Giovanni1. Il battista, figlio di Zaccaria (34) e di Elisabetta. Nacque miracolosamente (Lu 1:3-25,57-66) sei mesi prima di Gesù, suo parente (Lu 1:26,36). Crebbe nel deserto come un asceta (Lu 1:15; Mc 1:8; Mt 11:18) fino alla chiamata di Dio ad essere un profeta (Lu 1:80; 3:2). Doveva preparare Israele alla venuta di Gesù, facendo ritornare gli Israeliti a Dio (Lu 1:17; 3:4, 16; Gv 1:7-8, 15, 23; At 13:24-25). Per fare questo, predicava il ravvedimento e il perdono, e battezzava (Lu 3:3,8; Gv 1:33). Battezzò anche Gesù (Mt 3:13-17), un battesimo che segnò la fine del suo ministero profetico e l'inizio di quello di Gesù, perché poco dopo fu imprigionato da Erode il tetrarca perché Giovanni aveva condannato il suo matrimonio a Erodiade. In seguito, il tetrarca lo uccise (Mc 1:14; Mt 14:1-12). Durante la sua prigionia, Giovanni mandò alcuni discepoli a chiedere chi fosse Gesù (Mt 11:2-3); rispondendo, Gesù affermò che Giovanni era l'ultimo e più grandi dei profeti e il messaggero del Cristo (Mt 11:7-14). La sua fama è dimostrata dal fatto che ad Efeso c'erano alcuni che avevano sentito parlare di lui, ma non di Gesù (At 19:1-7). 2. L'apostolo, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo (2). Era un pescatore e socio di Pietro (Lu 5:10) prima della chiamata ad essere uno dei dodici (Mt 4:21). È possibile che conoscesse già Gesù se è il discepolo non nominato in Gv 1:35-38, come molti pensano. Con suo fratello Giacomo e Pietro aveva un ruolo primario fra gli apostoli, essendo presenti senza gli altri quando Gesù risuscitò la figlia di Iairo (Mc 5:37), alla trasfigurazione (Mc 9:2) e all'agonia in Getsemani (Mc 14:33), e con Andrea al discorso profetico (Mc 13:3), e solo con Pietro (Lu 22:8). I fratelli furono soprannominati Boanerges (Mc 3:17). Questo aspetto del suo carattere è visto in Lu 9:49,54. Chiesero posti di onore a Gesù, avendo come risposta che avrebbero partecipato alle sue sofferenze (Mc 10:35-41). Anche se Giovanni non è nominato nel Vangelo di Giovanni (ma vedi (Gv 21:2)), è quasi certo che fosse il discepolo "che Gesù amava" (Gv 13:23; 19:26-27; 20:2,8; 21:7, 20-24) - e secondo l'ultimo di questi versetti l'autore del Vangelo. Dopo la risurrezione di Gesù, con Pietro guidava la chiesa a Gerusalemme per i primi anni (At 3:1-11; 4:1-23; 8:14; Gal 2:9). Fu l'autore dell'Apocalisse (Ap 1:1,4,9; 22:8) e benché non sia nominato è considerato da molti l'autore delle tre lettere che portano il suo nome. Secondo la maggioranza (ma non tutta) della tradizione, morì naturalmente ad Efeso all'incirca nel 100 d.C. 3. Padre di Pietro e Andrea (Gv 1:42; 21:15-17), chiamato anche Giona (2) (Mt 16:17). 4. Giovanni Marco. 5. Un membro della famiglia dei sommi sacerdoti (At 4:6). 6. Figlio di Simone (12) e padre di Mattatia (3) (1Macc 2:1). 7. Primogenito di Mattatia (3); chiamato anche Gaddi, che vuol dire "fortunato". Fu ucciso dei figli di Iambri, e i suoi fratelli vendicarono la sua morte (1Macc 2:1-2; 9:35-42). 8. Figlio di Accos (3) e padre di Eupolemo (1Macc 8:17; 2Macc 4:11). 9. Giovanni Ircano, figlio di Simone (13) Maccabeo; continuò la lotta di suo padre e dei suoi zii (1Macc 13:53; 16:1-23). 10. Un inviato dei Giudei a Lisia (2) nel 164 a.C.; forse uguale a Giovanni (7) (2Macc 11:17). In seguito, diventò sia il principe che il sommo sacerdote di Giuda, e il capostirpe della dinastia degli Asmonei che regnò fino a Erode (1) il Grande. Morì nel 104 a.C.
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