Salmi 551 Capitolo 55 Preghiera a Dio per manifestare il suo favore Sal 55:1-8 La grande malvagità e il tradimento dei suoi nemici Sal 55:9-15 È sicuro che Dio sarebbe apparso a tempo debito per lui Sal 55:16-23 Versetti 1-8 In questi versetti abbiamo: 1. Davide che prega. La preghiera è un balsamo per ogni piaga e un sollievo per lo spirito sotto ogni peso. 2. Davide che piange. In questo modo i dolori vengono in qualche modo attenuati, mentre aumentano quelli che non trovano sfogo. Davide è in grande allarme. Possiamo ben supporre che fosse così, dopo lo scoppio della congiura di Absalom e l'allontanamento del popolo. L'orrore lo travolse. Probabilmente il ricordo del suo peccato nella vicenda di Uria contribuì ad aumentare il terrore. Quando abbiamo la coscienza sporca dobbiamo piangere nel nostro lamento, e anche i credenti più forti sono stati per qualche tempo colmi di orrore. Ma nessuno è mai stato così sopraffatto come il santo Gesù, quando al Signore piacque metterlo a soffrire e fare della sua anima un'offerta per i nostri peccati. Nella sua agonia pregò più intensamente e fu ascoltato e liberato; confidando in lui e seguendolo, saremo sostenuti e portati avanti in tutte le prove. Vedete come Davide era stanco del tradimento e dell'ingratitudine degli uomini, delle preoccupazioni e delle delusioni della sua alta posizione; desiderava nascondersi in qualche deserto dalla furia e dalla volubilità del suo popolo. Non mirava alla vittoria, ma al riposo; un deserto arido, per poter stare tranquillo. I più saggi e i migliori tra gli uomini desiderano ardentemente la pace e la tranquillità, tanto più quando sono afflitti e stremati dal rumore e dal clamore. Questo rende la morte desiderabile per un figlio di Dio, in quanto è una fuga finale da tutte le tempeste di questo mondo, verso un riposo perfetto ed eterno. 9 Versetti 9-15 Nessuna malvagità angoscia tanto il credente quanto quella di cui è testimone in coloro che si professano appartenenti alla Chiesa di Dio. Non stupiamoci delle corruzioni e dei disordini della chiesa sulla terra, ma desideriamo vedere la Nuova Gerusalemme. Si lamenta di uno che si era molto adoperato contro di lui. Dio spesso distrugge i nemici della Chiesa dividendoli. E un interesse diviso contro se stesso non può resistere a lungo. Il vero cristiano deve aspettarsi prove da parte di amici professi, da coloro con cui è stato unito; questo sarà molto doloroso, ma guardando a Gesù saremo in grado di sopportarlo. Cristo fu tradito da un compagno, un discepolo, un apostolo, che assomigliava ad Aitofel nei suoi crimini e nel suo destino. Entrambi sono stati rapidamente colpiti dalla vendetta divina. E questa preghiera è una profezia della totale, eterna rovina di tutti coloro che si oppongono e si ribellano al Messia. 16 Versetti 16-23 In ogni prova invochiamo il Signore ed egli ci salverà. Egli ci ascolterà e non ci rimprovererà di essere venuti troppo spesso; più spesso è, più è gradito. Davide pensava che tutti fossero contro di lui, ma ora vede che ce n'erano molti con lui, più di quanti pensasse; e la gloria di questo la dà a Dio, perché è lui che ci suscita amici e ce li rende fedeli. Ci sono più veri cristiani, e i credenti hanno più amici veri, di quanto non pensino nelle loro ore di tristezza. I suoi nemici dovevano essere messi in conto e abbattuti; non potevano liberarsi dalle loro paure, come Davide, grazie alla fede in Dio. Gli uomini mortali, anche se così alti e forti, saranno facilmente schiacciati da un Dio eterno. Coloro che non si lasciano reclamare dalla verga dell'afflizione, saranno certamente trascinati nella fossa della distruzione. Il fardello delle afflizioni è molto pesante, soprattutto se accompagnato dalle tentazioni di Satana; c'è anche il fardello del peccato e della corruzione. L'unico sollievo è guardare a Cristo, che lo ha portato. Qualunque cosa tu desideri che Dio ti dia, lascia che sia Lui a dartela a suo modo e tempo. La preoccupazione è un peso, fa abbassare il cuore. Dobbiamo affidare le nostre vie e le nostre opere al Signore; lasciamo che egli faccia ciò che gli sembra buono e che noi siamo soddisfatti. Affidare il nostro fardello a Dio significa affidarsi alla sua provvidenza e alle sue promesse. E se lo facciamo, Egli ci porterà in braccio con la sua potenza, come una nutrice porta un bambino; e rafforzerà i nostri spiriti con il suo Spirito, in modo che possano sostenere la prova. Non permetterà mai che i giusti si commuovano, che siano così scossi da qualsiasi problema da abbandonare il loro dovere verso Dio o il loro conforto in Lui. Non li abbatterà mai del tutto. Egli, che ha portato il peso dei nostri dolori, desidera che lasciamo a lui il peso delle nostre preoccupazioni, affinché, poiché sa cosa è meglio per noi, possa provvedere di conseguenza. Perché non ci affidiamo a Cristo per governare il mondo che ha redento? Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |