Genesi 211 Capitolo 21 Nascita di Isacco, l'allegria di Sara Gen 21:1-8 Ismaele deride Isacco Gen 21:9-13 Agar e Ismaele sono cacciati, essi sono risollevati e consolati da un angelo Gen 21:14-21 Il patto di Abimelec con Abramo Gen 21:22-34 Versetti 1-8 Nel Vecchio Testamento non molti vennero al mondo con grandi aspettative come Isacco. Egli fu, sotto questo aspetto, una specie di Cristo, la cui Discendenza Iddio Santo promise da lungo tempo assieme all'invio di uomini santi. Egli nacque secondo la promessa al tempo stabilito da Dio. Le benedizioni promesse da Dio si realizzano solo nel momento in cui Egli vuole e nel tempo più opportuno. Isacco vuole dire "risata" e c'era una buona ragione per aver ricevuto questo nome (vedi Genesi 17:17 e Genesi 18:13). Quando il Sole del conforto splende sull'anima è bene ricordare quanto è dolce quel giorno in cui riceviamo avvisaglie di consolazione. Quando Sara ricevette la promessa, ella invece rise per incredulità e a causa di dubbio. Quando Dio ci dà quella provvidenza che pensavamo ormai di non ricevere più, dobbiamo ricordare con dolore e con vergogna i momenti di mancanza di fede nella sua potenza e nella sua promessa. Questa clemenza riempì Sara di allegria e di meraviglia. I favori di Dio al popolo dell'alleanza sorpassano ogni pensiero e ogni aspettativa: chi potrebbe immaginare che egli farà tanto per quelli che meritano così poco, anzi per quelli che meriterebbero tanto male? Chi l'avrebbe mai detto che Dio avrebbe mandato suo Figlio a morire per noi, il suo Spirito a santificarci e i suoi angeli ad assisterci? Chi l'avrebbe mai detto che i grandi peccati sarebbero stati perdonati, le povere offerte accettate e noi, vermi senza valore, resi degni dell'Alleanza? Troviamo qui un breve racconto dell'infanzia di Isacco. Dio, benedicendo l'allattamento dei bambini e custodendoli dai pericoli nell'età infantile, ci dimostra attraverso questi esempi, la cura e la tenerezza della Provvidenza divina (Vedete Sal. 22:9-10 e Osea 11:1-2). 9 Versetti 9-13 Non trascuriamo mai l'insegnamento di questa storia familiare che consiste nel non dormire mai nei privilegi o nelle nostre azioni e ricerchiamo, invece, le benedizioni della nuova Alleanza tramite la fede nella sua divina onnipotenza. La condotta di Ismaele fu sanzionata per aver disprezzato in modo profano l'Alleanza e la promessa con malizia contro Isacco. Dio prende nota di quello che dicono e fanno i bambini nei loro giochi e gli renderà conto se essi dicono o fanno del male, sebbene i loro genitori non lo facciano. Beffeggiare è un grande peccato e provoca molto Dio. I figli del patto devono aspettarsi di essere derisi. Abraamo è stato afflitto dal comportamento scorretto di Ismaele e Sara richiese una punizione molto grave. Ma Dio, dimostrando che Isacco doveva essere il padre della Discendenza promessa, mandò via Ismaele affinché non corrompesse il suo comportamento e provasse a impossessarsi dei diritti di Isacco. Il seme del patto di Abraamo doveva essere un popolo messo a parte, non unito a coloro che erano fuori dal patto: Sara non pensò molto a questo, ma comunque Dio accondiscese giustamente a ciò che ella disse. 14 Versetti 14-21 Se Agar e Ismaele si fossero comportati bene in casa di Abraamo, essi avrebbero potuto continuare a dimorare là, ma essi vennero puniti a ragione. Abusando dei privilegi noi ne veniamo privati. Quelli che non sanno apprezzare le cose, conosceranno il valore della provvidenza desiderandole proprio nel momento del bisogno. Essi furono nei guai del deserto. Non ci è detto se le loro provviste finirono o se Abraamo li mandò via senza denaro, ma l'acqua finì e, avendo smarrito la strada, a causa di quel clima caldo Ismaele venne presto assalito dalla fatica e dalla sete. Dio è sempre a disposizione per aiutarci quando siamo in difficoltà e non ci abbatte ma aumenta i nostri sforzi per aiutarci. La promessa divina che riguarda il figlio è qui ripetuta come se Agar dovesse darsi da fare per andare incontro al Signore. La nostra preoccupazione deve essere rivolta ai bambini e ai giovani considerando quale grande uso Dio vorrà farne di loro. L'angelo la indirizza a una provvista lì presente. Tanti hanno motivo di consolarsi ma sono giorno dopo giorno nel dispiacere proprio perché non riescono a vedere il conforto. C'è infatti la benedizione dell'acqua a portata di mano grazie al patto di grazia, ma essi non ne sono consapevoli. Lo diventano invece quando Dio stesso apre i loro occhi per fargli vedere che hanno toccato il fondo e presentargli il rimedio. Paran era un posto selvaggio, adatto ad un uomo selvaggio come Ismaele. Quelli che nascono secondo la carne hanno da fare con il deserto di questo mondo, mentre i figli della promessa vanno verso la terra di Canaan divina e non riposano finché sono in questo mondo. Tuttavia Dio era con il ragazzo e questa era la sua benedizione. 22 Versetti 22-34 Abimelec era sicuro che le promesse di Dio si sarebbero adempiute in Abraamo. È saggio stare uniti a quelli che sono benedetti da Dio e dobbiamo ripagare i favori di coloro che sono stati gentili con noi. Le sorgenti di acqua sono scarse e di valore nei paesi orientali. Abraamo si diede da fare per meritare il suo titolo a lo fece per evitare dispute in futuro. Un uomo giusto agirà prontamente e giustamente non appena sa di avere fatto un torto a qualcuno. Trovandosi adesso con un buon vicinato Abraamo stette in quel luogo un bel po'. Egli non solo fece un'aperta professione della sua fede, ma ne fece pure una pratica costante. Egli vi invocò il nome del Signore come il Dio eterno e probabilmente il boschetto egli piantò era il suo luogo di preghiera. Abraamo rese il suo culto pubblico in modo che anche i suoi vicini potessero unirsi a lui. I buoni dovrebbero fare tutto ciò che è possibile per renderli simili a loro. Dovunque soggiorniamo non dobbiamo trascurare, né vergognarci del nostro culto a Jehova. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |