2Re 10

1 Capitolo 10

I figli di Acab e i fratelli di Acazia messi a morte 2R 10:1-14

Ieu distrugge gli adoratori di Baal 2R 10:15-28

Ieu segue i peccati di Geroboamo 2R 10:29-36

Versetti 1-14

Negli eventi più terribili, anche se accompagnati dai più bassi crimini dell'uomo, vanno notate la verità e la giustizia di Dio, che non ha mai fatto né può comandare nulla di ingiusto o irragionevole. Ieu distrusse tutto ciò che rimaneva della casa di Acab, tutti coloro che erano stati complici della sua malvagità. Quando pensiamo alle sofferenze e alle miserie dell'umanità, quando guardiamo alla risurrezione e all'ultimo giudizio, e pensiamo al gran numero di malvagi che aspettano la loro terribile condanna al fuoco eterno; quando si considera l'intera somma di morte e di miseria, si pone la solenne domanda: "Chi ha ucciso tutti questi? La risposta è: il peccato. Dovremmo quindi ospitare il peccato nel nostro petto e cercare la felicità da ciò che è la causa di tutte le miserie?

15 Versetti 15-28

Il tuo cuore è giusto? È una domanda che dovremmo porci spesso. Faccio una buona professione, mi sono guadagnato una reputazione tra gli uomini, ma il mio cuore è giusto? Sono sincero con Dio? Ionadab era al fianco di Ieu nell'opera di vendetta e di riforma. Un cuore retto si approva a Dio e non cerca altro che la sua accettazione; ma se miriamo all'applauso degli uomini, siamo su un falso fondamento. Non possiamo giudicare se Ieu abbia guardato oltre. La legge di Dio era esplicita: gli idolatri dovevano essere messi a morte. Così l'idolatria fu abolita per il momento da Israele. Possiamo desiderare che sia sradicata dai nostri cuori.

29 Versetti 29-36

È lecito chiedersi se Ieu abbia agito secondo un buon principio e se non abbia fatto qualche passo falso nel farlo; tuttavia nessun servizio reso a Dio resterà senza ricompensa. Ma la vera conversione non è solo dal peccato grave, ma da ogni peccato; non è solo dai falsi dei, ma dai falsi culti. La vera conversione non è solo dai peccati dispendiosi, ma anche dai peccati lucrosi; non è solo dai peccati che danneggiano i nostri interessi mondani, ma anche da quelli che li sostengono e li favoriscono; nell'abbandono di questi ultimi c'è la grande prova se possiamo rinnegare noi stessi e fidarci di Dio. Ieu mostrò grande attenzione e zelo nell'estirpare una falsa religione, ma nella vera religione non si preoccupò, non badò a piacere a Dio e a fare il suo dovere. Chi è disattento, c'è da temere che sia privo di grazia. Anche il popolo era negligente, perciò non è strano che in quei giorni il Signore abbia cominciato a tagliare la corda a Israele. Il popolo fu negligente e non è strano che in quei giorni il Signore abbia cominciato a ridurre il numero di Israele.

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