Luca 31 Capitolo 3 Il ministero di Giovanni Battista Lc 3:1-14 Giovanni Battista testimonia riguardo a Cristo Lc 3:15-20 Il battesimo di Cristo Lc 3:21-22 La genealogia di Cristo Lc 3:23-38 Versetti 1-14 Lo scopo e il disegno del ministero di Giovanni erano di portare il popolo dai suoi peccati e al suo Salvatore. Egli venne a predicare non una setta o un partito, ma una professione; il segno o la cerimonia era il lavaggio con l'acqua. Con le parole usate Giovanni predicava la necessità del pentimento per ottenere la remissione dei peccati e che il battesimo d'acqua era un segno esteriore di quella pulizia interiore e di quel rinnovamento del cuore che accompagnano o sono gli effetti del vero pentimento, oltre che della sua professione. Ecco l'adempimento delle Scritture, Isa 40:3, nel ministero di Giovanni. Quando si fa strada al Vangelo nel cuore, abbattendo i pensieri elevati e portandoli all'obbedienza di Cristo, livellando l'anima e rimuovendo tutto ciò che ci ostacola sulla via di Cristo e della sua grazia, allora ci si prepara ad accogliere la salvezza di Dio. Ecco gli avvertimenti e le esortazioni generali di Giovanni. La razza colpevole e corrotta dell'umanità è diventata una generazione di vipere, odiosa a Dio e che si odia a vicenda. Non c'è modo di sfuggire all'ira che verrà, se non con il pentimento; e dal cambiamento della nostra via deve risultare il cambiamento della nostra mente. Se non siamo veramente santi, sia nel cuore che nella vita, la nostra professione di religione e il nostro rapporto con Dio e con la sua Chiesa non ci saranno di nessun aiuto; tanto più grave sarà la nostra distruzione, se non portiamo frutti adatti al pentimento. Giovanni Battista diede istruzioni a diversi tipi di persone. Coloro che professano e promettono il pentimento, devono dimostrarlo con la riforma, secondo i loro luoghi e le loro condizioni. Il Vangelo richiede misericordia, non sacrifici; il suo scopo è quello di impegnarci a fare tutto il bene possibile e ad essere giusti con tutti gli uomini. E lo stesso principio che porta gli uomini a rinunciare a un guadagno ingiusto, porta a restituire ciò che è stato guadagnato con il torto. Giovanni dice ai soldati il loro dovere. Gli uomini devono essere messi in guardia dalle tentazioni dei loro impieghi. Queste risposte dichiarano il dovere attuale degli interroganti e costituiscono subito una prova della loro sincerità. Poiché nessuno può o vuole accettare la salvezza di Cristo senza un vero pentimento, vengono qui indicate le prove e gli effetti di questo pentimento. 15 Versetti 15-20 Giovanni Battista negava di essere lui stesso il Cristo, ma confermava il popolo nelle sue aspettative sul Messia a lungo promesso. Poteva solo esortarli al pentimento e assicurare loro il perdono in caso di pentimento; ma non poteva operare il pentimento in loro, né conferire loro la remissione. Per questo motivo è importante parlare di Cristo e quindi umilmente di noi stessi. Giovanni non può fare altro che battezzare con l'acqua, in segno di purificazione e pulizia; ma Cristo può e vuole battezzare con lo Spirito Santo; può dare lo Spirito per pulire e purificare il cuore, non solo come l'acqua lava via la sporcizia all'esterno, ma come il fuoco elimina le scorie all'interno e fonde il metallo, affinché possa essere fuso in un nuovo stampo. Giovanni era un predicatore affettuoso, implorante, che faceva pressione sui suoi uditori. Era un predicatore pratico, che li sensibilizzava al loro dovere e li guidava in esso. Era un predicatore popolare; si rivolgeva al popolo secondo le sue capacità. Era un predicatore del Vangelo. In tutte le sue esortazioni, indirizzava le persone a Cristo. Quando facciamo pressione sulle persone, dobbiamo indirizzarle a Cristo, sia per la giustizia che per la forza. Era un predicatore copioso; non evitava di dichiarare l'intero consiglio di Dio. Ma la predicazione di Giovanni fu interrotta quando era nel pieno della sua utilità. Erode, rimproverato da lui per molti mali, rinchiuse Giovanni in prigione. Coloro che feriscono i fedeli servitori di Dio, aggiungono una colpa ancora maggiore agli altri loro peccati. 21 Versetti 21-22 Cristo non confessò il peccato, come gli altri, perché non ne aveva da confessare; ma pregò, come gli altri, e mantenne la comunione con il Padre. Osservate che tutte e tre le voci dal cielo, con le quali il Padre rese testimonianza al Figlio, furono pronunciate mentre egli pregava, o subito dopo, Lu 9:35; Gv 12:28. Lo Spirito Santo discese in forma corporea come una colomba su di lui e giunse una voce dal cielo, da Dio Padre, dalla gloria eccelsa. Così è stata data una prova della Santa Trinità, delle Tre Persone della Divinità, al battesimo di Cristo. 23 Versetti 23-38 L'elenco di Matteo dei progenitori di Gesù mostrava che Cristo era figlio di Abramo, nel quale sono benedette tutte le famiglie della terra, ed erede del trono di Davide; Luca, invece, mostra che Gesù era il Seme della donna che avrebbe dovuto rompere la testa al serpente, e traccia la linea di discendenza fino ad Adamo, a partire da Eli, o Heli, il padre, non di Giuseppe, ma di Maria. Le apparenti differenze tra i due evangelisti in questi elenchi di nomi sono state eliminate da uomini dotti. Ma la nostra salvezza non dipende dalla capacità di risolvere queste difficoltà, né l'autorità divina dei Vangeli ne risulta affatto indebolita. L'elenco dei nomi termina così: "Che era figlio di Adamo, figlio di Dio", cioè la discendenza di Dio per creazione. Cristo era allo stesso tempo figlio di Adamo e figlio di Dio, affinché potesse essere un vero e proprio mediatore tra Dio e i figli di Adamo, e potesse far sì che i figli di Adamo fossero, attraverso di lui, figli di Dio. Tutta la carne che discende dal primo Adamo è come l'erba e appassisce come il fiore del campo; ma chi partecipa dello Spirito Santo della vita dal secondo Adamo, ha quella felicità eterna che ci viene annunciata dal Vangelo. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |