MenelaoFratello di Simone (14) e Lisimaco (2), fu mandato da Giasone (1) nel 172 a.C. dal re Antioco (2) IV per portare delle notizie. Ma Menelao si approfittò e offrì di più di Simone per il sommo sacerdozio, e così fu nominato sommo sacerdote dal re. Non si interessò più del denaro promesso al re, per cui fu convocato da lui. Il re dovette andare a Tarso e lasciò Andronico (1) per sistemare la faccenda; Menelao gli fece omaggio di alcuni arredi d'oro del tempio. Onia (3), l'ex-sommo sacerdote, lo biasimò, per cui Menelao lo fece uccidere. Quando il re ritornò, i Giudei e molti altri popoli gli raccontarono l'uccisione, per cui Andronico fu ucciso. Quando i Giudei intentarono un processo contro Menelao, lui offrì nuovamente una somma di denaro al re e fu prosciolto. Così Menelao rimase al potere, crescendo in malvagità e aiutando sempre il re Antioco, addirittura guidandolo nel tempio. Ma l'anno dopo la morte del re, nel 163 a.C., quando cercò di unirsi al nuovo re Antioco (3) V per riavere il suo comando, questi non si fidò e lo fece uccidere (2Macc 4:23-50; 5:5-7,15,23; 11:29-32; 13:3-8).
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