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La sapienza e i Patriarchi: Adamo, Noè, Abramo, Lot, Giacobbe, Giuseppe

La sapienza custodi colui che da Dio fu fatto il primo, come padre del mondo, essendo stato creato solo, essa lo trasse fuori dal suo peccato e gli diede il potere di governare tutte le cose. Appena l'empio nella sua collera s'allontanò da lei, perì pel furore fratricida. E quando a cagione di lui le acque sommersero la terra, di nuovo la salvò la sapienza, guidando il giusto su misero legno. Essa, quando le nazioni di comune accordo si abbandonarono ad male, distinse il giusto, lo rese irreprensibile davanti a Dio, e lo mantenne forte contro la compassione verso il figlio. Essa liberò il giusto che fuggiva dallo sterminio degli empi, mentre il fuoco scendeva, sulla Pentapoli. Come testimonianza della loro malvagità rimane una terra desolata e fumante, con alberi che dànno frutti immaturi, e per ricordare un'anima incredula resta una statua di sale. Quelli che non si curaron della sapienza non solo caddero nell'ignoranza del bene, ma lasciarono agli uomini un ricordo della loro stoltezza, in modo che non potessero restare nascosti i loro peccati. La sapienza invece liberò dal dolore quelli che la onorano. 10 Essa guidò per dritte vie il giusto che fuggiva l'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la scienza delle cose sante, lo arricchì nelle fatiche, ne rese pieni di frutti i faticosi lavori. 11 Lo assistè tra le frodi di chi lo metteva in mezzo e lo fece ricco. 12 Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle insidie, gli diede di vincere l'aspra lotta, in modo da fargli sapere che la sapienza trionfa di tutto. 13 Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dai peccatori, e con lui discese nella fossa. 14 Ed anche nelle catene non lo lasciò, finché non gli ebbe porta lo lo scettro del regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: mostrò bugiardi i suoi accusatori e gli procurò eterna gloria.

 

La sapienza nella liberazione d'Israele

15 Essa liberò il popolo giusto, la stirpe irreprensibile dalle nazioni che l'opprimevano, 16 entrò nell'anima del servo di Dio, e con prodigi e segni tenne testa a or rendi tiranni 17 e diede ai giusti la mercede delle loro fatiche, li condusse per vie maravigliose, e fu per essi come ombra di giorno e come luce delle stelle durante la notte. 18 Fece loro passare il Mar Rosso, li menò attraverso acque profonde, 19 sommerse nel mare i loro nemici, li fece rigurgitare dal profondo dell'abisso. Così i giusti tolsero le spoglie degli empi 20 e celebrarono, o Signore, il tuo santo nome, e cantarono insieme inni alla vittoriosa tua mano. 21 Perchè la sapienza aperse la bocca dei muti e rese eloquenti le bocche dei fanciulli.