7. La conquista (Giosuè)

La discendenza di Abraamo è una grande nazione, e sta per entrare nella terra promessa. Riuscirà a prendere possesso nel paese? Come potranno seguire Dio, siccome il loro mediatore con Dio (Mosè) è morto? Questa è la situazione che il libro di Giosuè affronta.

Struttura

Il libro ha una struttura abbastanza semplice:

  1. Giosuè il nuovo capo di Israele (Gios 1)
  2. La conquista del paese (Gios 2-12)
  3. La distribuzione del paese alle tribù, che ne prendono possesso (Gios 13-21)
  4. Le tribù che avevano deciso di vivere all'est del fiume Giordano ci ritornano (Gios 22)
  5. Il discorso di addio di Giosuè (Gios 23)
  6. Il rinnovo del patto (Gios 24)

Così, alla fine del libro, Israele era una grande nazione nel proprio paese, benedetto e con un nome grande (riconosciuto di essere forte). L'unica promessa a Abraamo che non era ancora adempiuta era di essere una fonte di benedizione per tutte le famiglie della terra.

Temi principali

Giosuè, il successore di Mosè

Tutte le promesse di Dio a Mosè, incluso il suo rapporto speciale, furono trasferite a Giosuè (Gios 1:1-5,17; 4:14). Così Giosuè era in grado di condurre il popolo dove Dio voleva. Anzi, tutte le promesse tranne una...

Il libro della Legge

L'unica cosa che Dio fece a Mosè ma non a Giosuè era dare la legge. Giosuè doveva leggere e osservare la legge rivelata a Mosè, piuttosto di ricevere nuove rivelazioni da Dio (Gios 1:7-8). Così nel suo discorso di addio, esortò il popolo di fare similmente (Gios 23:6).

Il paese come dono da Dio

Era un dono, perché apparteneva a Dio (Lev 25:23). Siccome era un regalo, non era meritato (Gios 24:13). Questo fatto fu ribadito prima di entrare nel paese, alla prima conquista, e alla fine delle conquiste (Gios 1:2-3; 6:16; 18:3).

Il paese come eredità di Israele

Il paese fa dato da Dio, ma poi diventò qualcosa che apparteneva ad ogni tribù, con una parte per ogni famiglia come eredità (Gios 11:23; 13:6-8; 24:28). Cioè, ogni tribù tranne i Leviti, che avevano come eredità i sacrifici e Dio stesso (Gios 13:14,33). Invece di mangiare dal prodotto del paese, ricevevano provviste dai sacrifici e dai doni degli Israeliti.

Israele fu comandato di prendere possesso del paese

Anche se il paese era un dono, gli Israeliti dovevano prenderne possesso. Anzi, era possibile prenderne possesso solo perché Dio l'aveva dato a loro (Gios 1:11). L'ubbidienza di Israele a Dio prendendo possesso di ciò che gli era promesso mostrava la loro fede nelle promesse di Dio. In questo modo vediamo il rapporto fra la sovranità di Dio e la responsabilità umana che è una tensione in molte parti della Bibbia: Dio decide quello che succederà e i suoi propositi non possono essere frustrati dall'azione umana; ma spesso Dio usa mezzi umani per compiere i suoi propositi, e noi siamo responsabili per fare quello che le sue promesse e i suoi comandi richiedono.

Ci furono due esempi di disubbidienza: Acan che rubò qualcosa da Dio che causò la sconfitta ad Ai (Gios 7:10-12), e l'inganno da parte dei Gabaoniti quando Israele non chiese a Dio cosa fare (Gios 9:14).

Dio come guerriero

In questo modo, il paese fu sia regalato da Dio sia conquistato dagli Israeliti. Ma in realtà era Dio che combatteva e non gli Israeliti. Il capo dell'esercito del Signore era presente (Gios 5:13-15), e Dio combatteva per Israele (Gios 10:11,14), tranne contro Ai quando Israele fu sconfitto perché Dio non era con loro a causa dell'infedeltà di Israele (Gios 7:12).

Diversamente da altre guerre, non era una nazione contro un'altra nazione, ma Dio che eseguiva un giudizio contro i popoli nel paese (Gen 9:20-27; 15:16). Quindi questo non era il rapporto tipico di Israele verso le nazioni (secondo la promessa ad Abraamo, doveva essere una benedizione e non un distruggitore delle altre nazioni), ma un periodo particolare nella loro storia.

Il tema della guerra divina sarà approfondito nel prossimo studio. BDDio è un Dio della guerra o un Dio della pace?

Dio promise di andare con loro

Dio era con Giosuè dappertutto (Gios 1:5,9; 3:7; 6:27), e implicitamente con Israele mentre lo seguiva - non come in Gios 7:12. Questo tema sarà approfondito nello studio 17.

Il riposo nel paese

Il risultato di tutte queste conquiste era che Israele aveva riposo nel paese (Gios 1:13-15; 23:1), che sarà spiegato alla fine di questo studio.

L'adempimento delle promesse

Quello che Dio aveva promesso di dare ad Abraamo, Mosè e Giosuè, lo diede allora (Gios 23:15): Gen 15:18-21 è adempiuto in Gios 1:3-6; Es 23:28 è adempiuto in Gios 24:12. Però il completo possesso del paese sarebbe venuto solo con il regno Davide.

Rinnovo del patto

Anche questa generazione doveva impegnarsi a seguire Dio e così ricevere la sua benedizione, e quindi ci fu una riconferma del patto (Gios 24:1-27; 23:15-16).

Alla fine, le promesse ad Abraamo erano (essenzialmente) adempiute (Gios 21:43-45).

Era simile al giardino di Eden - Dio regnava sul suo popolo che era nel riposo di Dio nel suo paese. Ma non era ancora universale: solo una nazione era benedetta piuttosto di tutte le famiglie della terra.

Il popolo di DioIl luogo di DioIl regno di Dio
Genesi 1-2Adamo e EvaIl giardinoDio parla
Genesi 3-6Un regno umano in opposizione a Dio
Genesi 6-9Noè e famigliaL'arca, terra restaurataLa parola, patto di Dio
Genesi 10-11Confusione, nessun regno
Genesi 12-50Abraamo e discendentiIl paese (Canaan)Patto
Esodo 1-15IsraeleTemporaneamente fuoriSegni miracolosi
Esodo 16-DeuteronomioIsraeleSinai, tabernacoloLegge
GiosuèIsraeleCanaanLegge, combattimento

Nella Bibbia: Il riposo

Gen 2:2-3: Dio si riposò il settimo giorno e lo benedisse. I primi sei giorni della creazione hanno una fine ("Fu sera, poi fu mattina: ... giorno."), ma non c'è una conclusione alla settima giornata. Questo stato di riposo è lo stato in cui l'uomo può avere comunione con Dio.

Es 20:8-11: Anche gli Israeliti dovevano consacrare al Signore (cioè, mettere da parte per lui, dedicare a lui) il settimo giorno, il sabato. La Bibbia dà anche altri motivi per osservare il sabato: per motivi umanitari (Es 23:12), come segno che Dio li santificava (Es 31:13), e per ricordare l'esodo (Dt 5:15).

Es 31:12-17: Alla fine delle istruzioni per la costruzione del tabernacolo, è ribadito che il giorno sacro di riposo era un segno del patto: al tabernacolo erano consacrati ed entravano in comunione con Dio.

Sal 95:8-11: Quelli che uscirono da Egitto non entrarono nel riposo a causa della loro disubbidienza.

Dt 3:20; 12:9-10; 25:19; Gios 1:13-15: Il possesso del paese sarebbe stato un riposo per gli Israeliti, soprattutto dai nemici; Dt 28:65 dice il contrario nel caso di disubbidienza.

Gios 21:44; 22:4; 23:1: Il riposo fu ricevuto. (Nota: in Gios 21:44 solo la Nuova Diodati usa il termine "riposo"; altre versioni riportano un sinonimo che però perde il senso teologico di "riposo".)

Giudici-Samuele: Non c'era più il riposo a causa della disubbidienza, tranne per certi periodi (Giudic 3:11,30; 5:31; 8:28; di nuovo la parola "riposo" è solo nella Nuova Diodati).

