IL CRISTIANO E L’OROSCOPO

Levitico 19:26

Scritto da Aceto Giacomo.

9/10/2021

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Molti cristiani, ancora oggi ignorantemente, pensano che l’oroscopo sia un gioco cui ci si può approcciare innocentemente, senza nessuna coscienza di colpa, in quando a dire di molti, la parola “oroscopo” non esiste nel gergo biblico e si minimizza dicendo: “… ma è una cosa da niente, vuoi che Dio guardi a queste cose?”. Siamo sicuri sia proprio così? Siamo sicuri che Dio non guardi a queste cose? Vediamo cosa dice d’interessante la Sacra Scrittura.
Il primo versetto che prenderemo in esame, è quello di Levitico 19:26 “…. Non praticherete alcun genere di divinazione o di magia”. L’ordine perentorio di Dio per il popolo d’Israele era che nel paese che il Signore gli dava da possedere, non doveva esistere nessuna forma di divinazione né di magia, perché questa era una delle cause per cui Dio scacciava i popoli dalle terre che loro andavano a prenderne possesso. Certamente comprendiamo che Dio non temeva la rivalità di qualche pseudo forza maligna o ipotetico dio straniero, ma certamente voleva la santità del suo popolo e la completa chiusura verso le forze del male. Ricordiamoci che avere a che fare con maghi, stregoni, e quant’altro fa riferimento alle pratiche delle forze del male, apre le porte al nemico, con la conseguenza poi che c’è da aspettarsi una visita del cosiddetto “ladro di notte”.

Ancora in Deuteronomio 18:10 dice: “Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco, né chi pratichi la divinazione, né indovino, né chi interpreta presagi, né chi pratica la magia”ribadendo il concetto espresso prima e allargandolo ulteriormente; in definitiva il popolo doveva allontanare in modo stabile e definitivo tutto ciò che poteva avere una ben che minima somiglianza alla magia e alla stregoneria.
Vediamo cosa dice il vocabolario dei termini usati da Signore.

DIVINAZIONE s. f. [dal lat. divinatio -onis; v. divinare]. – Propr., arte o pretesa arte d’indovinare il futuro da segni e simboli esterni (posizione degli astri, volo degli uccelli, forma delle viscere delle vittime sacrificate, ecc.)
INDOVINO (ant. indivino) s. m. e agg. [lat. divÄ«nus «divino, indovino, profeta», rifatto secondo il verbo indovinare]. – 1. s. m. (f. -a) a. Persona ritenuta capace di prevedere e annunciare l’avvenire, di divinare cose future .
PRESAGIRE v. tr. [dal lat. praesagire, der. di praesagus «presago»] (io presagisco, tu presagisci, ecc.). – Prevedere e annunciare in anticipo un evento o il suo esito prima che avvenga: p. il futuro; gli era stato presagito che sareb...

MAGÌA s. f. [dal lat. tardo magÄ«a, gr. μαγεá½·α]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici. Nel Medioevo (dal sec. 12°) e nel Rinascimento, soprattutto per suggestione della tradizione neoplatonica, la magia torna a proporsi come forma di conoscenza, collegata con l’astrologia, che permette un rapporto privilegiato con le forze che reggono la natura secondo una concezione vitalistica e dinamica.

Alla luce di quanto detto, vediamo che l’oroscopo, che si presenta sotto una veste d’innocente e falsa scienza, non è così distante dall’essere considerato una forma di divinazione, esso infatti cerca di indovinare, di presagire il futuro, ed è quindi sicuramente una forma di magia evidentemente nascosta.
L’apostolo Paolo, col suo modo di fare, ci da uno spaccato comportamentale dei figlioli di Dio, infatti quando ha a che fare con una ragazza che ha uno spirito indovino, agisce in modo certo: “Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l'indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni …. Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei». E lo spirito uscì in quell'istante” (Atti 16:16-18)
È da dire che in questo campo ci sono tantissimi cialtroni che spacciano le loro bugie per verità al fine di spillare tanti soldi all’incauto di turno, però questo non toglie che ci sono chi pratica la vera divinazione per via di spiriti che li possiedono. Comunque veri o falsi che siano, ogni cristiano deve allontanare definitivamente tutte queste cose dalla propria vita e come per l’apostolo Paulo, deve esserne sicuramente infastidito. Dio ha creato il sole, la luna, le stelle e le costellazioni non per essere adorati e serviti, ma per goderne quali creature di Dio: “Perché alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto cioè l'esercito celeste, tu non sia attirato a prostrarti davanti a queste cose e a servirle, cose che l'Eterno, il tuo DIO, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli” (Deuteronomio 4:19) .
Cercare nelle stelle e nelle costellazioni il proprio futuro, e come innalzare al ruolo di Dio la creatura, anziché il Creatore. Ricordiamoci che l’unico detentore della conoscenza del domani e del futuro, è chi vive nell’eternità, il nostro Dio Eterno.
La storia del popolo di Israele è ricca d’insegnamenti, sia positivi sia negativi. Uno dei tanti re che portarono a sviare il popolo di Dio, fu Manasse. Di lui è detto: “Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, seguendo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele” (2Cronache 33:2). Che cosa fece di così grave per meritarsi di essere ricordato come chi “fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno”? La scrittura ci dice: “Eresse pure altari nella casa dell'Eterno, della quale l'Eterno aveva detto: «Il mio nome rimarrà in Gerusalemme per sempre». Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa dell'Eterno. Fece anche passare i suoi figli attraverso il fuoco nella valle del figlio di Hinnom; praticò la magia, la divinazione e la stregoneria, e consultò i medium e i maghi. Si diede interamente a fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno, provocandolo a ira” (2Cronache 33:4-6).
Fece di tutto e di più per disubbidire al Signore e alle sue leggi e legarsi sempre più alle forze demoniache. Il risultato fu che Dio ha dovuto prendere dei seri provvedimenti: “Allora l'Eterno fece venire contro di loro i capi dell'esercito del re di Assiria, che presero Manasse con uncini al naso, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero a Babilonia”(2Cronache 33:11).
Fratelli sorelle, amici amiche, se non vogliamo risvegliare la collera di Dio, teniamo di conto ciò che Dio ci consiglia per il nostro bene: “E sarete santi per me, poiché io, l'Eterno, sono santo, e vi ho separati dagli altri popoli perché foste miei. Se un uomo o una donna è un medium o un mago, saranno sicuramente messi a morte; li lapiderete con pietre; il loro sangue ricadrà su di loro» ” (Levitico 20:26-27).
Certamente non siamo più nel tempo in cui si può mettere a morte chi pratica tali cose, saprà Dio cosa fare di loro se non si ravvedono, ma certamente possiamo prendere in seria considerazione il fatto che il nostro Dio vuole che ci sia una netta separazione fra ciò che è santo e ciò che è impuro.
Pertanto è indicibile che ancora oggi si senta dire dalla bocca di un cristiano “sono del segno di …”, “ qual è il tuo segno zodiacale …” oppure “stamani ho letto nell’oroscopo che ….”.
Avere a che fare con queste cose, apparentemente innocenti, apre la porta al nemico e certamente quando egli viene non porta altro che disordine, malattia e morte.
L’apostolo Paolo parlando della santa cena dice: “Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?”(1Corinzi 10:21-22). E angora aggiunge, calcando il discorso: “Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono”(1Corinzi 11:30). Senza volere fare dell’allarmismo plateale, dobbiamo però renderci conto, che il nemico delle anime nostre, cerca ogni spunto per accusare i figli di Dio e potere quindi agire indisturbato quando abbiamo abbassato la guardia. Nevrosi, fobie, disturbi psichici, e quant’altro fanno parte delle neopatologie moderne di cui la società attuale soffre, per la maggior parte dei casi la loro causa può essere fatta risalire alla lontananza da Dio; pertanto avvicinarsi all’oroscopo e a tutte le pratiche esoteriche, è sicura causa di allontanamento da Dio e può portare a ciò che l’apostolo Paolo dice in (1Corinzi 11:30) “Per questo motivo…”.
È triste vedere tante persone che non escono da casa senza avere consultato prima l’oroscopo; fanno dipendere ogni loro azione da quelle poche righe lette sul quotidiano o su riviste specializzate. Ogni loro azione è scandita da ciò che l’oroscopo predice per loro. Ci sono persone che spendono fior di quattrini in oroscopi personalizzati, coppie che scoppiano perché i loro segni zodiacali sono incompatibili, uomini e donne alla ricerca di una pseudo felicità futura fra le righe di un bugiardo pronostico stellare. Si tiene di conto l’ipotetica influenza che le stelle hanno nella vita dell’uomo, e si trascura l’autorevolezza della santità certa di Dio, capace di spazzare via ogni ostacolo che si pone sul nostro cammino.

CONCLUSIONE
Oggi più che mai dobbiamo fare nostro quanto Dio ci consiglia: “Poiché io sono l'Eterno, il vostro DIO; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo” (Levitico 11:44), la cui santità in oggetto comporta separazione da tutto ciò che santo non è. Il cammino è lungo, le cose che Dio vuole che comprendiamo nella nostra vita sono tante, iniziamo con ciò che è evidente e che alla fine non comporta neanche tanta fatica.
Aborriamo l’oroscopo dal nostro modo di vivere e diciamolo anche a chi ci circonda, i pericoli cui si va incontro con delle pratiche apparentemente innocenti sono seri. Diciamo come Giosuè: “E se vi pare cattiva cosa servire l'Eterno, scegliete oggi chi volete servire, o gli dèi che servirono i vostri padri di là dal fiume, o gli dèi degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno ” (Giosuè 24:15). Se abbiamo inconsapevolmente o consapevolmente sbagliato, riconosciamo il nostro errore, e come il re Manasse andiamo ai piedi del Signore e certamente Dio ci darà il suo perdono: “Quando si trovò nell'avversità, egli implorò l'Eterno, il suo DIO, e si umiliò profondamente davanti al DIO dei suoi padri. Quindi lo pregò e lo supplicò e DIO ascoltò la sua supplica e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che l'Eterno è DIO” (2Cronache 33:12-13). Non aspettiamo di trovarci in difficoltà per cambiare il nostro stile di vita, Dio vuole la nostra santità da subito. Dio ci benedica.