Salmi 45:1-2
1 Per il Capo de' musici. Sopra 'i gigli'. De' figliuoli di Core. Cantico. Inno nuziale.
Mi ferve in cuore una parola soave;
io dico: l'opera mia è per un re;
la mia lingua sarà come la penna d'un veloce scrittore.
2 Tu sei bello, più bello di tutti i figliuoli degli uomini;
la grazia è sparsa sulle tue labbra;
perciò Iddio ti ha benedetto in eterno.
Salmi 45:7-10
7 Tu ami la giustizia e odii l'empietà.
Perciò Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto d'olio di letizia
a preferenza de' tuoi colleghi.
8 Tutti i tuoi vestimenti sanno di mirra, d'aloe, di cassia;
dai palazzi d'avorio la musica degli strumenti ti rallegra.
9 Figliuole di re son fra le tue dame d'onore,
alla tua destra sta la regina, adorna d'oro d'Ophir.
10 Ascolta, o fanciulla, e guarda e porgi l'orecchio;
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
Cantico 2:8-13
8 Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli. 9 L'amico mio è simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, e guarda per la finestra, lancia occhiate attraverso alle persiane. 10 Il mio amico parla e mi dice: 'Lèvati, amica mia, mia bella, e vientene, 11 poiché, ecco, l'inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n'è andato; 12 i fiori appaion sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e la voce della tortora si fa udire nelle nostre contrade. 13 Il fico ha messo i suoi ficucci, e le viti fiorite esalano il loro profumo. Lèvati, amica mia, mia bella, e vientene'.
Giacomo 1:17-27
17 ogni donazione buona e ogni dono perfetto vengon dall'alto, discendendo dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra prodotta da rivolgimento. 18 Egli ci ha di sua volontà generati mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature.
Del mettere in pratica la parola di Dio
19 Questo lo sapete, fratelli miei diletti; ma sia ogni uomo pronto ad ascoltare, tardo al parlare, lento all'ira; 20 perché l'ira dell'uomo non mette in opra la giustizia di Dio. 21 Perciò, deposta ogni lordura e resto di malizia, ricevete con mansuetudine la Parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre. 22 Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi. 23 Perché, se uno è uditore della Parola e non facitore, è simile a un uomo che mira la sua natural faccia in uno specchio; 24 e quando s'è mirato se ne va, e subito dimentica qual era. 25 Ma chi riguarda bene addentro nella legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera, questi, non essendo un uditore dimentichevole ma facitore dell'opera, sarà beato nel suo operare. 26 Se uno pensa d'esser religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana. 27 La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.
Marco 7:1-23
I Farisei e la tradizione
(Matteo 15:1-20 e parall.)
1 Allora si radunarono presso di lui i Farisei ed alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 2 E videro che alcuni de' suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate. 3 Poiché i Farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono con gran cura lavate le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi; 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano se non si sono purificati con delle aspersioni. E vi sono molte altre cose che ritengono per tradizione: lavature di calici, d'orciuoli e di vasi di rame. 5 E i Farisei e gli scribi gli domandarono: Perché i tuoi discepoli non seguono essi la tradizione degli antichi, ma prendon cibo con mani impure? 6 Ma Gesù disse loro: Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com'è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me. 7 Ma invano mi rendono il loro culto insegnando dottrine che son precetti d'uomini. 8 Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini. 9 E diceva loro ancora: Come ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; 11 voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è Corban, (vale a dire, offerta a Dio), 12 non gli permettete più di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre; 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante! 14 Poi, chiamata a sé di nuovo la moltitudine, diceva loro: Ascoltatemi tutti ed intendete: 15 Non v'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; ma son le cose che escon dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16 17 E quando, lasciata la moltitudine, fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono intorno alla parabola. 18 Ed egli disse loro: Siete anche voi così privi d'intendimento? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, 19 perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina? Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi. 20 Diceva inoltre: È quel che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 21 poiché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidî, 22 adulterî, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose malvage escono dal di dentro e contaminano l'uomo.