Salmi 1321 Capitolo 132 La cura di Davide per l'arca Sal 132:1-10 Le promesse di Dio Sal 132:11-18 Versetti 1-10 Davide si vincolò a trovare un posto per il Signore, per l'arca, il segno della presenza di Dio. Quando si deve lavorare per il Signore, è bene legarsi a un tempo. È bene, al mattino, fissare il lavoro per la giornata, sottomettendosi alla Provvidenza, perché non sappiamo cosa ci riserverà la giornata. E dovremmo prima, e senza indugio, cercare di rendere il nostro cuore una dimora di Dio attraverso lo Spirito. Egli prega che Dio prenda dimora nella casa che ha costruito; che dia grazia ai ministri del santuario di compiere il loro dovere. Davide invoca di essere l'unto del Signore, e lo fa come tipo di Cristo, il grande Unto. Non abbiamo alcun merito nostro da invocare; ma, per amore di Lui, nel quale c'è una pienezza di meriti, troviamo il favore. Ogni vero credente in Cristo è un unto e ha ricevuto dal Santo l'olio della vera grazia. La richiesta è che Dio non si allontani, ma ascolti ed esaudisca le loro suppliche per amore del Figlio. 11 Versetti 11-18 Il Signore non si allontana mai da noi quando invochiamo l'alleanza con il suo unto Profeta, Sacerdote e Re. Quanto è grande l'amore di Dio per l'uomo, se parla così della sua Chiesa! È suo desiderio abitare con noi; eppure quanto poco desideriamo abitare con lui! Egli dimorò in Sion finché i peccati di Israele non lo indussero a cederli ai saccheggiatori. Non abbandonarci, o Dio, e non liberarci allo stesso modo, per quanto peccatori siamo. Il popolo di Dio ha una benedizione speciale sui piaceri comuni, e questa benedizione gli conferisce una dolcezza particolare. I poveri di Sion hanno motivo di accontentarsi di un po' di questo mondo, perché per loro sono preparate cose migliori. Dio benedirà abbondantemente il nutrimento dell'uomo nuovo e sazierà i poveri di spirito con il pane della vita. Egli dà più di quanto chiediamo e, quando dà la salvezza, dà gioia in abbondanza. Dio vuole far fallire ogni disegno volto a distruggere la casa di Davide, finché da essa non sorga il re Messia, che siederà sul trono di suo Padre. In lui si concentrano tutte le promesse. I suoi nemici, che non vogliono che egli regni su di loro, all'ultimo giorno saranno rivestiti di vergogna e confusione per sempre. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |