Genesi 241 Capitolo 24 La preoccupazione di Abraamo per il matrimonio di Isacco Gen 24:1-9 Il viaggio del servo di Abraamo in Mesopotamia, il suo incontro con Rebecca Gen 24:10-28 Rebecca e i suoi parenti acconsentono al matrimonio Gen 24:29-53 Il felice incontro e il matrimonio di Isacco e Rebecca Gen 24:54-67 Versetti 1-9 L'effetto del buon esempio, del buon insegnamento e del culto a Dio in una famiglia, generalmente si rispecchia anche nella pietà, nella fedeltà, nella prudenza e nell'affetto dei servi. Vivere in tali famiglie o avere tali domestici sono benedizioni di Dio che dovrebbe essere decisamente considerate e riconosciute con gratitudine. Non c'è una preoccupazione più grande e importante nella vita per noi stessi, per gli altri o per la chiesa di Dio di un matrimonio. Esso, perciò, deve essere intrapreso sempre con grande attenzione e prudenza, specialmente attenendosi alla volontà di Dio e pregando per il suo svolgimento e per la sua benedizione. Laddove i pii genitori non sono consultati e considerati, la benedizione di Dio non può essere attesa. I genitori, riguardo ai loro figli, dovrebbero ricercare con attenzione il benessere delle loro anime ed essere loro aiuto nel cammino verso il cielo. Osservate l'incarico che Abraamo diede a quel servo buono, uno che aveva il governo dei suoi beni, che era fedele e affettuoso con lui e con la sua famiglia già da tempo. Osservate anche come Abraamo ricordi il fatto che Dio lo aveva meravigliosamente chiamato fuori dalla terra della sua nascita mediante una chiamata di grazia e quindi ora non ha più dubbi sul fatto che Egli farà prosperare la sua causa affinché suo figlio non torni di nuovo in quella terra. Dio farà in modo che tutto finisca a nostro conforto se miriamo sinceramente alla sua gloria. 10 Versetti 10-28 Il servo di Abraamo devotamente riconobbe Dio. Dobbiamo in particolare affidare i nostri affari all'attenzione della Divina provvidenza. Egli chiese un segno, non perché pensava di volere smettere le ricerche, ma fu una preghiera affinché Dio fornisse una buona moglie al suo giovane padrone, e certamente fu una buona preghiera. La donna sarebbe dovuta essere semplice, attiva, modesta, allegra, pratica e ospitale. Qualunque sia la moda o il senso comune, la pietà ci dice che questi sono i requisiti corretti per una moglie e madre: primo, essere una compagna per suo marito, essere la guida nelle cure domestiche e avere fede per formare le menti dei figli. Quando il servo cercò una moglie per il suo padrone non andò in luoghi di divertimento e di piaceri peccaminosi, ma pregò di incontrarne una là, alla fonte dell'acqua, dove si aspetta di trovarne qualcuno che lavorasse onestamente. Egli pregò che Dio volesse compiacersi di rendere questa via piana e chiara davanti a lui. I nostri tempi sono nella mano di Dio, non solo gli eventi stessi, ma anche i loro tempi. Dobbiamo fare attenzione ad insistere su ciò che Dio vuole anche se un evento può indebolire la nostra fede anziché rafforzarla. Ma Dio fece in modo di rendere tutto subito chiaro. Rebecca, sotto ogni aspetto, rispondeva alle caratteristiche che egli cercava nella donna che sarebbe stata la moglie del suo padrone. Quando ella venne alla fontana, attinse e riempì il suo secchio e fece subito come se dovesse andare a casa. Rebecca non si fermò a curiosare su quello strano uomo con i cammelli, ma si curò dei suoi affari e non volle distrarsi dai suoi compiti se non per l'opportunità di potere fare del bene. Ella non si mise a parlare con lui per curiosità o per confidenza ma gli rispose con modestia. Essendo stato soddisfatto per il fatto che il Signore ascoltò la sua preghiera, egli diede alla donna alcuni ornamenti come si usa nei paesi orientali, domandando allo stesso tempo di conoscere i parenti di lei. Venuto a conoscenza che ella apparteneva alla parentela del suo padrone, il servo inchinò la testa e adorò benedicendo Dio. Le sue parole furono rivolte al Signore e Rebecca sentendosi nominare capì chi egli era e da dove veniva. 29 Versetti 29-53 La preparazione del matrimonio tra Isacco e Rebecca è stato dettagliatamente descritta. Notiamo la provvidenza di Dio negli eventi comuni della vita umana e nell'esercizio della prudenza e delle altre grazie. Labano parlò al servo di Abraamo, ma non lo fece finché egli non vide l'orecchino e il braccialetto nelle mani di sua sorella. Conosciamo il carattere di Labano, la sua condotta successiva e si può pensare che egli lo abbia generosamente intrattenuto perché sperava di potere essere da lui ben ricompensato. Il servo era intento però nello svolgimento dei suoi compiti. Sebbene fosse in viaggio e capitato in una casa ospitale, egli non avrebbe mangiato finché non avesse terminato il suo compito. Lavorare per il raggiungimento di fini onesti e santi, sia per Dio che per gli uomini, dovrebbe essere da noi preferito al cibo: la carne e la bevanda del nostro Salvatore furono fare la volontà di Dio, Giov. 4:34. Il servo riferì a Labano il compito che il suo padrone gli aveva affidato e le motivazioni e collegando quel che era avvenuto alla ulteriore proposta vide la dimostrazione del dito di Dio in esso. Quegli eventi che possono sembrarci frutto di una scelta, del caso o della fortuna, non accadono senza Dio. Questo non ci impedisce, ma anzi piuttosto ci incoraggia ad usare tutti i mezzi leciti per raggiungere i nostri buoni fini. Essi liberamente e allegramente condivisero la proposta e ogni cosa risulta essere buona quando proviene dal Signore. Il servo di Abramo riconobbe con gratitudine il buon successo che egli aveva ottenuto. Egli era un uomo umile e gli umili non si vergognano in tutte le situazioni della vita che possono accadere. Tutte le nostre preoccupazioni temporali sono dolci se viste alla luce della fede. 54 Versetti 54-67 Il servo di Abraamo, come colui che scelse prima il dovere e poi il piacere, stava affrettandosi per tornare a casa. L'indugio e la perplessità non albergano nell'uomo buono che è fedele al suo dovere. Come i figli non devono sposarsi senza il consenso dei loro genitori, così anche i genitori non devono sposarli senza il loro. Rebecca acconsentì non solo ad andare, ma a partire immediatamente. La bontà del carattere di Rebecca dimostra che non c'era niente di male nelle sue risposte, sebbene questo non è accettabile secondo gli usi dei nostri giorni. Pensiamo e speriamo che Rebecca avesse un tale concetto della religione e di devozione alla famiglia che le permettesse di andare, come fece prontamente e di dimenticate la sua gente e la casa di suo padre. I suoi parenti la congedarono con auguri sinceri e benedissero Rebecca. Quando i nostri familiari stanno entrando in una nuovo stato di vita, dobbiamo pregare per loro e raccomandarli al beneficio e alla grazia di Dio. Isacco era molto affaccendato quando incontrò Rebecca. Egli era uscito per gustare quella sera silenziosa e quel posto solitario con l'intenzione di meditare e pregare: esercizi divini per mezzo dei quali conversiamo con Dio e gli apriamo i nostri cuori. Le anime sante amano il ritirarsi e ci farà del bene stare spesso in solitudine, se quel tempo è impiegato bene. Noi non siamo mai soli in solitudine. Osservate che figlio affettuoso fu Isacco: era tre anni che sua madre era morta e tuttavia egli fino a ora non si consolava. Vedete anche che marito affettuoso che fu per sua moglie. I figli sottomessi promettono di rivelarsi mariti affettuosi e colui che vive la gioventù con onore, probabilmente farà lo stesso in seguito. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |