Giobbe 321 Capitolo 32 Eliu è dispiaciuto per la disputa tra Giobbe e i suoi amici Giob 32:1-5 Li rimprovera Giob 32:6-14 Parla senza parzialità Giob 32:15-22 Versetti 1-5 Gli amici di Giobbe furono messi a tacere, ma non convinti. Altre persone erano presenti. Eliu era giustamente scontento di Giobbe, perché più ansioso di chiarire il proprio carattere che la giustizia e la bontà di Dio. Eliu era scontento degli amici di Giobbe perché non erano stati sinceri con Giobbe. Raramente una lite viene iniziata, ancor più raramente viene portata avanti, senza che vi siano colpe da entrambe le parti. Chi cerca la verità non deve rifiutare ciò che è vero e buono da una parte o dall'altra, né approvare o difendere ciò che è sbagliato. 6 Versetti 6-14 Eliu dichiara di parlare per ispirazione dello Spirito Santo e corregge entrambe le parti. Permetteva che chi aveva una maggiore esperienza parlasse per primo. Ma Dio dà la saggezza a suo piacimento; questo lo incoraggia ad esprimere la sua opinione. Con l'attenzione alla Parola di Dio e la dipendenza dallo Spirito Santo, i giovani possono diventare più saggi degli anziani; ma questa saggezza li renderà rapidi nell'ascoltare, lenti nel parlare e disposti a dare agli altri un ascolto paziente. 15 Versetti 15-22 Se siamo sicuri che lo Spirito di Dio ha suggerito ciò che stiamo per dire, dobbiamo comunque astenerci, finché non arriva il nostro turno di parlare. Dio è il Dio dell'ordine, non della confusione. È un grande ristoro per un uomo buono parlare per la gloria del Signore e per edificare gli altri. Quanto più consideriamo la maestà di Dio, come nostro Creatore, e quanto più temiamo la sua ira e la sua giustizia, tanto meno avremo paura o adulazione degli uomini. Se riuscissimo a tenere sempre davanti a noi l'ira del Signore, nelle sue misericordie e nei suoi terrori, non saremmo distolti dal compiere il nostro dovere in qualsiasi cosa siamo chiamati a fare. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |