2Re 181 Capitolo 18 Il buon regno di Ezechia in Giuda, l'idolatria 2R 18:1-8 Sennacherib invade Giuda 2R 18:9-16 Le bestemmie di Rabsaché 2R 18:17-37 Versetti 1-8 Ezechia era un vero figlio di Davide. Altri fecero ciò che era giusto, ma non come Davide. Non supponiamo che quando i tempi e gli uomini sono cattivi, debbano necessariamente peggiorare; non è così: dopo molti re cattivi, Dio ne ha suscitato uno come Davide. Il serpente di bronzo era stato conservato con cura, come ricordo della bontà di Dio verso i loro padri nel deserto; ma era ozioso e malvagio bruciare incenso su di esso. Tutti gli aiuti alla devozione, non giustificati dalla Parola di Dio, interrompono l'esercizio della fede; portano sempre alla superstizione e ad altri mali pericolosi. La natura umana perverte ogni cosa di questo tipo. La vera fede non ha bisogno di questi aiuti; la Parola di Dio, meditata e pregata quotidianamente, è tutto l'aiuto esteriore di cui abbiamo bisogno. 9 Versetti 9-16 La discesa di Sennacherib su Giuda fu una grande calamità per quel regno, con la quale Dio volle provare la fede di Ezechia e castigare il popolo. L'avversione segreta, l'ipocrisia e la tiepidezza del numero richiedono una correzione; tali prove purificano la fede e la speranza dei retti e li portano alla semplice dipendenza da Dio. 17 Versetti 17-37 Rabsaché cerca di convincere i Giudei che non è servito a nulla resistere. Qual è la fiducia in cui confidi? Sarebbe bene che i peccatori si sottomettessero alla forza di questo argomento, nel cercare la pace con Dio. È quindi nostra saggezza cedere a lui, perché è vano contendere con lui: qual è la fiducia in cui confidano coloro che si oppongono a lui? C'è molta arte in questo discorso di Rabsaché, ma anche molta superbia, malizia, falsità e blasfemia. I nobili di Ezechia tacquero. C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare; e ci sono persone a cui offrire qualcosa di religioso o razionale è come gettare perle davanti ai porci. Il loro silenzio rese Rabsaché ancora più orgoglioso e sicuro. Spesso è meglio lasciare queste persone a inveire e a bestemmiare; una decisa espressione di ripugnanza è la migliore testimonianza contro di loro. La questione deve essere lasciata al Signore, che ha tutti i cuori nelle sue mani, affidandoci a lui in umile sottomissione, speranza fiduciosa e fervente preghiera. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |