Geremia 20

1 Capitolo 20

Il destino di Pascur, che maltrattava il profeta Ger 20:1-6

Geremia si lamenta di essere utilizzato male Ger 20:7-13

Rimpiange di essere nato Ger 20:14-18

Versetti 1-6

Pascur colpì Geremia e lo mise alla gogna. Geremia rimase in silenzio finché Dio non gli mise in bocca una parola. A conferma di ciò, a Pascur viene dato il nome di "Paura da ogni parte". Si tratta di un uomo non solo in difficoltà, ma anche disperato; non solo in pericolo, ma con paura da ogni parte. I malvagi hanno grande paura dove non c'è paura, perché Dio può rendere il peccatore più audace un terrore per se stesso. E coloro che non vogliono sentire le loro colpe dai profeti di Dio, saranno costretti a sentirle dalla loro coscienza. Miserabile è l'uomo reso così un terrore per se stesso. I suoi amici lo abbandoneranno. Dio lo lascia vivere miseramente, perché sia un monumento della giustizia divina.

7 Versetti 7-13

Il profeta si lamenta dell'insulto e dell'offesa subiti. Ma il versetto Ger 20:7 si può leggere: "Tu mi hai persuaso e io sono stato persuaso". Tu eri più forte di me e mi hai sopraffatto con l'influenza del tuo Spirito su di me. Finché ci vediamo sulla via di Dio e del dovere, è una debolezza e una follia, quando incontriamo difficoltà e scoraggiamenti, desiderare di non averla mai intrapresa. Il profeta trovò la grazia di Dio potente in lui per mantenerlo nella sua attività, nonostante la tentazione di abbandonarla. Qualsiasi ferita ci sia stata fatta, dobbiamo lasciarla a quel Dio a cui appartiene la vendetta e che ha detto: "Io la ripagherò". Era così pieno del conforto della presenza di Dio, della protezione divina di cui godeva e della promessa divina da cui dipendeva, che incitò se stesso e gli altri a dare a Dio la gloria. Che il popolo di Dio apra la sua causa davanti a Lui, ed Egli gli permetterà di vedere la liberazione.

14 Versetti 14-18

Quando la grazia ha la meglio, è bene vergognarsi della nostra stoltezza, ammirare la bontà di Dio ed essere avvertiti di custodire il nostro spirito un'altra volta. Vedete quanto era forte la tentazione, sulla quale il profeta ha ottenuto la vittoria grazie all'assistenza divina! È arrabbiato perché il suo primo respiro non è stato l'ultimo. Pur ricordando che questi desideri non sono stati registrati perché noi potessimo pronunciarne di simili, possiamo trarne buoni insegnamenti. Vediamo quanto coloro che pensano di essere in piedi debbano fare attenzione a non cadere e pregare ogni giorno: "Non ci indurre in tentazione". Quanto è fragile, mutevole e peccaminoso l'uomo! Quanto sono sciocchi e innaturali i pensieri e i desideri del nostro cuore, quando cediamo al malcontento! Consideriamo Colui che ha sopportato la contraddizione dei peccatori contro di sé, per evitare di essere in qualsiasi momento stanchi e deboli di mente sotto le nostre prove minori.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia


     

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia


      


     

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata