Qual era la punizione di Eva?Genesi 3:16Dio disse ad Eva, dopo che lei aveva disubbidito a Dio, "Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te". Il fatto che la gravidanza e il parto siano fisicamente dolorosi è chiaro. Qualcosa che è bello, una parte dal mandato dell'umanità (Gen 1:28), e il mezzo per la promessa sconfitta del serpente (Gen 3:15), è distorto e diventa penoso, proprio come lavorare la terra per l'uomo (Gen 3:17, dove "affanno" traduce la stessa parola ebraica di "pene" in Gen 3:16). Quello che è meno chiaro è il senso di "moltiplicare grandemente". Letteralmente, vorrebbe dire che prima c'era un po' di dolore, e dopo tanto. Non sappiamo se ci fosse poco dolore nel parto prima della caduta, perché non ci è detto, ma soprattutto perché non ci fu nessun parto in quel periodo. In ogni caso, la frase è probabilmente un modo di dire per spiegare solo che i dolori diventeranno grandi, non necessariamente che c'erano anche prima. La seconda parte è più difficile da capire, e ci sono diverse interpretazioni. Siccome l'autorità dell'uomo, con la donna come aiuto, è già stata stabilita (Gen 2:18,23), il dominio del marito in Gen 3:16 dovrebbe avere un senso negativo. I rapporti giusti vengono distorti dal peccato, e l'uomo si approfitta della sua situazione per fare male alla donna. Questa frase è introdotta in ebraico dalla coniugazione "ma" (come nella C.E.I.) invece della parola "e" (come nella maggior parte delle versioni italiane). Così, la seconda parte della punizione diventa, "I desideri della donna saranno verso il marito ma lui le farà male". In questo senso, i desideri della donna possono essere quelli giusti e non trasformati dal peccato; la punizione sarebbe solo nel modo in cui sarà trattata dall'uomo. Ma è anche vero che possiamo leggere la prima parte della frase in senso negativo: i desideri sono rivolti all'uomo piuttosto di verso Dio, oppure i desideri vengono distorti e non naturali, per esempio per dominare l'uomo (come in Gen 4:7, che usa le stesse parole per "desiderio" e "dominare").
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