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3. Canto di ringraziamento di Davide

Davide rivolse all’Eterno le parole di questo canto quando l’Eterno lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse:

“L’Eterno è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; l’Iddio che è la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! Io invocai l’Eterno che è degno di ogni lode e fui salvato dai miei nemici. Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso. Nella mia angoscia invocai l’Eterno e gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio e il mio grido giunse ai suoi orecchi. Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era acceso d’ira. Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne procedevano carboni accesi. 10 Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa nube. 11 Cavalcava sopra un cherubino e volava, appariva sulle ali del vento. 12 Aveva posto intorno a sé, come un padiglione, le tenebre, le raccolte delle acque, le dense nubi dei cieli. 13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi. 14 L’Eterno tuonò dai cieli e l’Altissimo fece udire la sua voce. 15 Scagliò saette e disperse i nemici; lanciò folgori e li mise in rotta. 16 Allora apparve il letto del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte al rimprovero dell’Eterno, al soffio del vento delle sue narici. 17 Egli distese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. 18 Mi liberò dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano; perché erano più forti di me. 19 Essi mi erano piombati addosso nel giorno della mia calamità, ma l’Eterno fu il mio sostegno. 20 Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò perché mi gradisce. 21 L’Eterno mi ha retribuito secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, 22 poiché ho osservato le vie dell’Eterno e non mi sono empiamente sviato dal mio Dio. 23 Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me e non mi sono allontanato dai suoi statuti. 24 E sono stato integro verso di lui e mi sono guardato dalla mia iniquità. 25 Perciò l’Eterno mi ha reso secondo la mia giustizia, secondo la mia purezza nel suo cospetto. 26 Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l’uomo integro; 27 ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto con il perverso; 28 tu salvi la gente afflitta e il tuo sguardo si ferma sugli alteri, per abbassarli. 29 Sì, tu sei la mia lampada, o Eterno, e l’Eterno illumina le mie tenebre. 30 Con te io assalgo tutta una schiera, con il mio Dio salgo sulle mura. 31 La via di Dio è perfetta, la parola dell’Eterno è purificata con il fuoco. Egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. 32 Poiché chi è Dio all’infuori dell’Eterno? Chi è Rocca all’infuori del nostro Dio? 33 Iddio è la mia potente fortezza, e rende la mia via perfetta. 34 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sui miei alti luoghi. 35 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame. 36 Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza e la tua benignità mi ha reso grande. 37 Tu hai allargato la via ai miei passi e i miei piedi non hanno vacillato. 38 Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti, e non sono tornato indietro prima di averli annientati. 39 Li ho annientati, schiacciati; non sono risorti; sono caduti sotto i miei piedi. 40 Tu mi hai cinto di forza per la guerra, tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; 41 hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici; quelli che mi odiavano io li ho distrutti. 42 Hanno guardato, ma non ci fu chi li salvasse; hanno gridato all’Eterno, ma egli non rispose loro; 43 io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade. 44 Tu mi hai liberato dalle contese del mio popolo, mi hai conservato capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi è stato sottoposto. 45 I figli degli stranieri mi hanno reso omaggio, al solo udire parlare di me, mi hanno ubbidito. 46 I figli degli stranieri sono venuti meno, sono usciti tremanti dai loro nascondigli. 47 Viva l’Eterno! Sia benedetta la mia rocca! e sia esaltato Iddio, la rocca della mia salvezza! 48 l’Iddio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli, 49 che mi libera dalle mani dei miei nemici. Sì, tu mi innalzi sopra i miei avversari, mi liberi dall’uomo violento. 50 Perciò, o Eterno, ti loderò fra le nazioni e salmeggerò al tuo nome. 51 Egli accorda al suo re grandi liberazioni e usa benignità verso il suo unto, verso Davide e la sua progenie per sempre”.