2Cronache 29

1 Capitolo 29

Il buon regno di Ezechia in Giuda 2Cr 29:1-19

Il sacrificio di espiazione di Ezechia 2Cr 29:20-36

Versetti 1-19

Quando Ezechia arrivò alla corona, si mise subito all'opera per la riforma. Coloro che iniziano con Dio, iniziano con il fine giusto della loro opera, e questa prospererà di conseguenza. Chi volta le spalle alle ordinanze di Dio, si può davvero dire che abbandona Dio stesso. Ci sono ancora tali negligenze, se la Parola non viene debitamente letta e aperta, come significava accendere le lampade, e se non si offrono preghiere e lodi, come significava bruciare l'incenso. L'aver trascurato il culto di Dio è stata la causa delle calamità in cui sono incorsi. Solo il Signore può preparare il cuore dell'uomo alla pietà vitale: quando si fa molto bene in poco tempo, la gloria deve essere attribuita a Lui; e tutti coloro che lo amano o le anime degli uomini, ne gioiranno. Chi fa del bene, impari a farlo bene.

20 Versetti 20-36

Appena Ezechia seppe che il tempio era pronto, non perse tempo. Bisognava espiare i peccati dell'ultimo regno. Non era sufficiente lamentarsi e rinunciare a quei peccati; essi portarono un'offerta per il peccato. Il nostro pentimento e la nostra riforma non otterranno il perdono se non in Cristo e per mezzo di Cristo, che è stato fatto peccato, cioè un'offerta di peccato per noi. Mentre le offerte erano sull'altare, i leviti cantavano. Il dolore per il peccato non deve impedirci di lodare Dio. Il re e la comunità diedero il loro consenso a tutto ciò che era stato fatto. Non è sufficiente essere nel luogo in cui si adora Dio, se noi stessi non adoriamo con il cuore. Dobbiamo offrire i nostri sacrifici spirituali di lode e di ringraziamento, e dedicare noi stessi e tutto ciò che abbiamo, come sacrifici graditi al Padre solo attraverso il Redentore.

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