1Cronache 13

L'arca deposta da Davide nella casa di Obed-Edom
1S 7:1-2; 2S 6:1-11; Sl 132
1 Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, 2 poi disse a tutta l'assemblea d'Israele: «Se vi sembra bene, e se il SIGNORE, il nostro Dio, l'approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e così pure ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; 3 e riconduciamo qui da noi l'arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul». 4 Tutta l'assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo.
5 Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d'Egitto fino all'ingresso di Camat, per ricondurre l'arca di Dio da Chiriat-Iearim. 6 Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a Giuda per trasferire di là l'arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del SIGNORE, che siede su questa, fra i cherubini. 7 Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. 8 Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e suonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.
9 Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare. 10 L'ira del SIGNORE si accese contro Uzza, e il SIGNORE lo colpì per avere steso la mano sull'arca; e là Uzza morì davanti a Dio. 11 Davide si rattristò perché il SIGNORE aveva colpito Uzza con un tale castigo; e quel luogo è stato chiamato Perez-Uzza fino a oggi. 12 Davide in quel giorno, ebbe paura di Dio, e disse: «Come farò a portare a casa mia l'arca di Dio?» 13 Davide non ritirò l'arca presso di sé, nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. 14 L'arca di Dio rimase tre mesi presso la famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e il SIGNORE benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva.

1Cronache 15

L'arca trasportata a Gerusalemme
2S 6:12-23 (Sl 24; 47)
1 Davide si costruì delle case nella città di Davide; preparò un luogo per l'arca di Dio e innalzò una tenda per essa.
2 Allora Davide disse: «Nessuno deve portare l'arca di Dio tranne i Leviti; perché il SIGNORE ha scelto loro per portare l'arca di Dio, e per essere suoi ministri per sempre». 3 E Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme per trasportare l'arca del SIGNORE al luogo che egli le aveva preparato. 4 Davide radunò pure i figli di Aaronne e i Leviti: 5 dei figli di Cheat, Uriel, il capo, e i suoi fratelli: centoventi; 6 dei figli di Merari, Asaia, il capo, e i suoi fratelli: duecentoventi; 7 dei figli di Ghersom, Ioel, il capo, e i suoi fratelli: centotrenta; 8 dei figli di Elisafan, Semaia, il capo, e i suoi fratelli: duecento; 9 dei figli di Ebron, Eliel, il capo, e i suoi fratelli: ottanta; 10 dei figli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi fratelli: centododici.
11 Poi Davide chiamò i sacerdoti Sadoc e Abiatar, e i Leviti Uriel, Asaia, Ioel, Semaia, Eliel e Amminadab, 12 e disse loro: «Voi siete i capi delle case patriarcali dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinché possiate trasportare l'arca del SIGNORE, del Dio d'Israele, nel luogo che io le ho preparato. 13 Siccome voi non c'eravate la prima volta, il SIGNORE, il nostro Dio, fece piombare un castigo fra noi, perché non lo cercammo secondo le regole stabilite».
14 I sacerdoti e i Leviti dunque si santificarono per trasportare l'arca del SIGNORE, del Dio d'Israele. 15 I figli dei Leviti portarono l'arca di Dio sulle loro spalle, per mezzo di stanghe, come Mosè aveva ordinato, secondo la parola del SIGNORE. 16 Davide ordinò ai capi dei Leviti che chiamassero i loro fratelli cantori a prestare servizio con i loro strumenti musicali, saltèri, cetre e cembali, da cui trarre suoni vigorosi, per cantare in segno di gioia. 17 I Leviti dunque chiamarono a prestare servizio Eman figlio di Ioel; e tra i suoi fratelli, Asaf, figlio di Berechia; e tra i figli di Merari, loro fratelli, Etan, figlio di Cusaia. 18 Con loro, furono chiamati i loro fratelli del secondo ordine: Zaccaria, Ben, Iaaziel, Semiramot, Ieiel, Unni, Eliab, Benaia, Maaseia, Mattitia, Elifaleu, Micneia, Obed-Edom e Ieiel, i portinai. 19 I cantori Eman, Asaf ed Etan, avevano dei cembali di bronzo per suonare; 20 Zaccaria, Aziel, Semiramot, Ieiel, Unni, Eliab, Maaseia e Benaia avevano dei saltèri per accompagnare voci di fanciulle; 21 Mattitia, Elifaleu, Micneia, Obed-Edom, Ieiel e Azazia suonavano con cetre all'ottava, per guidare il canto; 22 Chenania, capo dei Leviti, era preposto al canto; dirigeva la musica, perché era competente in questo. 23 Berechia ed Elcana erano portinai dell'arca. 24 Sebania, Iosafat, Netaneel, Amasai, Zaccaria, Benaia ed Eliezer, sacerdoti, suonavano la tromba davanti all'arca di Dio; e Obed-Edom e Ieiia erano portinai dell'arca.
25 Davide, gli anziani d'Israele e i capi di migliaia si misero in cammino per trasportare l'arca del patto del SIGNORE dalla casa di Obed-Edom, con gioia. 26 E poiché Dio prestò assistenza ai Leviti che portavano l'arca del patto del SIGNORE, fu offerto un sacrificio di sette tori e di sette montoni. 27 Davide indossava un mantello di lino fino, come anche tutti i Leviti che portavano l'arca, i cantori, e Chenania, che dirigeva la musica fra i cantori; e Davide aveva sul mantello un efod di lino. 28 Così tutto Israele portò l'arca del patto del SIGNORE con grida di gioia, a suon di corni, di trombe, di cembali, di saltèri e d'arpe.
29 Quando l'arca del patto del SIGNORE giunse alla città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardava dalla finestra; e vedendo il re Davide che danzava e saltava, lo disprezzò in cuor suo.

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