Geremia 231 Capitolo 23 La restituzione degli ebrei alla loro terra Ger 23:1-8 La malvagità dei sacerdoti e dei profeti di Giuda, Il popolo esortato a non ascoltare le false promesse Ger 23:9-22 I pretendenti all'ispirazione minacciati Ger 23:23-32 Anche gli schernitori della vera profezia Ger 23:33-40 Versetti 1-8 Guai a coloro che si propongono di nutrire il popolo di Dio, ma non si preoccupano di fargli del bene! Ecco una parola di conforto per le pecore trascurate. Anche se è rimasto solo un resto del gregge di Dio, egli lo ritroverà e sarà ricondotto alle sue antiche dimore. Si parla di Cristo come di un ramo della famiglia di Davide. Egli stesso è giusto, e attraverso di lui tutto il suo popolo è reso giusto. Cristo spezzerà il potere usurpato di Satana. Tutta la discendenza spirituale di Abramo credente e di Giacobbe orante sarà protetta e sarà salvata dalla colpa e dal dominio del peccato. Nei giorni in cui Cristo governa l'anima, l'anima risiede a suo agio. Si parla qui di "Signore, nostra giustizia". Egli è così la nostra giustizia come nessuna creatura potrebbe esserlo. La sua obbedienza fino alla morte è la giustizia giustificativa dei credenti e il loro titolo alla felicità celeste. E la loro santificazione, come fonte di tutta la loro obbedienza personale, è l'effetto della loro unione con lui e dell'apporto di questo Spirito. Con questo nome ogni vero credente lo chiamerà e lo invocherà. Non abbiamo altro da invocare se non questo: Cristo è morto, anzi è risorto, e noi lo abbiamo preso come nostro Signore. Questa giustizia, che egli ha realizzato a soddisfazione della legge e della giustizia, diventa nostra; è un dono gratuito che ci è stato dato per mezzo dello Spirito di Dio, che ce la mette addosso, ce ne riveste, ci permette di impadronircene e di rivendicare un interesse in essa. "Il Signore, nostra giustizia" è un nome dolce per un peccatore convinto, per uno che ha sentito la colpa del peccato nella sua coscienza, ha visto il suo bisogno di quella giustizia e il valore di essa. Questa grande salvezza è molto più gloriosa di tutte le precedenti liberazioni della sua Chiesa. Possano le nostre anime essere riunite a Lui ed essere trovate in Lui. 9 Versetti 9-22 I falsi profeti di Samaria avevano illuso gli israeliti con le idolatrie; tuttavia il Signore considerava i falsi profeti di Gerusalemme come colpevoli di una malvagità più orribile, con la quale il popolo si lasciava andare al peccato. Questi falsi maestri sarebbero stati costretti a subire la parte più aspra dell'indignazione del Signore. Si facevano credere che non c'era nulla di male nel peccato, e lo praticavano di conseguenza; poi lo facevano credere agli altri. Chi è deciso a proseguire nelle vie del male, sarà giustamente costretto a credere a forti illusioni. Ma chi di loro aveva ricevuto una rivelazione di Dio o aveva compreso qualcosa della sua parola? Stava per arrivare il momento in cui avrebbero riflettuto con rimorso sulla loro follia e incredulità. L'insegnamento e l'esempio dei veri profeti portavano gli uomini al pentimento, alla fede e alla giustizia. I falsi profeti hanno portato gli uomini a riposare in forme e nozioni e a stare tranquilli nei loro peccati. Facciamo attenzione a non seguire l'iniquità. 23 Versetti 23-32 Gli uomini non possono essere nascosti all'occhio onniveggente di Dio. Non vedranno mai i giudizi che si preparano da soli? Considerino la grande differenza tra queste profezie e quelle pronunciate dai veri profeti del Signore. Non chiamino i loro sciocchi sogni oracoli divini. Le promesse di pace che questi profeti fanno non sono da paragonare alle promesse di Dio più di quanto lo sia la pula per il grano. Il cuore dell'uomo non ammutolito è come una roccia; se non viene fuso dalla parola di Dio come un fuoco, sarà fatto a pezzi da essa come un martello. Come possono essere a lungo al sicuro, o comunque tranquilli, coloro che hanno contro di loro un Dio dalla potenza onnipotente? La parola di Dio non è un messaggio morbido, cullante e ingannevole. E per la sua fedeltà può certamente essere distinta dalle false dottrine. 33 Versetti 33-40 Sono davvero miserabili coloro che sono abbandonati e dimenticati da Dio; e gli scherzi degli uomini ai giudizi di Dio non li scongiureranno. Dio aveva preso Israele come un popolo a lui vicino, ma ora sarà scacciato dalla sua presenza. È un segno di grande e audace empietà per gli uomini scherzare con le parole di Dio. Ogni parola oziosa e profana aumenterà il peso del peccatore nel giorno del giudizio, quando la vergogna eterna sarà la sua parte. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |