Esodo 6:2-9:35

L'Eterno rinnova la promessa della liberazione
6:2 E Dio parlò a Mosè, e gli disse: 3 'Io sono l'Eterno, e apparii ad Abrahamo, ad Isacco e a Giacobbe, come l'Iddio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro sotto il mio nome di Eterno. 4 Stabilii pure con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di Canaan, il paese dei loro pellegrinaggi, nel quale soggiornavano. 5 Ed ho anche udito i gemiti de' figliuoli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù, e mi son ricordato del mio patto. 6 Perciò di' ai figliuoli d'Israele: Io sono l'Eterno, vi sottrarrò ai duri lavori di cui vi gravano gli Egiziani, vi emanciperò dalla loro schiavitù, e vi redimerò con braccio steso e con grandi giudizi. 7 E vi prenderò per mio popolo, e sarò vostro Dio; e voi conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. 8 E v'introdurrò nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo darò come possesso ereditario: io sono l'Eterno'. 9 E Mosè parlò a quel modo ai figliuoli d'Israele; ma essi non dettero ascolto a Mosè, a motivo dell'angoscia dello spirito loro e della loro dura schiavitù. 10 E l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 11 'Va', parla a Faraone re d'Egitto, ond'egli lasci uscire i figliuoli d'Israele dal suo paese'. 12 Ma Mosè parlò nel cospetto dell'Eterno, e disse: 'Ecco, i figliuoli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come dunque darebbe Faraone ascolto a me che sono incirconciso di labbra?' 13 E l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, e comandò loro d'andare dai figliuoli d'Israele e da Faraone re d'Egitto, per trarre i figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto.

Genealogia di Mosè e di Aaronne
14 Questi sono i capi delle loro famiglie. Figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele: Henoc e Pallu, Hetsron e Carmi. Questi sono i rami dei Rubeniti. - 15 Figliuoli di Simeone: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsochar e Saul, figliuolo della Cananea. Questi sono i rami dei Simeoniti. - 16 Questi sono i nomi dei figliuoli di Levi, secondo le loro generazioni: Gherson, Kehath e Merari. E gli anni della vita di Levi furono centotrentasette. - 17 Figliuoli di Gherson: Libni e Scimei, con le loro diverse famiglie. - 18 Figliuoli di Kehath: Amram, Jitshar, Hebron e Uziel. E gli anni della vita di Kehath furono centotrentatre. - 19 Figliuoli di Merari: Mahli e Musci. Questi sono i rami dei Leviti, secondo le loro generazioni. 20 Or Amram prese per moglie Iokebed, sua zia; ed ella gli partorì Aaronne e Mosè. E gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. - 21 Figliuoli di Jitshar: Kore, Nefeg e Zicri. - 22 Figliuoli di Uziel: Mishael, Eltsafan e Sitri. - 23 Aaronne prese per moglie Elisceba, figliuola di Amminadab, sorella di Nahashon; ed ella gli partorì Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar. - 24 Figliuoli di Kore: Assir, Elkana e Abiasaf. Questi sono i rami dei Koriti. - 25 Eleazar, figliuolo d'Aaronne, prese per moglie una delle figliuole di Putiel; ed ella gli partorì Fineas. Questi sono i capi delle famiglie dei Leviti nei loro diversi rami. 26 E questo è quell'Aaronne e quel Mosè ai quali l'Eterno disse: 'Fate uscire i figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto, spartiti nelle loro schiere'. 27 Essi son quelli che parlarono a Faraone re d'Egitto, per trarre i figliuoli d'Israele dall'Egitto: sono quel Mosè e quell'Aaronne. 28 Or avvenne, allorché l'Eterno parlò a Mosè nel paese d'Egitto, 29 che l'Eterno disse a Mosè: 'Io sono l'Eterno: di' a Faraone, re d'Egitto, tutto quello che dico a te'. 30 E Mosè rispose, nel cospetto dell'Eterno: 'Ecco, io sono incirconciso di labbra; come dunque Faraone mi porgerà egli ascolto?'

Iddio ordina di nuovo a Mosè di recarsi da Faraone
7:1 L'Eterno disse a Mosè: 'Vedi, io ti ho stabilito come Dio per Faraone, e Aaronne tuo fratello sarà il tuo profeta. 2 Tu dirai tutto quello che t'ordinerò, e Aaronne tuo fratello parlerà a Faraone, perché lasci partire i figliuoli d'Israele dal suo paese. 3 E io indurerò il cuore di Faraone, e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. 4 E Faraone non vi darà ascolto; e io metterò la mia mano sull'Egitto, e farò uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figliuoli d'Israele, mediante grandi giudizi. 5 E gli Egiziani conosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò steso la mia mano sull'Egitto e avrò tratto di mezzo a loro i figliuoli d'Israele'. 6 E Mosè e Aaronne fecero così; fecero come l'Eterno avea loro ordinato. 7 Or Mosè aveva ottant'anni e Aaronne ottantatre, quando parlarono a Faraone.

