Siracide 411 O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! 2 O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! 3 Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. 4 Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. 5 Figli abominevoli sono i figli dei peccatori, una stirpe empia è nella dimora dei malvagi. 6 L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, con la loro discendenza continuerà il disonore. 7 Contro un padre empio imprecano i figli, perché sono disprezzati a causa sua. 8 Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge di Dio altissimo! 9 Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione. 10 Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, così gli empi dalla maledizione alla distruzione. 11 Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, il nome non buono dei peccatori sarà cancellato. 12 Abbi cura del nome, perché esso ti resterà più di mille grandi tesori d'oro. 13 I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. 14 Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? 15 Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. 16 Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose. 17 Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre della menzogna davanti a un capo e a un potente, 18 del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, dell'empietà davanti all'assemblea del popolo, 19 della slealtà davanti al compagno e all'amico, del furto nell'ambiente in cui ti trovi, 20 di venir meno al giuramento e all'alleanza, di piegare i gomiti sul pane, 21 del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, di non rispondere a quanti salutano, 22 dello sguardo su una donna scostumata, del rifiuto fatto a un parente, 23 dell'appropriazione di eredità o donazione, del desiderio per una donna sposata, 24 della relazione con la sua schiava, - non accostarti al suo letto - 25 delle parole ingiuriose davanti agli amici - dopo aver donato, non offendere - 26 della ripetizione di quanto hai udito e della rivelazione di notizie segrete. 27 Allora sarai veramente pudico e troverai grazia presso chiunque.
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