2Re 3

1 Capitolo 3

Ieoram, re di Israele 2R 3:1-5

Guerra con Moab, intercessione di Eliseo 2R 3:6-19

Acqua fornita, Moab sconfitto 2R 3:20-27

Versetti 1-5

Ieoram si avvide del giudizio di Dio e tolse l'immagine di Baal, ma mantenne il culto dei vitelli. Non si pentono e non si ravvedono veramente coloro che si separano solo dai peccati che perdono, ma continuano ad amare i peccati che pensano di guadagnare.

6 Versetti 6-19

Il re d'Israele lamenta la loro angoscia e il pericolo in cui si trovavano. Ha chiamato a raccolta questi re, ma ne fa carico alla Provvidenza. Così la stoltezza dell'uomo perverte la sua strada e il suo cuore si agita contro il Signore, Pr 19:3. È stato bene che Giosafat abbia chiesto al Signore ora, ma sarebbe stato molto meglio se l'avesse fatto prima di intraprendere la guerra. Gli uomini buoni a volte trascurano il loro dovere, finché la necessità e l'afflizione non li spingono a farlo. Le persone malvagie spesso stanno meglio per l'amicizia e la compagnia dei santi. Per mettere alla prova la loro fede e la loro obbedienza, Eliseo chiede loro di riempire la valle di fosse per ricevere l'acqua. Coloro che si aspettano le benedizioni di Dio devono scavare delle vasche da riempire con la pioggia, come nella valle di Baca, e fare così anche di quella un pozzo, Sal 84:6. Non c'è bisogno di chiedere da dove provenga l'acqua. Dio non è legato a cause secondarie. Coloro che cercano sinceramente la rugiada della grazia di Dio, la avranno e saranno resi più che vincitori.

20 Versetti 20-27

È una benedizione essere favoriti dalla compagnia di coloro che hanno potere presso Dio e possono prevalere con le loro preghiere. Un regno può essere sostenuto e prosperare grazie alle ferventi preghiere di coloro che sono cari a Dio. Che si possa avere la massima considerazione per coloro che sono più preziosi per Lui. Quando i peccatori dicono "Pace, pace", la distruzione li assale: la disperazione seguirà la loro folle presunzione. Al servizio di Satana e su suo suggerimento sono state compiute azioni così orribili da far rabbrividire i sentimenti naturali del cuore, come il sacrificio del figlio da parte del re di Moab. È bene non spingere all'estremo gli uomini peggiori; dovremmo piuttosto lasciarli al giudizio di Dio.

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