Richieste meritevoli

(Isaia 37:15-20)

I Giudei si trovavano in una situazione terribile. Sennacherib, il re di Assiria, aveva attaccato il paese, e catturato tutte le città tranne Lachis e Gerusalemme, che sono assediate (Is 36:1-2). Un ufficiale dell'esercito parla ai Giudei, sottolineando che non possono aspettare aiuto dall'estero (Is 36:6,9) né dal proprio esercito (Is 36:8-9) né dal loro Dio (Is 36:18-29), seminando dubbi che sia la volontà di Dio (Is 36:7,10), ed offrendo una vita migliore (Is 36:16-17). I sentimenti dei Giudei sono ben descritti in Is 37:3.

Leggere Isaia 37:15-20.

1. Quando noi o qualcuno che conosciamo sta male, spesso la prima cosa che preghiamo è che Dio ci aiuti. Ma questa è l'ultima cosa che Ezechia prega (nel versetto Is 37:20). Quale è la prima parte della sua preghiera (Is 37:16)? In quale modo è rilevante alla richiesta che farà?

La lode. Solo un Dio potente può salvarli, e in modo particolare solo il Dio di tutti i regni può sconfiggere il regno di Assiria.

2. Quale è la seconda parte della preghiera di Ezechia (Is 37:17)?

Una richiesta che Dio consideri la situazione, vedendo quello che stava succedendo e quello che era detto, soprattutto gli insulti degli Assiri. Similmente, ha fatto vedere la lettera a Dio nel versetto Is 37:14.

Questo è un atteggiamento importante da avere nella preghiera, soprattutto ma non solo nell'avversità. Invece di dettare a Dio quello che deve fare in una situazione particolare, esponiamo a Dio la situazione, gli diciamo come ci sentiamo, e lasciamo a lui la decisione di come agire. A volte sarà la liberazione dall'avversità, a volte sarà un rafforzamento per sopportare l'avversità, a volte la risposta sarà diversa ancora. Ci fidiamo della sua onniscienza e della sua saggezza per decidere quale risposta porta più gloria al lui.

3. Una conseguenza di questo atteggiamento è in Filippesi 4:6-7. Che cosa è? Come funziona?

Se consegniamo i nostri problemi a Dio, non sono più i nostri problemi ma i suoi. Così possiamo rimanere tranquilli mentre Dio si occupa dei problemi. Nota anche non dobbiamo essere ansiosi di nulla. Il questo studio stiamo parlando soprattutto di difficoltà grosse, e infatti niente è troppo grande per Dio. Ma quello che stiamo dicendo è anche vero di tutte le piccole difficoltà giornaliere, perché niente è troppo piccolo per Dio. Vedi anche Matteo 6:25-34.

Nota anche in Filippesi 4:6 che le richieste vanno accompagnate da ringraziamenti, come stiamo vedendo che la richiesta di Ezechia nel versetto Is 37:20 è preceduta da adorazione. Per ogni difficoltà, per ogni motivo di ansietà che abbiamo, ci sono 10 motivi per ringraziare Dio. Non lo dobbiamo dimenticare. Quando accompagniamo le nostre richieste con ringraziamenti, onoriamo giustamente Dio e aiutiamo noi stessi a cambiare prospettiva, riconoscendo tutto quello che Dio ha fatto per noi nel passato e dandoci fiducia che ci darà ancora di più nonostante le difficoltà attuali.

4. Quale è la terza parte della preghiera (Is 37:18-19)? In quale modo è collegata alla situazione attuale?

In un certo senso, è una forma di adorazione - è implicito che Dio non è come gli altri dèi, quindi non importa che il re di Assiria abbia conquistato gli altri paesi (Is 36:18-20; 37:11-13). E come se dopo aver esporto il problema, Ezechia stesse riconoscendo che Dio è capace di risolverlo.

5. Finalmente c'è la supplica di Ezechia, la soluzione che lui vorrebbe. Ma in realtà, non vuole la liberazione per il suo bene. Quale è il motivo per cui vuole che Giuda sia liberata (Is 37:20)?

Affinché tutti i regni conoscano che il Dio di Giuda è il vero Dio di tutti (perché è l'unico regno che ha resistito ad Assiria).

6. Nella preghiera per un amico che è molto malato, quali sono le suppliche che possiamo fare che portano gloria a Dio?

Potrebbe essere la guarigione (dipende da come l'amico risponde alla guarigione), potrebbe essere la fede che persevera nonostante i problemi (dipende da quanto visibile agli altri è questa fede perseverante dell'amico), eccetera.

Nota che alcuni dei temi di questa e della seconda domanda sono anche nell'angolo dei consigli.

7. Quali difficoltà dovresti "spiegare davanti al Signore" (Is 37:14)?

Angolo dei consigli

Usare la Bibbia

È facile cadere nella trappola di avere preghiere squilibrate. Per esempio, intercedere spesso (e pensare che Dio agisce solo se gli chiediamo) con poca adorazione, dimenticare di ringraziare per quello che abbiamo ricevuto con l'intercessione, non venire a Dio in confessione, confessare troppo (cioè, ripetutamente per lo stesso peccato, dimenticando che siamo già perdonati quando confessiamo una volta), non intercedere pensando che sia un insulto al Dio sovrano e saggio, eccetera. Il modo per evitare questi problemi è avere un rapporto perfetto con Dio, che ci porterebbe a fare delle preghiere equilibrate, perché pregheremmo secondo la sua volontà, in linea con i suoi valori, in conformità con il suo carattere e i suoi propositi, chiedendo che diventino nostre le sue promesse.

In pratica, lo possiamo fare leggendo la Bibbia. Lì scopriamo la volontà, i valori, il carattere, i propositi e le promesse di Dio, e così conosciamo Dio stesso. Inoltre, troviamo esempi della preghiera, come stiamo studiando in questi studi. Quindi, quando preghiamo, dobbiamo cercare di legare il più possibile le nostre richieste alla Scrittura.

Alcuni trovano utile avere un "quaderno della preghiera": mentre leggono la Bibbia, scrivono le promesse e i comandamenti, gli esempi e i motivi che trovano nelle pagine delle Scritture. Poi quando pregano per le persone, usano quello che hanno scritto per pregare secondo la volontà di Dio.

Per esempio, se qualcuno caro a noi contrae una malattia terminale, per che cosa dobbiamo pregare? La guarigione? Meno dolore? Perseveranza e fede? Che accetti quello che gli è capitato? Una buona testimonianza nella malattia? Farebbe differenza se ha 75 anni oppure 25 anni? Dobbiamo cercare nella Bibbia quello che è importante a Dio (come abbiamo fatto spesso in questi studi), e pregare così. A volte, in certe situazioni, non sappiamo neanche cosa pregare, oppure preghiamo male, oppure preghiamo per la cosa sbagliata perché non essendo onniscienti non sappiamo quello che porterà più gloria a Dio; in quelle circostanze dobbiamo affidarci alle preghiere dello Spirito Santo (Rom 8:26-27) e alla "buona, gradita e perfetta volontà" di Dio (Rom 12:1), come ha fatto Gesù (Lu 22:42), riconoscendo che può fare infinitamente di più di quel che domandiamo o addirittura immaginiamo (Ef 3:20).

  1. Introduzione
  2. Richieste meritevoli (2Tessalonicesi 1:3-12)
  3. Aver passione per le persone (1Tessalonicesi 3:9-13)
  4. Il contenuto di una preghiera fruttuosa (Colossesi 1:9-12)
  5. Pregare il Dio sovrano (Daniele 9:1-19)
  6. Pregare per ottenere potenza (Efesini 3:14-21)
  7. Pregare per il ministero (Romani 15:30-33)
  8. Pregare nell'avversità (Isaia 37:15-20)
  9. La preghiera di Gesù (Giovanni 17)