Ecclesiaste 11

1 Capitolo 11

Esortazione alla liberalità Ec 11:1-6

Un monito per prepararsi alla morte, e ai giovani di dedicarsi a Dio Ec 11:7-10

Versetti 1-6

Salomone incita i ricchi a fare del bene agli altri. Dai generosamente, anche se può sembrare buttato via e ha perso. Dai a molti. Non ti scusare di non aver fatto del bene, ma di quello che ancora ne hai da fare. Non è perduto, ma conservato. Abbiamo ragione di non essere apprezzati, perché siamo in un modo malvagio, ma è saggezza fare del bene nel giorno della prosperità. Le ricchezze non sono utili, se non beneficiamo gli altri. Ogni uomo deve operare per essere una benedizione in quel luogo in cui la provvidenza di Dio lo vuole. Dovunque siamo possiamo trovare una buona opera da fare, se l'abbiamo in cuore. Se cominciamo ad ingrandire ogni piccola difficoltà, a fare tante obiezioni iniziali e a inventarci le difficoltà, non andremo mai avanti, tanto meno iniziare la nostra opera. I venti e le nubi di tribolazione sono permesse dalla mano di Dio per provarci. L'opera di Dio è sempre in accordo con la sua parola, sebbene ci crediamo o no. E abbiamo fiducia in Dio che provvederà a noi, senza bisogno di essere in ansia o inquieti. Non stanchiamoci di far il bene, perché a tempo dovuto, il tempo di Dio, si mieterà, (Galati 6:9).

7 Versetti 7-10

La vita è bella per tutti: è dolce per i cattivi, perché hanno la loro ricompensa in questa vita, ma è bella anche per i buoni, perché è il tempo di preparazione per una vita migliore. Ecco un avviso di pensare alla morte, anche quando la vita è molto gradevole. Salomone ora si rivolge ai giovani. Essi hanno la possibilità di perseguire ogni piacere. Ma seguire i vostri desideri comporta la certezza che Dio te ne chiederà conto in giudizio. Quanti danno libero sfogo ad ogni appetito e corrono verso ogni piacere vizioso! Ma Dio registra ogni pensiero e desiderio peccaminoso, ogni parola inutile e cattiva. Se essi vogliono evitare rimorsi e terrori, se vogliono avere speranza e conforto sul letto di morte, se essi vogliono fuggire la miseria e le sue conseguenze, che si ricordino della vanità dei piaceri giovanili. È evidente che lo stesso Salomone condanna i piaceri del peccato. Il suo scopo è quello di richiamare i giovani a gioie più pure e durature. Questo non è linguaggio per un riluttante giovane amante dei piaceri, perché lui non può accettarli, ma solo per chi, ricevuto un miracolo di misericordia, è stato riportato nella retta e sicura via. Egli vorrebbe convincere i giovani a provare a ritirarsi da una via sbagliata, ma solo pochi riescono. Se i giovani vogliono vivere una vita di vera felicità e assicurarsi la felicità eterna, che si ricordino del loro Creatore nei giorni della giovinezza.

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