Otniel (Giudici 3:7-11)Dei 12 giudici menzionati nel libro, c'è un lungo racconto della vita e delle azioni di cinque, mentre per gli altri ci sono poche informazioni. Otniel, il primo giudice, è uno di questi giudici minori. Sono giudici minori solo nel senso della lunghezza del racconto, non nel senso dell'importanza o bravura. Infatti, mentre molti hanno sentito parlare di Sansone, l'ultimo dei giudici a cui quattro capitoli sono dedicati, era il peggiore per quanto riguarda il carattere morale. Dall'altra parte, Otniel è presentato come un giudice perfetto. Otniel è descritto senza nessun comportamento sbagliato e neanche ambiguo. Non c'è nessuna incoerenza. Inoltre, mentre gli Israeliti sposavano i Cananei (Giudici 3:6), era sottolineato in precedenza che Otniel aveva sposato un'Israelita (Giudici 1:12-13). Lo zio (che era anche il suocero) era uno di solo due Israeliti che seguirono fedelmente il Signore dopo l'esodo: Caleb. (L'altro era Giosuè.) Otniel, dunque, aveva tutte le carte in regola per condurre il popolo di Dio, sia per la famiglia in cui è nato sia per il suo carattere. Non solo Otniel è presentato come giudice perfetto, ma il racconto segue esattamente il modello che è stato presentato nel capitolo precedente - il ciclo di Giudici 2:11-19. Più che andiamo avanti nella lettura del libro, più imperfezioni e problematiche troveremo nei giudici. Similmente più imperfezioni e mancanze troveremo nelle descrizioni del ciclo. Tuttavia, per iniziare abbiamo il ciclo perfetto di Otniel:
Inoltre, per solo quattro dei 12 dodici giudici è detto che ricevettero lo Spirito Santo, anche se probabilmente anche altri lo ricevettero per adempiere la loro chiamata. Naturalmente, viene sottolineato che lo Spirito Santo venne su di Otniel (Giudici 3:10), perché lui è il modello perfetto, il paradigma, il giudice ideale e completo, il giudice con i fiocchi, di cui tutti gli altri sono copie inferiori. Così abbiamo una spirale in disceso sia dei cicli della vita spirituale degli Israeliti, sia dei giudici che li conducevano. Tuttavia, in una cosa Otniel era mancante. "Morì" (Giudici 3:11). E quando morì, Israele tornò a fare ciò che era male agli occhi del Signore, dimenticarono il Signore (Giudici 3:12). Otniel non poteva guidare il popolo per sempre, in quanto umano. Benché rappresentato come giudice perfetto, era pure un uomo imperfetto, un peccatore che doveva prima o poi morire. Noi invece abbiamo un giudice veramente perfetto, il Signore Gesù Cristo. Perché Gesù può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per governare loro. (Vedi Ebrei 7:25.) "Salvare perfettamente" vuol dire non una volta per poi lasciarci cadere di nuovo, in uno stato peggiore di quello precedente, come succedeva con i giudici. "Salvare perfettamente" vuol dire invece salvarci per arrivare alla perfezione. Falliamo la prova a volte, ma siccome la prova esiste per raffinare la nostra fede, per migliorarci, ne usciamo migliori di più. Completiamo il ciclo, che è in realtà una spirale in salita, affinché arriviamo all'immagine di Gesù, perfetti e perfettamente salvati.
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