LA TERRA Genesi 6:13 Scritto da giudrago. 16/12/2011 Numero di voti per questo studio: 0
LA TERRA
Dobbiamo considerarci affittuari o padroni del pianeta Terra? EÂ’ una domanda che sembra a doppio fronte, di cui non sappiamo dare nessuna risposta, anzi non conosciamo nemmeno perché siamo qui, come potremmo sapere se siamo inquilini o padroni, se non abbiamo firmato un rogito dÂ’acquisto, o un contratto di locazione? Genesi 6:13 Allora Dio disse a Noè: ”EÂ’ venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra per causa loro è piena di violenza, ecco io li distruggerò insieme con la terra. A quanto si possa capire, siamo degli inquilini, perché se il padrone decidesse di bruciare la sua casa non avremmo altro luogo, dove andare. Per chi crede in Dio, però, sa che non esistono di questi problemi.
Perché Egli nel suo grande amore ha già fatto un patto con lÂ’uomo. Parlando ad Abramo, Dio ha stipulato un patto senza scadenza, per mezzo del quale noi non siamo più considerati degli inquilini, ma dei suoi figli adottivi. Il Padre non butta fuori, allora, i suoi figlioli, parola di Dio. CÂ’è anche unÂ’altra condizione di garanzia, affinché lÂ’animo timoroso dellÂ’uomo non si disperi, ed è quella che Gesù ha già pagato un prezzo non di oro né dÂ’argento, ma di sangue. Egli ha dato il suo sangue per la purificazione del peccato dellÂ’intera umanità. Che cosa significa purificazione, se nulla in noi è diverso dal nostro fisico dai nostri predecessori?
Non sono cose che hanno a che fare con il fisico, ma con lo spirito e non tutti capiscono questo significato. Infatti, per tutti quelli che credono in Gesù, sono affrancati e resi idonei di vedere Dio in persona, ciò è importante, perché vedere Dio nella sua Gloria, significa vivere in eterno, in eterna felicità. La Terra è il banco di prova, nel quale Dio ci modella, come fa il vasellaio, e man mano che cresciamo, ci accorgiamo di essere più maturi, mentre la nostra visione si allarga per diventare infinita, per sopportare lÂ’infinitezza di Dio.
Non importa se moriamo e il corpo si disintegra, quello che è importante è il corpo dellÂ’anima che sebbene dorma nellÂ’attesa della risurrezione, esso risorgerà ad anima vivente, comÂ’era nel principio, ma questa volta sarà con un corpo immortale e senza peccato, ciò vale a dire, idoneo a stare vicino a Dio. Se Dio, accantonando il proposito di distruggerci, decise di preservarci, comandando a Noè di costruire unÂ’arca, quanto ancora sarà grande il suo impegno di salvare lÂ’intera umanità prima che Egli stabilisca la fine del mondo?
Giovanni 14:1 Il vostro cuore non sia turbato; voi credete in Dio, credete ancora in me. 2 Nella casa del Padre mio vi son molte stanze; se no, io ve lÂ’avrei detto; io vo ad apparecchiarvi il luogo. 3 E quando io sarò andato, e vi avrò apparecchiato il luogo, verrò di nuovo, e vi accoglierò appresso di me, acciocchè dove io sono, siate ancora voi. EÂ’ facile capire, allora, che non siamo di questo mondo, perché la nostra patria sta lì, dove vive e regna Dio. Si parla sempre di Terra, perché Dio stesso assegnò questo nome a questo mondo e di Terra si parla in “Paradiso” Luca 23:43 Allora Gesù gli disse: "In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso" , e in Apocalisse 21:1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non cÂ’era più. Cielo e Terra saranno sempre presenti e noi saremo con Dio, mentre Egli illuminerà il giorno che non avrà mai fine. Sarà come il giardino dellÂ’Eden, ove tutto ritorna come prima.
Così il Signore passeggerà in mezzo di noi e con gran gioia prenderemo il frutto della terra. Non conosceremo cosa sia la vecchiaia, perché la morte, è stata sconfitta. Chi legge queste parole, ponga mente, perché quello che sappiamo non è il tutto, né quello che vediamo copre tutto, perché lÂ’incerto ci avvolge e ci separa, dal tutto. Non berrei lÂ’acqua se non avessi sete, e se lÂ’amore di Dio, pur non conoscendolo, lo desideriamo, allora è come lÂ’acqua, Dio, lo sentiamo dentro, solo che il nostro desiderio verso di Lui è un sentimento che è più grande di noi. Se non comprendiamo oggi le sue parole, quando saremo con Lui, ogni cosa sarà pienamente compresa e vedremo tutto ciò che ci ha eluso la via, la verità e la vita. Se siamo uditori e fedeli al Signore, gusteremo la sua presenza. Pace e fede nel Signore.
Aforismi di g.d.
IL NULLA: Se il nulla non fa parte della creazione di Dio, è certamente il mezzo che fu usato da Dio per fare tutte le cose, per questo motivo esso è nellÂ’ordine della mente di Dio e quindi, fa parte del tutto.
IL BUIO: Se lÂ’uomo non avesse paura delle tenebre, sarebbe come gli animali, avrebbe solo lÂ’anima. Il suo spirito, però, appartiene alla luce. Ecco perché detesta le tenebre.
VICINO E LONTANO: Alcune persone che non conoscono Dio, avvolte sono talmente vicini, ma non riescono a vederlo, mentre altri che dicono di conoscerlo, non lo comprendono.
L'URLO DEL MESSIA
Il suo un urlo fu come un tuono,
squarciò nel silenzio la terra.
Il cielo diventò grigio,
e negli inferi fu come un terremoto.
Nei cieli vi fu un gran silenzio.
Tutti furono sommessi,
e Dio, forte e potente,
si volse ad altro loco.
Oggi, quel grido ancor rintrona
nel cuore e nell'aria che respiro.
Direttore, Editore: G.D. - Autorizzazione Tribunale di Catania n.6 - del 16/03/2011
Per informazione scrivere a: “Il Messaggio dell’Amore di Dio”
Via Muscatello 18 – 95125 Catania, tel: 095/437079 - Stampa G.D. Catania
Sito: www.giuseppedrago.it E-mail: giudrago@teletu.it
|