I magi imitano i miracoli di Mosè
8 L'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 9 'Quando Faraone vi parlerà e vi dirà: Fate un prodigio! tu dirai ad Aaronne: Prendi il tuo bastone, gettalo davanti a Faraone, e diventerà un serpente'. 10 Mosè ed Aaronne andaron dunque da Faraone, e fecero come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne gettò il suo bastone davanti a Faraone e davanti ai suoi servitori, e quello diventò un serpente. 11 Faraone a sua volta chiamò i savi e gl'incantatori; e i magi d'Egitto fecero anch'essi lo stesso, con le loro arti occulte. 12 Ognun d'essi gettò il suo bastone, e i bastoni diventaron serpenti; ma il bastone d'Aaronne inghiottì i bastoni di quelli. 13 E il cuore di Faraone s'indurò, ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto.

Prima piaga: l'acqua mutata in sangue
14 L'Eterno disse a Mosè: 'Il cuor di Faraone è ostinato; 15 egli rifiuta di lasciar andare il popolo. Va' da Faraone domani mattina; ecco, egli uscirà per andare verso l'acqua; tu sta' ad aspettarlo sulla riva del fiume, e prendi in mano il bastone ch'è stato mutato in serpente. 16 E digli: L'Eterno, l'Iddio degli Ebrei, m'ha mandato da te per dirti: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva nel deserto; ed ecco, fino ad ora, tu non hai ubbidito. 17 Così dice l'Eterno: Da questo conoscerai che io sono l'Eterno; ecco, io percoterò col bastone che ho in mia mano le acque che son nel fiume, ed esse saran mutate in sangue. 18 E il pesce ch'è nel fiume morrà, e il fiume sarà ammorbato, e gli Egiziani avranno ripugnanza a bere l'acqua del fiume'. 19 E l'Eterno disse a Mosè: 'Di' ad Aaronne: Prendi il tuo bastone, e stendi la tua mano sulle acque dell'Egitto, sui loro fiumi, sui loro rivi, sui loro stagni e sopra ogni raccolta d'acqua; essi diventeranno sangue, e vi sarà sangue per tutto il paese d'Egitto, perfino ne' recipienti di legno e ne' recipienti di pietra'. 20 Mosè ed Aaronne fecero come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne alzò il bastone, e in presenza di Faraone e in presenza dei suoi servitori percosse le acque ch'erano nel fiume; e tutte le acque ch'erano nel fiume furon cangiate in sangue. 21 E il pesce ch'era nel fiume morì; e il fiume fu ammorbato, sì che gli Egiziani non potevan bere l'acqua del fiume; e vi fu sangue per tutto il paese d'Egitto. 22 E i magi d'Egitto fecero lo stesso con le loro arti occulte; e il cuore di Faraone s'indurò ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto. 23 E Faraone, volte ad essi le spalle, se ne andò a casa sua, e neanche di questo fece alcun caso. 24 E tutti gli Egiziani fecero degli scavi ne' pressi del fiume per trovare dell'acqua da bere, perché non potevan bere l'acqua del fiume. 25 E passaron sette interi giorni, dopo che l'Eterno ebbe percosso il fiume.

Seconda piaga: le rane
8:1 Poi l'Eterno disse a Mosè: 'Va' da Faraone, e digli: Così dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo perché mi serva. 2 E se rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpirò tutta l'estensione del tuo paese col flagello delle rane; 3 e il fiume brulicherà di rane, che saliranno ed entreranno nella tua casa, nella camera ove dormi, sul tuo letto, nelle case de' tuoi servitori e fra il tuo popolo, ne' tuoi forni e nelle tue madie. 4 E le rane assaliranno te, il tuo popolo e tutti i tuoi servitori'. 5 E l'Eterno disse a Mosè: 'Di' ad Aaronne: Stendi la tua mano col tuo bastone sui fiumi, sui rivi e sugli stagni e fa salir le rane sul paese d'Egitto'. 6 E Aaronne stese la sua mano sulle acque d'Egitto, e le rane salirono e coprirono il paese d'Egitto. 7 E i magi fecero lo stesso con le loro arti occulte, e fecero salire le rane sul paese d'Egitto. 8 Allora Faraone chiamò Mosè ed Aaronne e disse loro: 'Pregate l'Eterno che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascerò andare il popolo, perché offra sacrifizi all'Eterno'. 9 E Mosè disse a Faraone: 'Fammi l'onore di dirmi per quando io devo chiedere, nelle mie supplicazioni per te, per i tuoi servitori e per il tuo popolo, che l'Eterno distrugga le rane intorno a te e nelle tue case, e non ne rimanga se non nel fiume'. 10 Egli rispose: 'Per domani'. E Mosè disse: 'Sarà fatto come tu dici, affinché tu sappia che non v'è alcuno pari all'Eterno, ch'è il nostro Dio. 11 E le rane s'allontaneranno da te, dalle tue case, dai tuoi servitori e dal tuo popolo; non ne rimarrà che nel fiume'. 12 Mosè ed Aaronne uscirono da Faraone; e Mosè implorò l'Eterno relativamente alle rane che aveva inflitte a Faraone. 13 E l'Eterno fece quello che Mosè avea domandato, e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. 14 Le radunarono a mucchi e il paese ne fu ammorbato. 15 Ma quando Faraone vide che v'era un po' di respiro, si ostinò in cuor suo, e non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto.

Terza piaga: le zanzare
16 E l'Eterno disse a Mosè: 'Di' ad Aaronne: Stendi il tuo bastone e percuoti la polvere della terra, ed essa diventerà zanzare per tutto il paese d'Egitto'. 17 Ed essi fecero così. Aaronne stese la mano col suo bastone, percosse la polvere della terra, e ne vennero delle zanzare sugli uomini e sugli animali; tutta la polvere della terra diventò zanzare per tutto il paese d'Egitto. 18 E i magi cercarono di far lo stesso coi loro incantesimi per produrre le zanzare, ma non poterono. Le zanzare furon dunque sugli uomini e sugli animali. 19 Allora i magi dissero a Faraone: 'Questo è il dito di Dio'. Ma il cuore di Faraone s'indurò ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto.

Quarta piaga: le mosche velenose
20 Poi l'Eterno disse a Mosè: 'Alzati di buon mattino, e presentati a Faraone. Ecco, egli uscirà per andar verso l'acqua; e digli: Così dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva. 21 Se no, se non lasci andare il mio popolo, ecco io manderò su te, sui tuoi servitori, sul tuo popolo e nelle tue case, le mosche velenose; le case degli Egiziani saran piene di mosche velenose e il suolo su cui stanno ne sarà coperto. 22 Ma in quel giorno io farò eccezione del paese di Goscen, dove abita il mio popolo; e quivi non ci saranno mosche, affinché tu sappia che io, l'Eterno, sono in mezzo al paese. 23 E io farò una distinzione fra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo miracolo'. 24 E l'Eterno fece così; e vennero grandi sciami di mosche velenose in casa di Faraone e nelle case dei suoi servitori; e in tutto il paese d'Egitto la terra fu guasta dalle mosche velenose.

Faraone, dopo aver promesso di lasciar andare il popolo, s'ostina di nuovo
25 Faraone chiamò Mosè ed Aaronne e disse: 'Andate, offrite sacrifizi al vostro Dio nel paese'. 26 Ma Mosè rispose: 'Non si può far così; poiché offriremmo all'Eterno, ch'è l'Iddio nostro, dei sacrifizi che sono un abominio per gli Egiziani. Ecco, se offrissimo sotto i loro occhi dei sacrifizi che sono un abominio per gli Egiziani, non ci lapiderebbero essi? 27 Andremo tre giornate di cammino nel deserto, e offriremo sacrifizi all'Eterno, ch'è il nostro Dio, com'egli ci ordinerà'. 28 E Faraone disse: 'Io vi lascerò andare, perché offriate sacrifizi all'Eterno, ch'è il vostro Dio, nel deserto; soltanto, non andate troppo lontano; pregate per me'. 29 E Mosè disse: 'Ecco, io esco da te e pregherò l'Eterno, e domani le mosche s'allontaneranno da Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; soltanto, Faraone non si faccia più beffe, impedendo al popolo d'andare a offrir sacrifizi all'Eterno'. 30 E Mosè uscì dalla presenza di Faraone, e pregò l'Eterno. 31 E l'Eterno fece quel che Mosè domandava, e allontanò le mosche velenose da Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; non ne restò neppur una. 32 Ma anche questa volta Faraone si ostinò in cuor suo, e non lasciò andare il popolo.

Quinta piaga: la mortalità del bestiame
9:1 Allora l'Eterno disse a Mosè: 'Va' da Faraone, e digli: Così dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; 2 che se tu rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, 3 ecco, la mano dell'Eterno sarà sul tuo bestiame ch'è nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sui buoi e sulle pecore; ci sarà una tremenda mortalità. 4 E l'Eterno farà distinzione fra il bestiame d'Israele ed il bestiame d'Egitto; e nulla morrà di tutto quello che appartiene ai figliuoli d'Israele'. 5 E l'Eterno fissò un termine, dicendo: 'Domani, l'Eterno farà questo nel paese'. 6 E l'indomani l'Eterno lo fece, e tutto il bestiame d'Egitto morì; ma del bestiame dei figliuoli d'Israele neppure un capo morì. 7 Faraone mandò a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degl'Israeliti era morto. Ma il cuore di Faraone fu ostinato, ed ei non lasciò andare il popolo.

Sesta piaga: le ulceri
8 E l'Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: 'Prendete delle manate di cenere di fornace, e la sparga Mosè verso il cielo, sotto gli occhi di Faraone. 9 Essa diventerà una polvere che coprirà tutto il paese d'Egitto, e produrrà delle ulceri germoglianti pustole sulle persone e sugli animali, per tutto il paese d'Egitto'. 10 Ed essi presero della cenere di fornace, e si presentarono a Faraone; Mosè la sparse verso il cielo, ed essa produsse delle ulceri germoglianti pustole sulle persone e sugli animali. 11 E i magi non poteron stare dinanzi a Mosè, a motivo delle ulceri, perché le ulceri erano addosso ai magi come addosso a tutti gli Egiziani. 12 E l'Eterno indurò il cuor di Faraone, ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne come l'Eterno avea detto a Mosè.

Settima piaga: la grandine
13 Poi l'Eterno disse a Mosè: 'Levati di buon mattino, presentati a Faraone, e digli: Così dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; 14 poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu conosca che non c'è nessuno simile a me su tutta la terra. 15 Che se ora io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato di sulla terra. 16 Ma no; io t'ho lasciato sussistere per questo: per mostrarti la mia potenza, e perché il mio nome sia divulgato per tutta la terra. 17 E ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare? 18 Ecco, domani, verso quest'ora, io farò cadere una grandine così forte, che non ce ne fu mai di simile in Egitto, da che fu fondato, fino al dì d'oggi. 19 Or dunque manda a far mettere al sicuro il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. La grandine cadrà su tutta la gente e su tutti gli animali che si troveranno per i campi e non saranno stati raccolti in casa, e morranno'. 20 Fra i servitori di Faraone, quelli che temettero la parola dell'Eterno fecero rifugiare nelle case i loro servitori e il loro bestiame; 21 ma quelli che non fecero conto della parola dell'Eterno, lasciarono i loro servitori e il loro bestiame per i campi. 22 E l'Eterno disse a Mosè: 'Stendi la tua mano verso il cielo, e cada grandine in tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d'Egitto'. 23 E Mosè stese il suo bastone verso il cielo; e l'Eterno mandò tuoni e grandine, e del fuoco s'avventò sulla terra; e l'Eterno fece piovere grandine sul paese d'Egitto. 24 Così ci fu grandine e fuoco guizzante del continuo tra la grandine; e la grandine fu così forte, come non ce n'era stata di simile in tutto il paese d'Egitto, da che era diventato nazione. 25 E la grandine percosse, in tutto il paese d'Egitto, tutto quello ch'era per i campi: uomini e bestie; e la grandine percosse ogni erba de' campi e fracassò ogni albero della campagna. 26 Solamente nel paese di Goscen, dov'erano i figliuoli d'Israele, non cadde grandine.

Faraone s'umilia e poi si ostina di nuovo
27 Allora Faraone mandò a chiamare Mosè ed Aaronne, e disse loro: 'Questa volta io ho peccato; l'Eterno è giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. 28 Pregate l'Eterno perché cessino questi grandi tuoni e la grandine: e io vi lascerò andare, e non sarete più trattenuti'. 29 E Mosè gli disse: 'Come sarò uscito dalla città, protenderò le mani all'Eterno; i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, affinché tu sappia che la terra è dell'Eterno. 30 Ma quanto a te e ai tuoi servitori, io so che non avrete ancora timore dell'Eterno Iddio'. 31 Ora il lino e l'orzo erano stati percossi, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; 32 ma il grano e la spelda non furon percossi, perché sono serotini. 33 Mosè dunque, lasciato Faraone, uscì di città, protese le mani all'Eterno, e i tuoni e la grandine cessarono, e non cadde più pioggia sulla terra. 34 E quando Faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni eran cessati, continuò a peccare, e si ostinò in cuor suo: lui e i suoi servitori. 35 E il cuor di Faraone s'indurò, ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele, come l'Eterno avea detto per bocca di Mosè.

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