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La sapienza è utile e bisogna sforzarsi d'acquistarla

La sapienza si estende vigorosamente da una estremità all'altra, e tutto dispone con soavità. Io l'ho amata e ricercata fin dalla mia giovinezza, e procurai di prenderla in sposa, e m'innamorai della sua bellezza. Essa dà gloria alla nobiltà, essendo strettamente unita a Dio, e amata dal Signore di tutte le cose. Essa è maestra della scienza di Dio e ne sceglie le opere. E se in questa vita, si desideran le ricchezze, quale ricchezza più grande della sapienza, che tutto produce? E se è l'intelligenza che produce, chi più di lei è artefice di tutto ciò che esiste? E se uno ama la giustizia, le sue fatiche son piene di virtù: infatti insegna la temperanza, la prudenza, la giustizia, la fortezza, delle quali nulla v'è di più utile per gli uomini nella vita. E se uno desidera il molto sapere, essa conosce il passato e giudica del futuro, conosce gli artifizi del discorso, e le soluzioni degli enimmi, conosce i segni e i prodigi avanti che succedano, e così gli eventi dei tempi e dei se coli. Decisi dunque di prenderla in casa con me, sapendo che mi avrebbe comunicati i suoi beni, e dette parole di consolazione nei pensieri e negli affanni. 10 Per lei mi acquisterò gloria davanti al popolo, e, sebben giovane, sarò onorato dagli anziani. 11 Mi troveranno acuto nel giudicare, sarò ammirato dinanzi ai potenti, e la faccia dei principi mi guarderà con maraviglia. 12 Se tacerò, aspetteranno, se parlerò, staranno attenti, e se prolungherò il discorso, metteranno la mano sulla bocca. 13 Inoltre per essa otterrò l'immortalità e lascerò eterna memoria a quelli che verranno dopo di me. 14 Disporrò dei popoli, e le nazioni mi staran soggette. 15 Sentendo parlar di me, tremeranno i feroci tiranni, col popolo apparirò buono e forte in guerra. 16 Entrando nella mia casa riposerò con lei, perchè la sua conversazione non ha nulla d'amaro, lo star con lei non annoia, ma (riempie) di letizia e di contento. 17 Ragionando dentro di me di queste cose, e considerando nel mio cuore, che nell'unione della sapienza v'è l'immortalità, 18 e nell'amicizia di lei onesto diletto, e nelle opere delle sue mani inesauribile ricchezza, e nel discuter con lei la sapienza, e nel prender parte ai suoi discorsi la fama, andavo cercando come farla mia. 19 Ero un ragazzo di ottimo naturale, ed ebbi in sorte un'anima buona, 20 ed essendo (sempre) più buono, giunsi ad (avere) un corpo immacolato. 21 E come seppi di non poter possedere (la sapienza) se Dio non me la concedeva, ed anche questo era effetto della sapienza, sapere da chi venisse il dono, mi presentai a Dio, e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuore: