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Torna, torna, o Sulamita,

torna, torna, che ti ammiriamo.

Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere?

 

Ca 4:1-11; 6:4-10

Come sono belli i tuoi piedi nei tuoi calzari, o figlia di principe!

I contorni delle tue anche sono come monili,

opera di mano d'artefice.

Il tuo ombelico è una tazza rotonda,

dove non manca mai vino profumato.

Il tuo grembo è un mucchio di grano,

circondato di gigli.

Le tue mammelle sembrano due gemelli di gazzella.

Il tuo collo è come una torre d'avorio;

i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon

presso la porta di Bat-Rabbim.

Il tuo naso è come la torre del Libano,

che guarda verso Damasco.

Il tuo capo si eleva come il Carmelo,

e la chioma del tuo capo sembra di porpora;

un re è incatenato dalle tue trecce!

Quanto sei bella, quanto sei piacevole,

amore mio, in mezzo alle delizie!

La tua statura è simile alla palma,

le tue mammelle a grappoli d'uva.

Ho detto: «Io salirò sulla palma

e mi appiglierò ai suoi rami».

Siano le tue mammelle come grappoli di vite,

il profumo del tuo fiato, come quello delle mele,

10 e la tua bocca come un vino generoso

che cola dolcemente per il mio amico,

e scivola fra le labbra di quelli che dormono.

 

Ca 2:16; 3-7

11 Io sono del mio amico,

verso me va il suo desiderio.

12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi,

passiamo la notte nei villaggi!

13 Fin dal mattino andremo nelle vigne;

vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore si apre,

se i melagrani fioriscono.

Là ti darò le mie carezze.

14 Le mandragole mandano profumo,

sulle nostre porte stanno frutti deliziosi di ogni specie,

nuovi e vecchi,

che ho serbati per te, amico mio.