Geremia 71 Capitolo 7 La fiducia nel tempio è vana Ger 7:1-16 La provocazione di persistere nell'idolatria Ger 7:17-20 Dio giustifica i suoi rapporti con loro Ger 7:21-28 E minaccia vendetta Ger 7:29-34 Versetti 1-16 Nessuna osservanza, professione o presunta rivelazione sarà utile se gli uomini non modificheranno le loro vie e le loro azioni. Nessuno può pretendere di avere un interesse nella salvezza gratuita, se si permette di praticare un peccato noto o di vivere trascurando un dovere noto. Pensavano che il tempio che avevano profanato sarebbe stato la loro protezione. Ma tutti coloro che continuano a peccare perché la grazia ha abbondato, o perché la grazia possa abbondare, fanno di Cristo il ministro del peccato; e la croce di Cristo, giustamente intesa, costituisce il rimedio più efficace a questi sentimenti velenosi. Il Figlio di Dio ha dato se stesso per le nostre trasgressioni, per mostrare l'eccellenza della legge divina e il male del peccato. Non dobbiamo mai pensare di poter commettere delle malvagità senza soffrire per esse. 17 Versetti 17-20 I Giudei erano orgogliosi di mostrare zelo per i loro idoli. Impariamo ad essere seri nel servizio del nostro Dio, anche da questo cattivo esempio. Consideriamo un onore essere impiegati in qualsiasi lavoro per Dio. Siamo altrettanto diligenti e attenti a insegnare ai nostri figli le verità di Dio, come molti insegnano i misteri dell'iniquità. La tendenza diretta di questo peccato è la cattiveria contro Dio, ma danneggerà loro stessi. E scopriranno che non c'è scampo. L'ira di Dio è un fuoco inestinguibile. 21 Versetti 21-28 Dio mostra che era richiesta l'obbedienza. Dio comandò: "Ascolta diligentemente la voce del Signore, tuo Dio". La promessa è molto incoraggiante. Lascia che la volontà di Dio sia la tua regola e il suo favore sarà la tua felicità. Dio era scontento della disobbedienza. Comprendiamo il Vangelo così poco come gli ebrei comprendevano la legge, se pensiamo che persino il sacrificio di Cristo diminuisca il nostro obbligo di obbedire. 29 Versetti 29-34 In segno di dolore e di schiavitù, Gerusalemme deve essere degradata e separata da Dio, come era stata separata da lui. Il cuore è il luogo in cui Dio ha scelto di porre il suo nome; ma se il peccato vi occupa il posto più interno e più alto, noi inquiniamo il tempio del Signore. La distruzione di Gerusalemme appare qui molto terribile. Gli uccisi saranno molti; essi ne hanno fatto il luogo del loro peccato. Il male insegue i peccatori anche dopo la morte. Coloro che non vogliono, per grazia di Dio, guarire dai vani divertimenti, saranno, per giustizia di Dio, privati di ogni divertimento. Quanti rovinano la loro salute e i loro beni senza lamentarsi, quando sono impegnati nel servizio di Satana! Impariamo ad assaporare le gioie sacre e a non abbandonare le altre, anche se lecite. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |