Lettura del giorno

Questa pagina dà quattro brani - uno dai libri storici, uno dagli scritti, uno dai profeti e uno dal Nuovo Testamento. Fanno parte di uno schema per leggere tutta la Bibbia in un anno. Puoi anche ricevere un messaggio di posta elettronica ogni giorno con la lettura del giorno, oppure inserire la lettura del giorno nel tuo sito.

Lettura del 15/1

Genesi 22-23

Sacrificio d'Isacco
(Eb 11:17-19; Gm 2:21-23)(Gv 3:16; 1Gv 4:9-10)
22:1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abraamo e gli disse: «Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».
3 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo figlio Isacco, spaccò della legna per l'olocausto, poi partì verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
4 Il terzo giorno, Abraamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abraamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi». 6 Abraamo prese la legna per l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. 7 Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» 8 Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutti e due insieme.
9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. 10 Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 11 Ma l'angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 12 E l'angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo». 13 Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
15 L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».
19 Poi Abraamo tornò dai suoi servi. Essi si levarono e insieme andarono a Beer-Sceba. E Abraamo abitò a Beer-Sceba.

Pr 25:25; Ge 24:15
20 Dopo queste cose fu riferito ad Abraamo questo: Ecco, Milca ha partorito anch'ella dei figli a Naor, tuo fratello: 21 Uz, il primogenito, Buz, suo fratello, 22 Chemuel padre d'Aram, Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuel.
23 E Betuel generò Rebecca. Questi otto Milca partorì a Naor, fratello di Abraamo. 24 E la concubina di lui, che si chiamava Reuma, partorì anch'essa Teba, Gaam, Taas e Maaca.

Morte di Sara e sua sepoltura
(Ge 25:7-10; 49:29-32)(2S 24:20-24; Gr 32:8-12)
23:1 La vita di Sara fu di centoventisette anni. Tanti furono gli anni della sua vita.
2 Sara morì a Chiriat-Arba, che è Ebron, nel paese di Canaan, e Abraamo venne a far lutto per Sara e a piangerla. 3 Poi Abraamo si alzò, si allontanò dalla salma e parlò ai figli di Chet dicendo: 4 «Io sono straniero e di passaggio tra di voi; datemi la proprietà di una tomba in mezzo a voi per seppellire la salma e toglierla dalla mia vista». 5 I figli di Chet risposero ad Abraamo: 6 «Ascoltaci, signore! Tu sei un principe di Dio in mezzo a noi; seppellisci la tua salma nella migliore delle nostre tombe; nessuno di noi ti rifiuterà la sua tomba perché tu ve la seppellisca». 7 Abraamo si alzò, s'inchinò davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Chet, 8 e parlò loro così: «Se piace a voi che io seppellisca la salma togliendola dalla mia vista, ascoltatemi e intercedete per me presso Efron, figlio di Zoar, 9 perché mi ceda la grotta di Macpela che è all'estremità del suo campo; me la dia per il suo prezzo intero, come tomba di mia proprietà nel vostro paese». 10 Or Efron stava seduto in mezzo ai figli di Chet; ed Efron, l'Ittita, rispose ad Abraamo in presenza dei figli di Chet, di tutti quelli che entravano per la porta della sua città: 11 «No, mio signore, ascoltami! Io ti do il campo e ti do la grotta che vi si trova; te ne faccio dono, in presenza dei figli del mio popolo; seppellisci la salma». 12 Allora Abraamo s'inchinò davanti al popolo del paese 13 e, in presenza del popolo del paese, disse a Efron: «Ti prego, ascoltami! Ti darò il prezzo del campo, accettalo da me, e io seppellirò lì la salma». 14 Efron rispose ad Abraamo: 15 «Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è tra me e te? Seppellisci dunque la salma». 16 Abraamo diede ascolto a Efron e gli pesò il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Chet: quattrocento sicli d'argento, di buona moneta corrente sul mercato.
17 Così il campo di Efron, che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che vi si trovava, tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno, 18 furono assicurati come proprietà di Abraamo, in presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20 Il campo e la grotta che vi si trova furono assicurati ad Abraamo, dai figli di Chet, come sepolcro di sua proprietà.

Giobbe 12

Rimprovero di Giobbe ai suoi amici
(Gb 13:1-5; Sl 123:3-4)(Sl 19:1-4; Ro 1:19-20)
1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Voi, certo, valete quanto un popolo,
e con voi morirà la saggezza.
3 Ma di senno ne ho anch'io quanto voi,
non vi sono affatto inferiore;
cose come queste chi non le sa?
4 Io dunque dovrei essere il ludibrio degli amici!
Io che invocavo Dio, ed egli mi rispondeva;
il ludibrio io, l'uomo giusto, integro!
5 Il disprezzo per la sventura altrui è nel pensiero
di chi vive nella prosperità;
esso è sempre pronto a colpire,
se uno ha il piede che vacilla.
6 Sono invece tranquille le tende dei ladri;
chi provoca Dio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro.
7 Ma interroga un po' gli animali,
e te lo insegneranno;
gli uccelli del cielo, e te lo mostreranno;
8 oppure parla alla terra ed essa te lo insegnerà,
e i pesci del mare te lo racconteranno.
9 Chi non sa, fra tutte queste creature,
che la mano del SIGNORE ha fatto ogni cosa,
10 che egli tiene in mano l'anima di tutto quel che vive,
e lo spirito di ogni carne umana?
11 L'orecchio non discerne forse le parole,
come il palato assaggia i cibi?
12 Nei vecchi si trova la saggezza,
e lunghezza di giorni dà intelligenza.

Giobbe afferma la potenza di Dio
Gb 9:4-13; 5:9-16; 42:2
13 «In Dio stanno la saggezza e la potenza,
a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza.
14 Egli abbatte, e nessuno può ricostruire.
Chiude un uomo in prigione, e non c'è chi gli apra.
15 Egli trattiene le acque, e tutto inaridisce;
le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.
16 Egli possiede la forza e l'abilità;
da lui dipendono chi erra e chi fa errare.
17 Egli manda scalzi i consiglieri,
colpisce di demenza i giudici.
18 Scioglie i legami dell'autorità dei re
e cinge i loro fianchi di catene.
19 Manda scalzi i sacerdoti,
e rovescia i potenti.
20 Priva della parola i più eloquenti,
e toglie il discernimento ai vecchi.
21 Sparge il disprezzo sui nobili,
e scioglie la cintura ai forti.
22 Rivela le cose recondite, facendole uscire dalle tenebre,
e porta alla luce ciò che è avvolto in ombra di morte.
23 Accresce i popoli e li annienta,
amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini;
24 toglie il senno ai capi della terra,
e li fa peregrinare in solitudini senza sentiero.
25 Brancolano nelle tenebre, senza alcuna luce,
e li fa barcollare come ubriachi.

Isaia 10:20-34

20 In quel giorno
il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe
smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva,
e si appoggeranno con sincerità sul SIGNORE, sul Santo d'Israele.
21 Un residuo, il residuo di Giacobbe,
tornerà al Dio potente.
22 Infatti, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare,
un residuo soltanto ne tornerà;
uno sterminio è decretato, che farà traboccare la giustizia.
23 Poiché lo sterminio che ha decretato,
il Signore, DIO degli eserciti, lo effettuerà in mezzo a tutto il paese.
24 Così dunque dice il Signore, DIO degli eserciti:
«Popolo mio, che abiti a Sion, non temere l'Assiro
che ti batte con la verga
e alza su di te il bastone, come fece l'Egitto!
25 Ancora un breve, brevissimo tempo,
e la mia indignazione sarà finita,
la mia ira si volgerà a distruggere loro».
26 Il SIGNORE degli eserciti alzerà contro di lui la frusta,
come quando colpì Madian alla roccia di Oreb;
come alzò il suo bastone sul mare,
così l'alzerà ancora, come in Egitto.
27 In quel giorno, il suo carico ti cadrà dalle spalle,
e il suo giogo dal collo;
il giogo sarà scosso dalla tua forza rigogliosa.
28 L'Assiro marcia contro Aiat, attraversa Migron,
depone i suoi bagagli a Micmas.
29 Valicano il passo,
trascorrono la notte a Gheba;
Rama trema,
Ghibea di Saul è in fuga.
30 Grida forte a tutta voce, o figlia di Gallim!
Tendi l'orecchio, o Lais! Povera Anatot!
31 Madmenà è in fuga precipitosa,
gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio.
32 Oggi stesso sosterà a Nob,
agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion,
contro la collina di Gerusalemme.
33 Ecco, il Signore, DIO degli eserciti,
tronca i rami in modo tremendo;
i più alti sono tagliati,
i più superbi sono atterrati.
34 Egli abbatte con il ferro il folto della foresta,
e il Libano cade sotto i colpi del Potente.

Matteo 10:16-42

Le persecuzioni imminenti
Lu 12:4-12, 51-53; 14:26-33; 21:12-17
16 «Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21 Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che il Figlio dell'uomo sia venuto.
24 Un discepolo non è superiore al maestro, né un servo superiore al suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque; perché non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti. 28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna. 29 Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.
32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. 37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. 38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.

Mt 25:34-40
40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. 41 Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto. 42 E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio».

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