1Cr 23:25: Al tempo di Davide c'era il riposo, goduto insieme con Dio.

Sal 132:8,14; Is 66:1: Il tempio era e non era il luogo di riposo per Dio.

Sal 95:8: Quindi gli Israeliti dovevano non disubbidire ma piuttosto entrare nel riposo. Che non fecero.

Ger 6:16: Un ritorno ai sentieri antichi (la legge) avrebbe portato il riposo.

Dan 12:13; Ap 6:11; 14:13: Lo stato dei defunti giusti è chiamato un riposo.

Quindi nell'Antico Testamento, Dio diverse volte raccolse il suo popolo al suo riposo. Ma per il loro peccato, le persone non ci rimanevano. Ci voleva un nuovo modo per entrare nel riposo.

Mt 11:28-30: Gesù portò il riposo - con il suo giogo. Questo detto è riportato subito prima dei dibattiti sul sabato (Mt 12:1-13, incluso il detto che "il Figlio dell'uomo [cioè Gesù] è Signore del sabato") - Gesù adempì il giogo della legge con se stesso come mezzo per trovare riposo.

Gv 5:17: Gesù guariva di sabato, perché anche il Padre stava operando (nelle opere di redenzione e della nuova creazione, non della creazione) allora (anche se si riposava).

Ebr 3:7-4:11: Giosuè e Davide non diedero un riposo permanente. Ma oggi possiamo entrare nel riposo se non induriamo il cuore ma crediamo. Questo è il riposo della creazione (Ebr 4:3-4) in cui non operiamo più per piacere a Dio (Ebr 4:10). Però dobbiamo sforzarci a prendere possesso del riposo (Ebr 4:11). Questo è simile alla necessità di combattere per prendere possesso del paese donato che abbiamo già visto (Gios 1:11).

Il Catechismo di Heidelberg riassume, dopo aver parlato del dovere di partecipare all'adorazione pubblica (di domenica), proseguendo, "affinché tutti i giorni della mia vita io mi riposi dalle mie opere malvagie e lasci che il Signore operare in me con il suo Spirito Santo, e così iniziare in questa vita il sabato eterno". BDIl Cristiano deve osservare il sabato?

Domande

1. Quali promesse ha fatto Dio a te, in cui devi sforzarti a prendere possesso di quello che era promesso?

2. L'ultimo capitolo di Giosuè contiene un riassunto della storia fino a quel punto (Gios 24:1-13). L'enfasi è quello che Dio aveva fatto per gli Israeliti. Elenca tutte le azioni di Dio nel brano. Che cosa invece dovevano fare gli Israeliti (Gios 24:14-18)? Perché Giosuè rispose in questo modo (Gios 24:19 20)?

3. Leggi Sal 95:8-11 e Ebr 3:7-4:11. Quali collegamenti trovi fra i due brani e con il libro di Giosuè? Che cosa devi fare tu oggi?

4. Cosa vuol dire per un seguace di Cristo entrare nel riposo, riposarsi, e osservare il riposo?

Inizio

  1. Introduzione
  2. La creazione (Genesi 1-2)
  3. La caduta (Genesi 3)
  4. Il peccato (Genesi 4-11)
  5. I patriarchi (Genesi 12-50)
  6. L'esodo (Esodo 1-15)
  7. Israele al Sinai e nel deserto (Esodo 16-Deuteronomio)
  8. La conquista (Giosuè)
  9. La vita nella terra promessa (Giudici e Rut)
  10. Il regno (1 e 2Samuele, 1Cronache)
  11. I regni (1 e 2Re, 2Cronache)
  12. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)
  13. La poesia (Salmi)
  14. La saggezza (Giobbe, Proverbi-Cantico)
  15. In esilio (Ester, Ezechiele, Daniele)
  16. Il ritorno dall'esilio (Esdra e Neemia, Aggeo-Malachia)
  17. Fra i testamenti (L'apocrifa)
  18. Dio con noi (Matteo-Giovanni)
  19. La chiesa (Atti e Lettere)
  20. La fine (Apocalisse)