Geremia 38

1 Capitolo 38

Geremia viene gettato in una prigione, da cui viene liberato da un etiope Ger 38:1-13

Egli consiglia al re di arrendersi ai Caldei Ger 38:14-28

Versetti 1-13

Geremia continuò a predicare con semplicità. I principi continuarono con la loro malvagità. È frequente che i malvagi guardino ai ministri fedeli di Dio come a dei nemici, perché mostrano quali sono i nemici che i malvagi sono per se stessi quando sono impenitenti. Geremia fu messo in una prigione. Molti testimoni fedeli di Dio sono stati rinchiusi privatamente nelle prigioni. Ebed-melech era un etiope; eppure parlò al re con fedeltà: "Questi uomini hanno fatto male tutto quello che hanno fatto a Geremia". Vedete come Dio può suscitare amici per il suo popolo in difficoltà. Vennero dati ordini per la liberazione del profeta, ed Ebed-melech lo vide sguinzagliato. Questo ci incoraggia a presentarci con coraggio per Dio. Si nota in modo particolare la sua tenerezza per Geremia. Che cosa vediamo nei diversi personaggi di allora, se non lo stesso che vediamo nei diversi personaggi di oggi, cioè che i figli del Signore si conformano al suo esempio e i figli di Satana al loro padrone?

14 Versetti 14-28

Geremia non si fece pregare per ripetere gli avvertimenti, che sembravano solo mettere in pericolo la propria vita e accrescere la colpa del re, ma chiese se temeva di fare la volontà di Dio. Quanto meno gli uomini temono Dio, tanto più temono gli uomini; spesso non osano agire secondo il proprio giudizio e la propria coscienza.

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