Giobbe 241 Perché l'Onnipotente non si riserva i suoi tempi e i suoi fedeli non vedono i suoi giorni? 2 I malvagi spostano i confini, rubano le greggi e le menano al pascolo; 3 portano via l'asino degli orfani, prendono in pegno il bue della vedova. 4 Spingono i poveri fuori strada, tutti i miseri del paese vanno a nascondersi. 5 Eccoli, come ònagri nel deserto escono per il lavoro; di buon mattino vanno in cerca di vitto; la steppa offre loro cibo per i figli. 6 Mietono nel campo non loro; racimolano la vigna del malvagio. 7 Nudi passan la notte, senza panni, non hanno da coprirsi contro il freddo. 8 Dagli scrosci dei monti sono bagnati, per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce. 9 Rapiscono con violenza l'orfano e prendono in pegno ciò che copre il povero. 10 Ignudi se ne vanno, senza vesti e affamati portano i covoni. 11 Tra i filari frangono le olive, pigiano l'uva e soffrono la sete. 12 Dalla città si alza il gemito dei moribondi e l'anima dei feriti grida aiuto: Dio non presta attenzione alle loro preghiere. 13 Altri odiano la luce, non ne vogliono riconoscere le vie né vogliono batterne i sentieri. 14 Quando non c'è luce, si alza l'omicida per uccidere il misero e il povero; nella notte si aggira il ladro e si mette un velo sul volto. 15 L'occhio dell'adultero spia il buio e pensa: «Nessun occhio mi osserva!». 16 Nelle tenebre forzano le case, di giorno se ne stanno nascosti: non vogliono saperne della luce; 17 l'alba è per tutti loro come spettro di morte; quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo. 18 Fuggono veloci di fronte al giorno; maledetta è la loro porzione di campo sulla terra, non si volgono più per la strada delle vigne. 19 Come siccità e calore assorbono le acque nevose, così la morte rapisce il peccatore. 20 Il seno che l'ha portato lo dimentica, i vermi ne fanno la loro delizia, non se ne conserva la memoria ed è troncata come un albero l'iniquità. 21 Egli maltratta la sterile che non genera e non fa del bene alla vedova. 22 Ma egli con la sua forza trascina i potenti, sorge quando più non può contare sulla vita. 23 Anche Dio gli concede sicurezza ed egli sta saldo, ma i suoi occhi sono sopra la sua condotta. 24 Salgono in alto per un poco, poi non sono più, sono buttati giù come tutti i mortali, falciati come la testa di una spiga. 25 Non è forse così? Chi può smentirmi e ridurre a nulla le mie parole?
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