo tempo (schema preterista), e un'opposizione futura più forte (schema futurista). ContenutoUno scopo importante del libro è di portarci all'adorazione. Quindi in questo riassunto del contenuto di Apocalisse c'è anche un riassunto della lode che viene espressa. Introduzione (Ap 1:1-8)Il libro è stato dato da Dio, il principio e la fine, a Gesù che l'ha dato a Giovanni mediante il suo angelo. Riguarda le cose che devono avvenire. Beati sono quelli che lo leggono e lo ascoltano. Gesù in mezzo alle chiese (Ap 1:9-20)Gesù è potente, è in mezzo alla chiesa, e ha la chiesa nelle sue mani. Gesù parla alle sette chiese (Ap 2-3)Gesù loda, condanna, avverte, incoraggia, esorta e/o dà promesse alle sette chiese. Poi c'è una promessa di qualcosa dalla nuova Gerusalemme per chi vince. La visione del cielo (Ap 4-5)Dio è sul suo trono in tutta la sua gloria, con intorno a lui gli esseri che rappresentano il suo popolo e la sua creazione che lo lodano. C'è anche Gesù, il leone, che è apparso come un agnello immolato, che compie i propositi di Dio e che quindi è degno di essere lodato.
La rivelazione del giudizio [i sette sigilli] (Ap 6-7)C'è sempre la sofferenza a causa della malvagità umana. I Cristiani sono nel mondo e la subiscono pure. Ma è sotto il controllo di Dio, e i Cristiani sono segnati affinché siano protetti nelle (non dalle) tribolazioni. Le sofferenze alla fine del tempo saranno peggiori. Non è importante evitare i problemi, ma essere nella nuova Gerusalemme con le vesti lavate nel sangue di Gesù.
L'annuncio del giudizio [le sette trombe] (Ap 8-9)Un giudizio parziale - un terzo della terra è distrutto. Poi i poteri del maligno attaccano la terra (ma non quelli con il sigillo di Dio). Questi avvenimenti sono la risposta alle preghiere dei santi, per la giustizia e che Dio sia onorato. Ma le persone non si ravvedono, e il guaio più grande per loro sarà la venuta del regno di Dio e di Cristo. La testimonianza dalla chiesa (Ap 10-11)La testimonianza porta sempre l'opposizione dal mondo e da Satana. Però Dio giustificherà i suoi testimoni.
La donna, il dragone e le bestie (Ap 12-13)Satana si oppone ai piani di Dio, da sempre e adesso. Però Cristo e i Cristiani sono protetti da Dio. I Cristiani hanno vinto a causa di Gesù. Ci sono dei problemi adesso perché Satana è sconfitto e sa di avere poco tempo, non perché Satana è troppo forte.
L'annuncio del giudizio (Ap 14)È giunta l'ora del giudizio degli uomini, di Babilonia, e dei seguaci di Satana. La fine degli uomini [le sette coppe] (Ap 15-16)Un giudizio totale - tutto è distrutto dall'ira di Dio contro gli empi.
La fine di Babilonia (Ap 17-18)Babilonia è il mondo che ci seduce da Dio e che uccide i Cristiani. Tutto quello che ci svia da Dio, perfino le cose buone, sarà distrutto, e dobbiamo lasciarle e rallegrarci della loro distruzione.
La fine del maligno e di Satana (Ap 19-20)Si radunano per combattere contro Gesù. Tuttavia, non c'è una battaglia, perché Cristo (con i Cristiani) ha già vinto. Gesù annuncia la sua vittoria, e tutte le forze del male vanno nell'inferno. BDChe cosa è e quando sarà il millennio? La fine della chiesa (Ap 21:1-22:5)Dio abiterà per sempre con il suo popolo nella nuova creazione, dove non ci sarà niente di male e avremo tutte le benedizioni possibili, perché vengono da Dio e Dio ci sarà.
Conclusione (Ap 22:6-21)Uguale all'introduzione. L'Apocalisse è fedele e veritiero, perché così sono Gesù e Dio.
Nella Bibbia: Dio vinceIn tutta la Bibbia, la vittoria appartiene sempre al Signore, fin da Gen 3:15. Ma il concetto e la forma della vittoria (cioè chi è sconfitto e come) cambiano durante la storia. In Egitto, lo scopo delle piaghe era (in parte) di dimostrare che Dio vinceva il faraone. Dopo l'esodo, c'era la vittoria militare, che dipendeva dall'atteggiamento verso Dio delle due parti piuttosto che dalla forza dei due eserciti (Es 14:14; 1Sam 17:47; Sal 44:3; Pr 21:31). Alcune delle espressioni più forti della fede e dell'adorazione degli Israeliti furono dopo la vittoria di Dio (Es 15; Giudic 5). Nella storia di Israele, Israele fu fondamentalmente disubbidiente. La vittoria militare era sempre più rara, fino a quando il regno di Israele fu distrutto e quello di Giuda deportato. Dio invece dava la vittoria anche alle altre nazioni (Is 41:2; Ger 51:14). Allo stesso tempo, nei profeti c'era l'espressione di una vittoria cosmica futura nel giorno del Signore. La rivendicazione di un Israele fedele e la distruzione dei suoi nemici avrebbero fatto parte di questo giorno (Gioele 2:1,10-11,12,17,18-19,23,28,31-32; 3:1-2).
Nel Nuovo Testamento, la vittoria di Dio fu compiuta e dimostrata nella morte, risurrezione e ascensione di Gesù Cristo, anche se c'era l'anticipo di questa vittoria nel ministero di Gesù, per esempio in Lu 11:14-22. Questa vittoria è approfondita nelle lettere, dove leggiamo che Gesù fu vittorioso sui poteri spirituali (Col 2:13-15), sul diavolo (Ebr 2:14-15), sulla morte e sul peccato (1Cor 15:54-57; 2Tim 1:10), e su tutti (Fili 2:9-11). Cioè, la vittoria non è più militare contro quelli che si oppongono a Dio, ma una vittoria definitiva sulle cause di questa opposizione. Però "il giorno del Signor" (cioè di Gesù Cristo) è ancora futuro (1Cor 1:8 e molte altre volte). La vittoria va ancora rivelata e consumata. Se siamo "in Cristo", anche noi abbiamo già vinto (Rom 8:37; 2Cor 2:14; 1G 5:4-5). Nonostante ciò, dobbiamo anche vincere il male (Rom 12:21; 1Cor 9:24). Questa è una conseguenza del fatto che viviamo nella sovrapposizione delle due età, quella del peccato (fino al ritorno di Gesù) e quella della redenzione (fin dalla morte di Gesù).
Apocalisse sviluppa questa doppia verità. Il maligno ha delle vittorie temporanee (Ap 11:7; 13:7), ma la vittoria definitiva è già stata ottenuta dall'Agnello (Ap 3:21; 5:5) e sarà manifestata alla fine (Ap 21-22). Quindi noi dobbiamo perseverare, vincendo l'opposizione e la persecuzione con Gesù (Ap 3:21 e altre sei volte in Ap 2-3; Ap 12:11; 15:2; 17:14; 21:7). Questa era la risposta per quelli che avevano ricevuto Apocalisse, e avevano bisogno di incoraggiamento perché sembrava che Gesù non fosse vittorioso.
Domande1. La conclusione di Apocalisse (Ap 22:6-11) parla del libro, come l'introduzione. Nella conclusione, come è descritto il libro e quello che si deve fare con il libro? 2. Leggi Ap 21:1-22:5. 3. In quali modi il fatto che Dio ha vinto, vince, e vincerà ti è un aiuto per perseverare nelle difficoltà della vita cristiana? Come ti aiuta nel tuo combattimento contro il male? 4. Pensa di nuovo a tutti gli studi. Quali sono le cose principali che hai imparato? Come ti aiutano ad amare, servire, ubbidire, e adorare Dio meglio?
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