Salmi 1431 Di Davide. Benedetto il Signore, mia roccia, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia. 2 Mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mio scudo in cui confido, colui che mi assoggetta i popoli. 3 Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi? Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero? 4 L'uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa. 5 Signore, piega il tuo cielo e scendi, tocca i monti ed essi fumeranno. 6 Le tue folgori disperdano i nemici, lancia frecce, sconvolgili. 7 Stendi dall'alto la tua mano, scampami e salvami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri. 8 La loro bocca dice menzogne e alzando la destra giurano il falso. 9 Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde; 10 a te, che dai vittoria al tuo consacrato, che liberi Davide tuo servo. Salvami dalla spada iniqua, 11 liberami dalla mano degli stranieri; la loro bocca dice menzogne e la loro destra giura il falso. 12 I nostri figli siano come piante cresciute nella loro giovinezza; le nostre figlie come colonne d'angolo nella costruzione del tempio. 13 I nostri granai siano pieni, trabocchino di frutti d'ogni specie; siano a migliaia i nostri greggi, a mirìadi nelle nostre campagne; 14 siano carichi i nostri buoi. Nessuna breccia, nessuna incursione, nessun gemito nelle nostre piazze. 15 Beato il popolo che possiede questi beni: beato il popolo il cui Dio è il Signore.
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