Genesi 441 Capitolo 45 Il comportamento di Giuseppe per stare con i suoi fratelli e provare il loro affetto verso Beniamino Gen 45:1-17 La supplica di Giuda a Giuseppe Gen 45:18-34 Versetti 1-17 Giuseppe mise alla prova i suoi fratelli per vedere come trattavano Beniamino e se invidiavano o odiavano l'altro figlio di Rachele visto che già lo fecero una volta. Inoltre se avevano la stesso atteggiamento verso Giacobbe, loro padre, come avevano fatto. Trovando la coppa a Beniamino essi potevano rendere il pretesto per lasciarlo come schiavo. Ma non possiamo giudicare gli uomini per quello che fecero nel passato, né come si comporteranno in base al loro passato. Il servo li incolpò di essere stati ingrati verso Giuseppe ricambiando il bene col male e di avere stoltamente rubato una coppa di uso giornaliero la cui assenza sarebbe stata immediatamente notata, poiché così si legge: "Non è questa la coppa nella quale il mio signore beve e verso cui ha un particolare affetto e che avrebbe ricercato fino in capo al mondo? O, per mezzo della quale, lasciandola imprudentemente sulla tavola, avrebbe provato se eravate uomini onesti o no? Essi si gettarono a terra invocando la clemenza di Giuseppe e si appellarono alla giustizia divina, forse pensando all'offesa che essi avevano precedentemente fatto a Giuseppe, per la quale pensavano che Dio adesso gliene chiedeva conto. Anche nelle afflizioni dove pensiamo di avere fatto un torto agli uomini, dobbiamo ritenere che Dio è giusto e scopre il nostro peccato. 18 Versetti 18-34 Se Giuseppe fosse stato, come Giuda supponeva, completamente estraneo alla famiglia, egli non avrebbe che perseverato nei suoi ragionamenti e atteggiamenti da potente. Ma né Giacobbe né Beniamino necessitarono di alcun intercessore con Giuseppe poiché egli stesso li amava. La fedeltà di Giuda verso Beniamino, ora, nel suo dolore, fu ricompensata molto tempo dopo dalla tribù di Beniamino che si mantenne fedele alla tribù di Giuda, quando le altre tribù l'abbandonarono. L'apostolo, quando disserta della mediazione di Cristo, osserva che nostro Signore nacque dalla discendenza di Giuda, Eb 7:14, ed egli non solo ha interceduto per i trasgressori ma è diventato una sicurezza per loro, testimoniando con questo la sua preoccupazione sia per suo padre che per i suoi fratelli. Gesù, il grande archetipo di Giuseppe, umilia e prova il suo popolo perfino dopo che essi hanno avuto alcuni assaggi del suo amore. Egli porta i peccati alla loro mente in modo da umiliarsi, mostrare pentimento e provare quanto essi devono alla sua clemenza. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |